ORSI ITALIANI MAGAZINE




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Chubbies (parte seconda)

Un racconto di Hero R.


I racconti pubblicati possono contenere descrizioni di sesso non sicuro: ricordate, sono opera di fantasia! Nella vita reale praticate sempre il Sesso Sicuro usando il preservativo.

The stories published in this section may contain descriptions of unsafe sex: remember, it's fiction! In real life always practice Safe Sex by using condoms.


Passano anche meno di dieci minuti e Luigi si presenta alla porta di Dario. Io sono nascosto in un'altra stanza; entrerò in un secondo momento. Luigi bussa al campanello. Dario, dal divano, risponde: "È aperto, entra". Luigi, conoscendo già la casa, entra con decisione, si chiude la porta alle spalle ed è per un attimo disorientato. Tutte le luci sono spente.

"Uè Dario, ma che hai preparato qua?"

"Sono qui sul divano. Accendi la luce e vedrai".

Luigi preme l'interruttore del salotto e illumina la stanza. Rimane completamente sbalordito. Trova Dario già completamente nudo sul divano, un po' raggomitolato su se stesso, con le gambe divaricate e intento con una mano a ravanarsi il buchetto di dietro e con l'altra a leccarsela. Dopo essersi fatto ammirare un altro po', le dita bagnate dalla bocca passano e infilarsi nel sedere e con l'altra prende a segarsi molto lentamente, sensualmente, a rallentatore, proprio per farsi gustare ancora di più.

Era proprio un faccia tosta. Ma era così tosto che se lo poteva permettere. Sapeva che gli altri sbavavano dietro quel suo culone enorme e rotondissimo. Forse sapeva che un giorno o l'altro qualcuno avrebbe ceduto alla tentazione e gliel'avrebbe aperto. Ne sarebbe stato entusiasta, e lo si vedeva dall'energia con la quale si penetrava con le sue stesse dita.

"Dario tu vuoi farmi morire qui a terra. Sei troppo chiavabile in questo momento. Mi sento già tutto bagnato nelle mutande".

E infatti era vero. Si vedeva il suo bestione completamente dritto, schiacciato dai pantaloni, quasi fuoriusciva dalla tasca. Una macchia di umori già si intravedeva dai pantaloni. Luigi era dunque un tipo che eiaculava tanto.

"Vieni subito vicino a me".

Luigi si avvicina a Dario e in men che non si dica si sfila la maglia: la sua ciccia rimbalza un po' e mostra fiero tutta la sua peluria sul torace di un ragazzo in avanzato sviluppo.

Si piega su Dario e prende a baciarlo. Dario è già in uno stadio intenso di piacere e quel contatto gli fa venire un sussulto. Apre la bocca con sgomento e Luigi lestamente gli infila la lingua in bocca. Si baciano intensamente e le loro lingue fanno capogiri.

"Ora ti faccio vedere io" dice Luigi. Così facendo prende la mano curiosa di Dario, la toglie dal suo culo, e con particolare prepotenza la sostituisce con due delle sue dita. Fortunatamente il suo culo era già sufficientemente lubrificato e con molto piacere Dario dette il benvenuto non ad una, ma a ben due dita estranee. Il suo sussulto fu più forte e gli scappo un gridolino.

"Lu-lu-luigi aspetta..." cerca di dire mentre l'altro gli stantuffa il buco, "ho-ho-ho una sorpresaaa per te".

A quelle parole Luigi si arresta. Dario già si sentiva il buco bruciare.

"Sì. Ho un'altra sorpresa. Per questo devi bendarti gli occhi. Tieni, usa questa bandana".

"Ma tu sei serio Dario? Ma io non mi aspettavo tutto questo".

"Ti fidi di me?".

"Ovvio".

"Allora bendati. Ne varrà la pena".

Senza fiatare Luigi raccoglie la benda porta da Dario, se la poggia sugli occhi e fa un nodo dietro la sua testa. Per testare la sua cecità, Dario fa: "Quante dita sono queste?"

"Sono quelle che ti stavi mettendo nel culo prima, porcone".

Entrambi scoppiano a ridere.

A quel punto entro in gioco io. Senza far rumore entro nel salotto e mi inginocchio davanti a Luigi seduto sul divano. Mi avvicino e gli accarezzo le gambe.

"Dai Dario tutto questo teatrino per un pompino?"

"Luigi ma non ti sto toccando io..." dice Dario tutto in una botta.

Improvviso silenzio. Luigi doveva ancora realizzare.

"Aspetta..." inizia a parlare, "mi vuoi dire che...", finalmente ha capito, "qualcun altro sta per farmi un pompino?"

"Oh finalmente c'è arrivato il cucciolino", dice Dario.

