ORSI ITALIANI MAGAZINE



ATTENZIONE / NOTICE

Questa pagina contiene immagini di nudo maschile e testo a contenuto omoerotico: e' pertanto riservata a persone maggiorenni

This page contains pictures of male nudity and a text with homoerotic contents: it's intended for persons over 18


Ciak si gira

Racconto di Napoorsocapo


Quando avevo venticinque anni il mio desiderio piu' recondito e inconfessabile era interpretare un film porno.

Mi intrigava l’idea di essere ripreso da una videocamera mentre fottevo un bel culo peloso e maschio, ma ancor piu' mi eccitava poter essere l’oggetto del desiderio di tanti uomini che, seduti comodamente in poltrona davanti alla TV, si sarebbero menati il loro membro duro guardando me che ciucciavo o mi facevo ciucciare.

In fondo i presupposti c’erano: avevo un fisico piuttosto aitante e soprattutto un bel cazzo grosso sempre in tiro che, in verita', ancora oggi mi da' le sue belle soddisfazioni.

Quello che mi mancava (purtroppo cosa non trascurabile) era la conoscenza di un canale che mi permettesse l’accesso a quel mondo che tanto mi affascinava.

Cosi' dopo qualche anno fui costretto ad abbandonare il mio sogno e lo riposi in un cassetto, ma, vi confesso, lo chiusi con una sola mandata e non gettai la chiave nel pozzo. Oggi che ho cinquantotto anni e sono un bell’orso sempre pronto a scopare, posso dire di aver fatto bene!

Da circa due anni vedo saltuariamente Diego, un bel giovanottone trentenne: moro, peloso, cosce tornite, un metro e ottanta di bonta', insomma, come si dice, un marcantonio che per mia fortuna ama farsi scopare dai 'daddy'.

Durante uno dei nostri primi incontri, dopo aver soddisfatto tutte le mie voglie, fumando la sigaretta di rito, mi disse che per migliorare le sue entrate (ovviamente si riferiva a quelle economiche visto che 'le altre', vi garantisco, non avevano bisogno di alcuna miglioria) di tanto in tanto interpretava film hard.

'Ma sai che quando avevo la tua eta' questo era un mio grande desiderio? Purtroppo non sono riuscito a realizzarlo e, ormai, l’ho accantonato.'

'Ti assicuro che gli orsi attempati hanno un vasto e affezionato pubblico, non dovresti rinunciarci. Se vuoi posso parlarne a Walter, il mio regista. Credo che la cosa possa interessargli. Magari potremmo essere i protagonisti di uno stesso film.'

Per contegno e pudore finsi di non essere interessato piu' di tanto, ma probabilmente l’espressione del mio viso mi tradi'.

Dopo due giorni trovai sul mio cellulare un messaggio di Diego: 'Walter sembrerebbe interessato e vorrebbe conoscerti. Ci vediamo domani al suo ufficio.'

Il mio entusiasmo era alle stelle. Chiamai Diego e prendemmo gli accordi del caso.

Il pomeriggio del giorno dopo eravamo allo studio di Walter, un tipo non brutto, ma insignificante; non me lo sarei mai fatto ! I suoi modi, pero', furono molto garbati e dopo poche chiacchiere di pressi venne al dunque: ' Come sei messo tra le cosce?'

Prima che rispondessi intervenne Diego: ' Ti assicuro che e' ben fornito, l’ho gia' assaggiato.'

'Ottimo!' replico' Walter, ' Il mio progetto sarebbe questo: sul set ci sarete entrambi insieme ad altri due orsi. Diego, tu sarai al centro delle loro attenzioni.'

Cosi' giunse il gran giorno.

Il luogo delle riprese era un casolare fuori citta' che raggiunsi in auto con Diego. Durante il percorso pochissime parole; non nascondo che ero in ansia.

'I nostri due compagni di avventura saranno Raul, un neofita come te, e Rocco con cui ho gia' girato un film' disse Diego.

'Ha un bel cazzo?' chiesi incuriosito.

'Poco piu' grosso del tuo.'

Il viaggio mi sembro' lunghissimo, ma in realta' la cascina distava pochi chilometri dal centro.

Quando raggiungemmo il set, uno scarno e squallido ambiente arredato solo con un grande letto e una poltrona, erano gia' tutti pronti ad attenderci: Walter, l’operatore, Raul e Rocco che non erano affatto male.

Saluti, presentazioni, convenevoli, qualche dritta dataci dal regista e, senza tanti preamboli, si diede inizio alla performance.

'CIAK, si gira!'

Ero carico e in forma e, a vedere i pacchi dei co-protagonisti, anche loro mi sembravano piu' che pronti.

Le mie mani cominciarono ad accarezzare il culo di Diego, Rocco cercava i suoi capezzoli ben in vista sotto la camicia e Raul col cazzo gia' fuori dai pantaloni, era pronto a metterglielo in bocca.

'Stop!!'- era la voce di Walter – 'Raul, devi farglielo desiderare! Rimetti il bastone nei pantaloni e aspetta che sia lui a cercarlo.'

'Riprendiamo…CIAK, si gira.'

Dopo dieci minuti Diego aveva il palo di Rocco in bocca mentre smanettava gli altri due cazzoni.

'Stop! Rocco, non impallare la camera, devi spostarti piu' a destra! Si riprende: ciak.'

Durante tutta la ripresa 'Stop' e 'Ciak' si susseguirono non so piu' quante volte in maniera estenuante!

La tortura duro' circa due ore e, non so come, finalmente riuscimmo a raggiungere l’orgasmo ricoprendo il corpo di Diego con un mare di latte; il fiotto fu accompagnato da gemiti e lamenti che alle mie orecchie suonarono piu' falsi della falsita'.

Che delusione!

Prima di andar via ritirammo il gettone di partecipazione.

Naturalmente io lo devolvei a favore di Diego; dopo tutto, anche se la cosa non mi aveva entusiasmato, era stato lui a procurarmi l’ingaggio e un 'cadeau' lo meritava.

Salutai Rocco e Raul e nel congedarmi da loro li invitai da me per il sabato successivo.

A casa mia sicuramente ci saremmo divertiti di piu'.

Cosi' fu : senza la cinepresa girammo un film che avrebbe potuto intitolarsi 'Il treno dei desideri' visto che l’ultima scena vedeva Diego messo a pecora col cazzo di Rocco che gli scopava la bocca e il mio che entrava e usciva dal suo culo piu' caldo e bagnato di una figa vogliosa.

Dietro di me c’era Raul che mi stava dentro con un pesce durissimo e vigoroso.

Confesso che un manganello come quello non lo avevo mai provato.

Gemevo di dolore e di piacere!

'Vienimi dentro, dai, mentre spacco il culo a questa troia infoiata!'

Sentii un fiume caldo inondarmi le viscere e quasi contemporaneamente il mio seme schizzo nel buco di Diego la cui bocca era gia' piena del latte di Rocco.

Finalmente, dopo fanti anni, senza bisogno di chiavi, il cassetto del mio trumo' si era aperto.


ORSI ITALIANI