ORSI ITALIANI MAGAZINE




ATTENZIONE / NOTICE

Questa pagina contiene immagini di nudo maschile e testo a contenuto omoerotico: e' pertanto riservata a persone maggiorenni

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Che ci sarà sotto?

Un racconto di kikiM + 1


I racconti pubblicati possono contenere descrizioni di sesso non sicuro: ricordate, sono opera di fantasia! Nella vita reale praticate sempre il Sesso Sicuro usando il preservativo.

The stories published in this section may contain descriptions of unsafe sex: remember, it's fiction! In real life always practice Safe Sex by using condoms.


Fiinalmente l'estate e le le feste di paese con i loro piatti tipici (dietetici....per una dieta ingrassante, sia chiaro). Ma invece no.

Causa la pandemia coronavirus sono state, giustamente, limitate questo tipo di manifestazioni. Perchè se da un lato tutti (gli stolti) si lamentano che "non possono più uscire, non possono più fare niente", dall'altro appena c'è una apertura, si esagera portando di nuovo alta l'allerta. Salvo poi tutti (gli stolti) a criticare per il non rispetto o l'adozione di regole non adeguate per limitare la diffusione.

Comunque sia, gli eventi paesani ci sono. Solo in forma più ridotta.

Ma anche così è sempre una fatica riuscire a coinvolgere la comunità. Noi delle associazioni in genere siamo i primi a prodigarci, un po' per dare lustro al paese e un po' per racimolare qualcosa, come forma di autofinanziamento. Quest'anno, però, sarà la paura o chissà cosa c'è sotto, tra i volenterosi volontari eravamo ben pochi.

Non saprei dire come, ma ci fu il miracolo. Nel pomeriggio precedente la festa, arrivarono 2 furgoncini con una ventina tra ragazzi e ragazze (tra i 18 e 25 anni, direi) pronti ed entusiasti ad aiutarci.

Uno di loro mi attirò subito.

Un ragazzo corpulento, con barba, dallo sguardo buono che ti fa per forza sorridere.

E anche i suoi modi di fare erano incredibili, con poche parole aveva distribuito i lavori e tutti presero posizione senza discutere (era chiaramente uno dei responsabili della loro trasferta).

Tutti tranne uno, che alzò un po' la voce, ma il "capo" lo convinse con un tono pacato a proseguire il lavoro.

A vedere questa scena, dentro di me mi sentii sciogliere dalla tenerezza.

Certo, non ero nessuno per lui, ma l'orgoglio paterno che mi pervase, mi fece capire che forse le nuove generazioni non sono tutte perse.

Vista la mia età (45) lui poteva benissimo essere mio figlio e per come si era comportato - non cedendo alle urla o altro - avrei voluto andare lì e dargli un abbraccio forte. 

Durante gli ultimi ritocchi, la sera riuscii - almeno in parte - a capire cosa c'era sotto e come erano arrivati da noi questi ragazzi.

Dovevano essere impiegati nel Servizio Civile, ma essendo chiuse parecchie delle attività in cui loro svolgono il servizio, si erano organizzati ad aiutare le Associazioni in occasioni come queste.

I ragazzi dormirono nella palestra delle elementari ed il giorno dopo furono ancora con noi volontari in aiuto alla festa.

La giornata corse via "liscia". Il meteo aiutò molto, concendendo un cielo limpido e anche una brezzolina fresca.

Nonostante il lavoro, tenevo d'occhio l'orsetto-capo e notai che spesso bisticciava con quello del suo gruppo che aveva "sistemato" il giorno prima. 

Andando a buttare il rifiuto secco, passai loro accanto e percepii una frase del "collerico".

"Tu sei sempre impegnato con queste cazzate e io scemo che ti vengo sempre dietro a sgobbare". disse

"Ma che c'è sotto tra sti due..." pensai "possibile che l'orsetto stia insieme a questo tipo infastidito?"

Arrivò la sera e il clima di tutti noi volontari si fece più sereno.

La manifestzione era riuscita bene, nonostrante le restrizioni e così, in quel momento che va dalla chiusura della festa alla ripresa del lavoro per smantellare via tutto, ci potemmo svagare anche noi un pochino.

Gironzolai un po', finchè non vidi il mio "figlioccio" al chiosco delle birre con il suo tipo.

Mi sembrava che stesse parlando con lui, ma questo rispondeva con uno sguardo fisso e beveva la sua birretta.

Era chiaro che la baruffa tra i due continuava. "Chissà cosa gli starà dicendo, che comunque non lo caga....." 

Finita la birra, il tipo se ne va e l'orsetto restò lì solo.

Così mi avvicinai a lui, perchè, alla fine se mi sta simpatica una persona, io vado all' "attacco", non resisto. Anche solo per scambiare due chiacchiere).

Gli misi una mano sulla spalla... e lui dallo spavento/sorpresa fece uno sbuffo con la birra che aveva in bocca che quasi lavò il barista.

"Ehi, ma sono i modi...." disse girandosi verso di me. Vedendomi il suo dolce sorriso si allargò e disse "Ah! ma sei il signor Riciclo!!"