Nel frattempo salgo dalla coscia e inizio a tastargli il pacco. Era enorme. Io non ci potevo credere. Era tanto piegato di lato che addirittura dal pantalone si riusciva a vedere dove iniziava la capocchia. Era uno scettro del potere che altrettanto avrei voluto padroneggiare e finalmente era nelle mie mani. Due cazzi di due ragazzi che mi sono sempre voluto fare nella stessa giornata. La mia vita era cambiata.

"Indovinaaa" intona Dario.

"Beh chi deve essere, Aldo, no?"

Gli stringo forte il cazzo. Lui dice "ahia! Lo prendo come un no... Ma chi ti puoi esser portato? Antonio?"

Gli stringo nuovamente il cazzo.

"Uffa però... Aspe', mica... è lei, prof? È venuto a restituirci il favore che le abbiamo fatto?"

Rispondo inaspettatamente "Cooosa? Vi siete pure spompinati un professore?! Non ci posso credere", rido.

"Ma questa voce... Lorenzo!" Luigi, sicuro di sé, si toglie la bandana dagli occhi e mi guarda stupefatto.

"Ma chi se l'aspettava da te, Lorenzo! Guarda, che bella sorpresa!"

Io non tolgo le mani dal suo pesce, anzi continuo ad accarezzarlo mentre gli sorrido.

"Ebbene sì, anche a me fa molto piacere. Ma più che altro chi si aspettava che voi aveste formato questo trio di spompinari. Addirittura un professore!"

"Dario ma hai spifferato tutto!"

Dario risponde "No no Luigi. È successo per sbaglio. Volevo mandarvi una foto del mio cazzo ma per sbaglio l'ho inviata a Lorenzo... E Lorenzo ne ha approfittato. Quando ho capito che ci stava veramente allora ho nominato voi. Ma solo perché Lorenzo vorrebbe farci a tutti e tre".

"Ma allora benvenuto nel club" afferma Francesco.

"Ma ora voglio sapere chi prof vi siete fatti" chiedo.

"Ovviamente prof Lancellotti. Ci ha scoperti a me, Dario e Aldo nella palestra della scuola e per evitare sanzioni ci ha imposto di fargli una pompa tutti e tre. Dario per primo si è fiondato ma un po' gliel'abbiamo leccato tutti e tre. Infondo ci stava simpatico e a lui è piaciuto un sacco".

Guardo Dario, "sei sempre tu oh".

Risponde "e che dovevo fare? Prendere una nota? E poi ce l'aveva già duro in mezzo alle gambe. Come si resiste".

"Va be'," riprendo io "dove eravamo rimasti?" e mi avvicino al pacco di Luigi con le labbra per baciarlo.

Luigi prontamente si slaccia la cintura dei pantaloni, si abbassa la lampo e si infila una mano nelle mutande. Con un poco di fatica caccia il suo pisellone dai pantaloni e con fierezza lo sventola davanti ai miei occhi. Era davvero un pisello fuori dal comune. È vero, era quasi grande quanto il mio, ma poiché dietro quell'asta si vedeva una grossa pancia pelosa sembrava un cazzo molto più grande e maturo.

Allora mi fiondo su quell'arnese e inizio a leccare con foga in tutta la sua lunghezza per bagnarlo tutto della mia saliva. Sento Luigi rilassarsi davanti a me. Sicuramente era abituato a ricevere grandi pompini.

Alla sinistra di Luigi si avvicina Dario, si siede sul divano con le gambe all'aria e rivolte verso Luigi. Il messaggio era chiaro, voleva che l'allargamento del suo buco proseguisse. Allora Luigi succhia per bene due delle sue dita e le carica nello sfintere di Dario. Non gli interessava fare ulteriori preparativi, sapeva che il buco era già lubrificato e Dario non desiderava altro che essere sditalinato. Infatti con le mani si reggeva le gambe e le natiche per accogliere meglio quelle dita cicciotte.

Mentre io ero intento a ingurgitare quel bestione dalla capocchia esagerata davanti a me, anche Luigi si china su Dario e inizia a leccargli prima le palle e poi a prendere in bocca il cazzo di Dario. Dario era in estasi, da una parte era fottuto da delle dite, e dall'altra fotteva la bocca di Luigi. Infatti ora con una mano posta sopra la sua testa lo tiene fermo mentre con il bacino si dimena per distruggere la gola e farsi distruggere il buco.

Luigi inizia a farsi rosso in viso per lo sforzo di prendere in bocca quel cazzo doppio e venoso di Dario. Me ne accorgo e decido di fare qualcosa, fermo di forza Dario e libero Luigi da quella morsa succulenta. Luigi aveva già l'affanno per lo sforzo mentre Dario ride per scaricare la sua adrenalina.

"Dario sei veramente irrequieto".

