ORSI ITALIANI MAGAZINE
Il cognato
Un racconto di Lucky
Sono sposato da una ventina di anni, ma scappatelle con occasionali orsi non me le sono lasciate sfuggire.
Ma questa primavera e' successo un fatto nuovo. Purtroppo la moglie di mio cognato, fratello di mia moglie, dopo un breve periodo di sofferenza, ci ha lasciati, e mio cognato e' rimasto solo, senza figli e senza piu' moglie.
Dopo un breve periodo che ha vissuto da solo, abbiamo deciso di ospitarlo da noi, nella casa in cui abitiamo e che un tempo era la casa dove era cresciuto.
Mio cognato ha la mia eta', 46 anni, un fisico stupendo e due occhi verdi che fanno impazzire.
All'inizio era quasi timido, non sapeva come muoversi e se quello che faceva in casa lo poteva fare o meno, ma pian piano ha preso confidenza e si e' trovato a suo agio con noi (noi non abbiamo figli, per scelta nostra).
Dato che mia moglie e' cassiera in un supermercato, il sabato ci troviamo in casa solo io e Giulio (si chiama cosi').
Dapprima timidamente, poi sempre con maggiore decisione, lui si alza sempre un po' prima di me e ha preso l'abitudine di girare per casa in slip. La cosa era all'inizio un po' imbarazzante per me, soprattutto perche' il mio sguardo su di lui era sempre piuttosto insistente, e forse lui se ne accorgeva anche, ma la cosa andava avanti.
Poi un sabato mattina, entrando in bagno, me lo sono trovato davanti completamente nudo che usciva dalla doccia, ancora tutto bagnato. Era uno spettacolo di quelli che bloccano la respirazione. Capelli cortissmi, tanti bei peli bagnati e appiccicati sulla pelle praticamente su tutto il corpo, era qualcosa da far girare la testa. Io in slip e maglietta intima, ho subito avuto un'erezione che a lui non e' affatto passata inosservata, ma porca miseria ha fatto finta di niente e dopo avergli chiesto educatamente scusa e' uscito dal bagno. Espletate le mie funzioni corporali (a fatica visto che l'avevo ben duro) mi sono fatto una doccia veloce e, uscito dal bagno con l'accappatoio indosso, mi son trovato la sorpresa di lui in cucina con un asciugamano sui fianchi che aveva preparato il caffe'.
Lo abbiamo preso forse un po' imbarazzati entrambi, almeno io lo ero, e la cosa e' finita li'.
La mia grande sorpresa e' stata quando il sabato successivo e' entrato in camera mia (senza bussare) in slippini e col vassoio del caffe' in mano.
'Ti ho portato il caffe', spero non ti dispiaccia' Altro che dispiacermi, il solo vederlo li' davanti a me coperto solo di pochi centimetri di cotone mi ha fatto ribollire il sangue. Ma c'era un problema: dovevo mettermi a sedere sul letto e poiche' dormo di solito nudo, avrei evidenziato la mia totale mancanza di indumenti. Alla fine, rotto gli indugi, mi sono sollevato e mi sono gustato il caffe' mentre Giulio sbirciava la mia coscia nuda.
'Ma tu dormi completamente nudo?' Gli ho risposto che era un'abitudine e che non sopportavo indumenti sotto le coperte.
'Per la par condicio mi metto nudo anch'io' mi ha risposto, si e' sfilato gli slip e con noncuranza si e' seduto sul bordo del letto nudo come un verme, ma bello come un dio greco.
'E se fossi uno che apprezza il corpo maschile?' gli ho detto senza pensarci. 'Non c'e' niente di male, piace anche a me' mi ha risposto lui, infilando una mano sotto le lenzuola. Ha subito sentito il mio cazzo gia' duro e mi ha chiesto di farglielo vedere. Io, che ero partito per la tangente, ho scostato le lenzuola e gli ho detto di sdraiarsi accanto a me.
Lui mi ha preso in mano l'uccello e ha cominciato a masturbarmi, mentre io gli accarezzavo tutto il corpo senza tralasciarne un centimetro.
Dopo qualche colpetto di mano si e' spostato e se lo e' infilato tutto in bocca, cominciando a succhiare come se mi volesse aspirare anche l'anima. Io gli tenevo la testa e lo incitavo a continuare, poi mi sono portato la sua faccia sulla mia per un lunghissimo bacio.
'Visto che piace a entrambi, perche' non ci facciamo un bel 69?' mi ha proposto. Avevamo il lettone tutto per noi, la casa tutta per noi, eravamo in una situazione che non avrei mai sperato.
Mi sono messo sopra di lui per un 69 come si deve, finche' lui mi ha fermato e mi ha offerto il suo buchino da leccare. Non mi sono fatto pregare e ho cominciato a lavorarlo di lingua, mentre sentivo che pian piano si allargava sempre di piu'. Infine una supplica da parte sua 'Adesso, adesso, infilamelo che sono pronto'. Detto fatto ero completamente dentro di lui fino ai coglioni. L'ho montato con una furia forse troppo eccessiva, tanto che l'ho riempito di caldo liquido quasi subito, mentre lui gemeva e mi incitava a montarlo sempre piu' forte.
Subito dopo gli ho preso in bocca l'uccello spompinandolo come non avevo mai fatto, fino a che mi sono sentito la bocca piena del suo nettare.
Quella mattina lo abbiamo fatto tre volte, scambiandoci i ruoli, e non me lo potro' mai dimenticare.
Comunque, da quella volta, i sabati sono tutti nostri e visto l'intesa che si e' venuta a creare tra di noi, penso proprio che di sabati ce ne saranno tanti, ma tanti ancora.
Lucky