"Eh eh, sei gentile... io avrei detto delle "scoazze!"

"Vabbè... poco importa... una birra qui al Mastro!" rivolto al barista "Questo è uno che ha lavorato sodo oggi". 

Chiaccherammo un po', in attesa di riprendere per sistemare via tutto. Finchè l'organizzazione disse "ragazzi, è tardi. Per oggi lasciamo così, smantelliamo domani!".

Salutai il figlioccio (ovviamente non dissi nulla a lui dell'orgoglio paterno del giorno prima) i cui occhi tornarono a brillare dopo che il suo tipo si era allontanato e andammo a dormire.

Solo quando fui a casa ricordai che l'indomani ero al lavoro e non potevo aiutarli. Sperai di vederlo al rientro dal turno, ma niente.

Tutti i ragazzi erano partiti.

Un po' per togliere l'amaro di bocca, un po' per meritato riposo, il fine settimana successivo andai al mare.

Quando non trovo la zona troppo affollata, vado in genere in quella nudista libera e non solamente gay.

Perchè citando il vecchio Archie “mi piace prendere un po’ d’aria attorno alle mie parti private, grazie!"

Non ci vado necessariamente per "cacciare", anche se non facendo nulla, attiro l'attenzione.

Sarà per i riflessi biondi del mio vello sul petto, sarà per il mix di panciotta e muscoletti, comunque sia la mia "porca" figura la faccio.

Anche se non ho mai accettato le proposte di andare nella vicina pineta per scopare.

Ammetto, che un giretto me lo faccio, là dentro.

E anche quel giorno, dopo aver passeggiato lungo riva, cercai l'ombra nel boschetto.

La pineta era ampia e qua e là si vedevano coppiette amoreggiare o torelli che "lustravano" la mercanzia sperando di trombare.

Feci il giro ad un grosso cespuglio, e mi trovai, non volendo nel mezzo di un 69 coi fiocchi.

Ero imbarazzato.

Ero arrivato lì proprio nel momento topico... quello che mi dava le spalle continuava a pompare, mentre l'altro aveva smesso per godere a fondo.

E con un grido singhiozzato, quest'ultimo arrivò all'orgasmo, affondando le dita nella ciccetta dell'altro.

Così presi dall'atto, non avevano affatto visto che io ero li, ma poco importava.

Il tipo che aveva goduto, era uno di quei torelli che sono in pineta solo per farselo ciucciare. Andava bene avere pubblico.

"Chi sarà quello sotto....." pensai "Sarà un altro degli ingrifati....."

Finì di succhiare il pisello dell'altro e si distese con la schiena a terra.

Il torello si alzò e se ne andò, l'altro rimase sdraiato sporco di sperma sul mento e collo.

Ebbi un tuffo al cuore.... rimasi stupito; era l'orsetto-capo.

Lui resipirava profondamente a bocca aperta, con gli occhi chiusi e io mi avvicinai piano.

La sua pelle era chiara, con la folta peluria del torso che si allargava verso i capezzoli.

Il pisello, circonciso, era proprio bello da vedere.

Mi accucciai vicino a lui e dando un pizzicotto leggero al pettorale sinistro, gli chiesi "ma il tuo compagno che dice di queste cose?"

Aprì gli occhi.

Fece un mezzo sorriso nel riconoscermi e, mentre si metteva seduto a terra, disse mestamente: "Niente. Ci siamo lasciati 2 giorni fa. E' finito tutto".

Capii il perchè era lì. Gli presi la testa fra le mani e gli diedi un bacio sulla fronte.

"Su, alzati" dissi io "ti serve un bel bagno a mare... altro che la pineta!"

Lo convinsi e trascorremmo il resto della giornata insieme, tra sole e chiacchere.

Mi presi la libertà di tenerlo per mano per fargli sentire il mio sostegno.

So che non si deve fare, ma il mio istinto di andare in "attacco" con le persone interessanti prevalse, e chiesi "Vuoi venire da me stasera? Non dovresti stare solo..."

Non ci fu tanto tempo di pensare. Rispose subito un "SI!" e aggiunse "il tuo tocco è terapeturico" tenendo la mia mano nella sua.

Prese la sua auto e mi seguì. Una 40ina di km e fummo al paese.

Arrivati a casa, gli detti la priorità per il posto doccia e mentre era sotto l'acqua preparai una caprese come cena. 

"Spero tu mi abbia lasciato un po' di acqua calda" dissi mentre lui nudo usciva dal bagno e io nudo vi entravo. Mi guardò con sguardo colpevole "ma come, dovevi dirmi che il boiler....."

"Scherzo!" dissi ridendo "c'è tutta l'acqua calda che vogliamo..." e mi infilai in doccia.

Lo trovai sul divano in mutande che guardava la TV "ho accesso..." disse "hai fatto bene, risposi" e mi misi lì con lui, con solo l'asciugamano addosso e il mio braccio attorno alle sue spalle.

Tra un bacio in fronte e un grattino reciproco, ci trovammo distesi sul divano.