"Sì raga' scusate ma è una cosa spettacolare questa. Di solito ci spompiniamo in modo molto semplice. Uno è seduto e l'altro in inginocchio. Ma così è tutta un'altra storia".

"Senti Dario se proprio hai tanta voglia di sbattere, perché non passi un po' dietro di me?"

"Vuoi fartelo mettere in culo?" chiede Luigi un po' sbigottito.

"Luigi forse non hai capito che io ho passato anni a segarmi sulle vostre foto. Ora che finalmente posso, voglio dar vita a tutte le fantasie che ho fatto".

Dario, muto ed emozionato, si alza dal divano. Mi alzo anche io dal tappeto e mi metto carponi sul divano. Con la testa rivolta verso Luigi, seduto, e il culo a pecorina rivolto verso Dario che si sta posizionando dietro di me.

"Dario solo una cortesia però. Il mio buco è vergine e il tuo cazzo ha una circonferenza enorme. Quindi ti prego fai di tutto per lubrificarlo. Bagnalo come è bagnato il tuo in questo momento".

Dario allora si accovaccia, si avvicina con il viso sul mio culo e caccia la lingua. Ommioddio è una sensazione stupenda. Per la prima volta la mia cute del perineo viene leccata e sento tutte le nervature del mio corpo distendersi in un solo secondo. Mi rilasso tantissimo, e al tempo stesso mi eccito, e quindi piego ancora di più la schiena in modo tale da iniziare di nuovo a leccare il cazzone di Luigi e di mostrare ancora di più il buco a Dario. Luigi era più uno spettatore al momento. Osservava la scena senza fare niente, ma ero sicuro che gli piaceva divinamente.

E lo si vedeva dalla quantità incredibile di umori che dalla sua capocchia fuoriusciva gradualmente. Era sempre più bagnato e ciò mi stimolava tanta sete e quindi leccavo e leccavo quella cappella per assaporare quel precum saporitissimo.

Dario, sentendomi pronto, inizia a penetrarmi con un dito, e poi con due dita. Senza aspettare ulteriormente. Inizia a spingere e a girarle e dalla mia eccitazione non trovavano nessun ostacolo. Il mio buco non vedeva l'ora di accogliere il cazzone di Dario. Lui ormai è stufo di giocare con le dita, così si alza in piedi, dietro di me, appoggia una mano su un mio fianco e con l'altra si afferra il cazzo.

Lo appoggia sul mio fiorellino di dietro e io trattengo il respiro. Luigi mi vede preoccupato e chiede

"Lorenzo tutto apposto?"

"Sì sì, vai Dario mettimelo dentro".

Allora Dario procede, fa pressione con la sua capocchia sul mio buco e inizia a spingere piano piano. Il mio buco si dilata e per la prima volta sento un corpo di quelle dimensioni entrare dentro di me. Trattengo ancora il fiato. "Entra Dario, mettimelo tutto dentro ti prego, montami!" mi lascio completamente andare.

Così lui con una spinta più sostenuta infila tutto il suo tubo nel mio culo e caccio un urlo, per sopportare il dolore. Sento tutto il mio canale rettale completamente stracolmo del cazzone di Dario e inizio però ad apprezzarne la presenza. Sento la sua energia nel mio culo pulsante.

Ormai abituami al culo sfondato, inizio a fare un grosso pompino a Luigi perché mi piaceva troppo l'idea di essere sbattuto sia avanti che dietro.

Dario inizia a muovere il bacino e il suo cazzo dentro di me. Era la prima volta che inculava qualcuno e quindi anche lui si godeva il momento e studiava le nuove sensazioni. Inizia così a fottermi forte e sia io che lui vediamo le stelle e iniziamo a gemitare.

Luigi è un po' allibito. Non si aspettava che dai soliti pomeriggi passati a segarsi a vicenda si sarebbe arrivati ad una vera e propria monta mascolina. Dario, un vero maschio chubby, con la pancia morbida ma con le forze di un vero adolescente, mi fotteva con vigore, impegnandosi a far entrare tutti i suoi centimetri dentro di me. Ed io, ad ogni botta, sussultavo dal piacere, quasi dimenticandomi di aver un cazzo fra le mani da segare. Mi limitavo, quei pochi momenti in cui avevo gli occhi aperti, a guardare in volto Luigi i cui occhi libidinosi mi eccitavano ancora di più.

La temperatura del mio corpo aveva raggiunto livelli altissimi, ma non volevo venire di nuovo. Volevo esaudire un desiderio eterno: inculare Dario. Il suo culo era molto grande e rotondo e catturava l'attenzione di molti ragazzi, ne ero sicuro. Chiunque avrebbe voluto aprirlo, un po' anche per mettere a tacere quel ragazzo un po' troppo estroverso, a cui piaceva mettersi in mostra. O almeno penso, insomma, io parlo per me. Ma ora che finalmente potevo avere io l'onore di aprire il suo buchetto, sapevo che avrei goduto immensamente.

