ORSI ITALIANI MAGAZINE




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Ci penso io! (Remo - Al Teatro Novelli) - quarta parte

Un racconto di Glauco Coppo


I racconti pubblicati possono contenere descrizioni di sesso non sicuro: ricordate, sono opera di fantasia! Nella vita reale praticate sempre il Sesso Sicuro usando il preservativo.

The stories published in this section may contain descriptions of unsafe sex: remember, it's fiction! In real life always practice Safe Sex by using condoms.


Frequentavo allora, solo d'estate,  la zona dove ora c'è la fontana dei cavalli a Rimini mare vicino al Grand Hotel. 

Allora la zona era un po' trascurata e questo favoriva i giri di persone un po' equivoci.

Era facile incontrare dopo le nove di sera qualche prostituta che passeggiava sul lungomare e alla rotonda del Grand Hotel alla luce di qualche lampione. magari cantando come ho sentito io di persona, "siam come le lucciole vaghiamo nelle tenebre........"

Ma il giro che in quella zona era più diffuso era quello dei gay, bisex, omo... come volete chiamarlo voi.

Nei giardini quasi al buio sotto le piante era pieno di marchettari, giovani in bella mostra in cerca di avventure e qualche lire.

Ma la zona per me più interessante era vicino al teatro Novelli a qualche centinaio di metri dal Grand Hotel.

Il teatro d'estate era chiuso e nei pressi, approfittando della penombra e di tante zone poco illuminate, potevi trovare un gran numero di uomini soprattutto maturi.

Li conobbi una sera Remo.

Iniziai a frequentare quella zona con la speranza di un piacevole incontro.

Me ne avevano parlato, dicendomi che c'era molto giro.

La prima sera incontrai un "pazzo" toscano sessantenne che voleva farmi un pompino, non mi piaceva molto  ma era molto simpatico e così cedetti alle sue insistenze e fu veramente incredibile.

Mi abbordo' e mi porto' in un angolo buio e senza tanti fronzoli mi slacciò i pantaloni e se lo mise in bocca ancora moscio.

Ero un po' agitato diversi uomini passarono vicino sbirciando, ma la paura mi fece eccitare e così il toscano inizio a leccare ancora con più foga il mio sesso ormai durissimo, era abile leccava l'asta e poi faceva sparire tutto il cazzo in gola, poi mi leccava le palle una alla volta per poi farle sparire in bocca.

Continuo per diversi minuti finché non gli sborrai in gola.

Avete presente quando tu sborri e lui continua a succhiarlo fino alla fine, ingoiando tutto con piacere.

Io gemevo dal piacere e dal dolore, mi fa' male la cappella dopo che sono venuto. Fu magnifico.

La sera dopo andai di nuovo lì  sperando in un altro magnifico pompino, ma andò pure meglio.

Mentre passeggiavo, vidi questo bellissimo orsetto, centosessanta cinque di altezza, sui 90 kg.

Rossiccio di capelli, teneva i capelli corti ed era rosso anche di baffi.

Dalla camicia semi aperta faceva mostra uno splendido tappeto di peli anche lì rosso ma sul castano.

Un jeans non troppo attillato esaltava la pancia rotonda e mi sembrò anche un bel pacco .

Evidentemente ci fu un attrazione immediata, perché dopo esserci squadrati ci avvicinammo contemporaneamente.

Dopo le solite frasi di circostanza e di presentazione, mi disse di essere di Modena era single e faceva il muratore.

Io ero molto attratto da lui, lui lo capì subito.

Mi si avvicinò e mi prese le mani, le sue erano grandi e molto forti, e mi porto' vicino a se.

Mi mise una mano sul sedere e una sul pacco e poi mi strinse.

Ci baciammo, era un bacio dolcissimo. Prima solo di labbra, poi piano piano senti frugare la mia bocca dalla sua lingua.

Era carnosa, ruvida.

Mi girava la testa, eravamo in vista ma non ci importava.

Continuammo a baciarci per diversi minuti.

Nel frattempo ebbi modo di palpare il suo pacco è francamente mi sembrava molto grosso.