Il mio asciugamano mi copriva a malapena ma mi scaldava il suo corpo e i suoi baci soffici.

Ci baciavamo da amanti, come se non lo facessimo da 1000 anni, ma con la lentezza di voler portare avanti questo piacere in eterno.

Si staccò da me e andò a cercare con le mani il mio pisello. Quando lo trovò iniziò a menarlo, con maggiore frequenza. Lo fermai.

"Non è necessario, sai...." dissi e poi continuai "forse non ti serve fare sesso con uno sconosciuto...sono qui per darti affett...."

"Non faccio sesso con uno sconosciuto" rispose tappandomi la bocca "io voglio fare l'amore con te! L'Amore...."

Iniziai a leccargli la mano che mi silenziava.

Lui mi accarezzava il petto.

Poi lo strinsi a me e mi anticipò.

La sua bocca fu contro la mia, un suo braccio attorno alle spalle e la mia gamba alzata al suo fianco per una morsa di passione.

Ora l'asciugamano dava fastidio.

Mi alzai e lo levai di mezzo. Anche lui si mise in piedi e continuammo a baciarci aggiungendo anche un po' di lingua.

Le mie mani scivolarono fino ai suoi fianchi e incontrarono gli slip.

"Togli tutto" disse, e feci scivolare a terra le mutande.

I nostri sessi si incontrarono. Sentii la sua punta bagnata contro la mia pancia, mentre il mio si era assestato in un punto contro il suo inguine. 

Avevo la testa sul suo collo e continuavo a dargli i baci.

Lui mi stringeva a se con le braccia che correvano sulla mia schiena.

Proseguii il lavoro di baci scendendo al suo petto quasi glabro. Non c'era pelo, ma adoravo sentire la sua pelle contro le mie labbra, denti e lingua.

Andai giù fino all'ombelico e oltre.

Mi trovai davanti al suo pisello circonciso.

Era bellissimo.

La pelle della cappella tesa e lo spazio attorno alla corona perfetto, liscio.

Lo presi piano in bocca feci solo 2 affondi, e lui mi fermò.

Si abbassò a mio livello, un bacio e disse "te lo faccio anche io... insieme"

E ci sdraiammo sul tappeto morbidoso dell'Ikea per un 69. Che goduria. Lingua, bocca e mano si alternavano. Spasmi di un dolore piacevolissimo mi percorrevano, tanto intensi che gli chiesi di smettere.

Entrambi a terra riprendemmo fiato per un po'. Ma dopo poco mi fu sopra. 

Gambe a cavalcioni, chiappe che premevano contro il mio pisello, mani sul petto. Appoggiai le mie sulle sue braccia e ridemmo qualche secondo.

"Facciamo l'amore...." disse .

"Si" dissi io.

Prese un paio di cuscini dal divano e li mise dietro al mio collo, e poi giocò un poco il mio attrezzo per portarlo al giusto turgore.

Tornò a cavalcioni su di me e mi fece entrare in lui.

Man mano che lo penetravo il piacerere prima interrotto si ripalesava.

Io lo accarezzavo dolcemente e lui scendeva sempre più giù.

Con le mie dita a cerchio, io lo masturbavo toccando solo la parte più ampia della cappella.

Quando lui si mosse col bacino, anche io osai farlo.

Poche mosse e poi lui rimase quasi fermo, lasciando a me scegliere il ritmo.

Lasciai l suo pisello e lo tenni per i fianchi. 

Vederlo lì con me, era la cosa più bella al mondo.

Salii un po' con le mani e riusci a stimolare i capezzoli con i pollici.

Erano già vigorosi, fu la mossa giusta.

Aumentò il suo piacere e guardarlo inarcare la schiema aumentò il mio.

"Io......ahh....ci....uhff....sono.....sai......" riuscii a dirgli

"idem" disse solamente.

Orgasmo!!!

Prima lui, si prese il cazzo e lo menò con vigore per un attimo.

Poco dopo il suo seme caldo era sul mio petto villoso.

Aspettai che finisse e mi lasciai andare anche io. Percepii 6-7-8 fiotti di piacere. 

Aprii gli occhi e lui era ancora lì con me.

Ci separammo e poi si distese sopra di me per baciarmi tenendomi per i polsi.

Che buona la sua lingua dopo il sesso.

Dopo un quarto d'ora di garttini ci alzammo e aprii la finestra per ossigenare la stanza.

Noi andammo in doccia a continuare con le tenerezze (e sentire che il mio cazzo era in semierezione, mi dava la sensazione di prolungare il godimento). 

Per fortuna per cena non c'era pasta, altrimenti avremmo potuto mangiare colla che sarebbe stato uguale.

Dormimmo insieme e poi la mattina.....

La mattina non c'è stata.

O meglio, ci deve ancora essere, per decidere cosa faremo di noi.

Nel mezzo della notte mi sono svegliato e mi sono messo a scrivere questo testo per aiutare ad imprimere la bellezza dell'incontro, dell'affetto, della passione e della felicità nella mia memoria.

kikiM +1

Ogni riferimento a persone esistenti o a fatti realmente accaduti è puramente casuale;

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