Così mi alzai dai carponi e mi sfilai il suo arnese dal mio buco che sentivo ardere, ora completamente aperto. Dario mi guarda disorientato. Sicché io, senza dire niente, lo prendo per i fianchi e lo porto verso Luigi. Luigi è ancora lì, seduto su un'estremità del divano con il pisellone sventolante e gocciolante. Prendo Dario e lo faccio appoggiare a lui, con la schiena rivolta sulla pancia più villosa di Luigi. Entrambi mi guardano ma assecondano ogni mio movimento. Ora le redini del gioco erano nelle mie mani.

Allora prendo le caviglie di Dario e le innalzo sulle mie spalle: volevo fotterlo così, a missionario, mentre lui era appoggiato su Luigi in modo tale potevo guardare e baciare i miei due omaccioni preferiti. Dario sa di stare per perdere la verginità e mi guarda con gli occhi dolci, come per invitarmi a fare piano. Lascio le mani dalle sue caviglie sopra di me e con una mi afferro il cazzo che subito colloco tra le natiche di Dario e lo struscio su e giù per prepararlo alle dimensioni che verranno.

Con l'altra mano prendo la testa di Luigi e la avvicino a me: lo bacio, caccio la lingua e con vigore ansimo mentre sento sul mio viso sudato il respiro di Dario che è a pochi centimetri da noi, o meglio, proprio tra me e Luigi. Dario mi prende il viso e inizia lui a baciarmi con cupidigia. E di tutta risposta appoggio la mia cappella sul suo buco. Basta veramente poca pressione e la punta è già tutta dentro: Dario era eccitatissimo e già così largo che abbracciava la mia asta con disinvoltura.

Allora spingo e piano piano entra tutto dentro, senza trovare molto attrito. Per me era un piacere enorme entrare in quella vergine caverna per la prima volta. Contemporaneamente Dario trasale e caccia un "aaaah" molto forte, per rilassarsi e crollare di peso su Luigi che lo tiene fra le braccia.

Inizio così a fotterlo per la prima volta e realizzare le mie fantasie più recondite. Sia io che Dario perdiamo la verginità sia attivamente che passivamente e dall'intesa che è nata fra noi due posso assicurare che è stata l'esperienza più bella fino ad allora per entrambi.

Lo monto prima piano, come per sentire al tatto le pareti dell'interno del culo di Dario, e poi forte, come un martello pneumatico. Vedo Dario essere sbattuto come un cuscino e Francesco che lo tiene fermo in un abbraccio. Non so da dove traggo tutte quelle energie ma l'erotica di avere due ragazzi futuri bear sotto di me è davvero incredibile.

Dario è completamente in estasi, scandisce ogni botta con un "ah". Così Luigi, per non essere escluso dai giochi, gira un po' la testa di Dario verso di lui e prende a riempire sua la bocca aperta con la sua lingua.

Proseguiamo così per diverso tempo: io che fotto Dario con le gambe divaricate e la panza sballottante, Dario con gli occhi chiusi si gode il mio manganello dentro di lui, Luigi che sostiene Dario sul torso, lo bacia avidamente e con una mano si sega strusciando il suo cazzone sulla pelle di Dario.

È chiaro che Dario sta ricevendo tutte le nostre attenzioni e infatti sento che il suo momento sta per venire. Il suo respiro si fa ancora più affannoso, la sua muscolatura anale inizia a contrarsi e a strizzare il mio pisello fino alla radice e agitandosi un po' sborra nuovamente riversando il suo miele tutto sul suo torace fino a colpirsi il volto. Luigi di conseguenza decide che arriva anche il suo momento e, discostandosi da sotto Dario, si alza in piedi e altrettanto viene su di lui in maniera molto abbondante. La vista del viso rosso di Dario sotto diversi schizzi bianchi fa scattare anche il mio turno e mi sfilo dal sedere di Dario per venirgli ancora su di lui.

Crolliamo così, su noi stessi, abbracciati tutti e tre sul divano, sudaticci e imbrattati del nostro seme giovanile. Ci guardiamo estasiati, come al termine di una lunga maratona nella quale siamo tutti arrivati sul podio. Un'esperienza omoerotica da record che non dimenticheremo mai. Ci guardiamo a vicenda come siamo ridotti e ci consentiamo una sonora risata.

“Ma io direi che per oggi possa bastare” dice Dario.

“Io ne ho avuto più che a sufficienza” confesso io.

“...Ma la prossima volta voglio chiavare pure io però!” esordisce Luigi.

Ci promettiamo così di riproporre quella sessione sessuale e di cambiare anche i ruoli. Siamo giovani e siamo eccitati, è giusto che sperimentiamo.

Alla prossima!


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