Mi disse se volevo fare un giro in auto, non mi poteva portare nella  camera dell'Hotel perché condivideva la stanza con un altra persona.

Io accettai con piacere.

Ci avviammo, su mia indicazione, verso una strada di campagna.  Aveva una 127 ed appena giunti a destinazione abbassò il sedile, si tolse la camicia mettendo così in evidenza il suo torace ampio, muscoloso e peloso rosso castano.

Anche io mi tolsi la maglietta e mi spostai su di lui.

Iniziai a baciarlo prima sulle labbra dolcemente come prima, ma poi cominciai a leccarlo sul collo, sui lobi, orecchie e poi scesi giù sul petto.

Lui intanto con le sue manone mi palpava e mi slacciò i pantaloni.

I nostri membri ormai durissimi reclamavano libertà.

Con una manovra complicata mi tolsi tutto rimanendo completamente nudo. Anche lui voleva togliersi tutto, ma gli dissi di lasciarmi fare.

Gli slacciai la cintura e gli abbassai la cerniera,  qualcosa di grosso premeva per uscire.

Sotto lo slip azzurro aderente, spuntava la cappella di un cazzo per me enorme.

Con la lingua dal petto e dai capezzoli scesi verso la pancia .

Tutto quel pelo mi faceva impazzire.

Io ero magro, glabro, un bel biondino riccio.

Con la lingua scesi sulla cappella, un buon profumo di maschio con odore di sudore fresco e sapone mi pervase le narici.

Gli abassai lo slip , ed un vero e proprio cazzone si rivelò ai miei occhi .

Io ho un cazzo di 17 x 16 cm di circonferenza non chissà cosa ma abbastanza grande.

Ma il suo era grossissimo e lungo.

Aveva la punta piccola e poi si ingrossava mantenendo la stessa  grossezza per tutta l'asta. E poi aveva due coglioni grossi, stupendi.

Iniziai a leccarlo e succhiarlo, ma non riuscivo a farlo entrare in bocca.

Comunque mi impegnai finché quel cazzone divenne ancora più duro.

Lui voleva provare a mettermelo ma io dopo avere provato non me la sentivo e così lo feci sborrare facendogli un pompino mentre lo segavo. Mi inondo' la bocca e la faccia, era un fiume in piena.

Sconvolto mi lanciai su di lui e lo baciai con tutta la sua sborra in bocca.

Sfiniti ci fermammo in quella posizione per alcuni minuti.

Io su di lui, mi accarezzava la testa e mi baciava.

Ma con sorpresa sentii che il suo membro non era per nulla sceso di tensione,  e lui dopo avermi strizzato l'occhio e baciato,  mi prese per le chiappe e mi alzò adagiandomi sul palo.

Non so come, forse per il desiderio o anche perché era ancora tutto bagnato di sborra e saliva.

Insomma iniziò ad impalarmi, piano, dolcemente, entrò in me.

Io provavo dolore, ma lui si fermava e mi baciava, e poi spingeva ancora un po'... entrò tutto in me.

Non mi ero mai sentito così...

Un piacere che vibrava in ogni centimetro del mio corpo.

Iniziò a scoparmi, prima sempre dolcemente aumentando il ritmo un po' alla volta.  Godevo come mai prima.

il dolore passò lasciando spazio al piacere, inizia a muovere il bacino cercando di farlo entrare sempre più a fondo.

Iniziai a cavalcarlo, mi sentivo sconquassato ma godevo, godevo.

Dopo una decina di minuti io non resistevo più, già ero completamente bagnato ma volevo sborrare.

Allora lui volle che mi adagiassi con la schiena e si mise le mie gambe sulle spalle, mi voleva possedere  mentre mi guardava negli occhi... e così sborrammo insieme.

Credo di non avere mai goduto tanto in vita mia e speravo in me di poterlo rivedere, rincontrare.

Mi riaccompagno' al Teatro e ci ripromettemmo di  vederci tre sere dopo, mi disse che mi avrebbe fatto una sorpresa.


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