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il
latte di Carmelo
Un
racconto di Freddy 76
Carmelo è un verace camionista calabrese, pelosissimo, alto 1,70, bella panciotta, due belle tette, praticamente una seconda misura, e capezzoli duri come chiodi ma con un triste segreto.
Purtroppo per problemi ormonali ogni tanto. e quando meno se lo aspetta, ha delle forti mastiti al seno che si indurisce e gli procura forti dolori: l’unica soluzione è spremersi i capezzoli per farne uscire, con grande sofferenza, una secrezione molto simile a latte.
Anche questo pomeriggio gli era capitato, fortunatamente era riuscito in qualche modo a rientarre al deposito dove teneva i camion e ad andare nello spogliatoio; sapeva che a quell'ora non c'era più nessuno, e quindi non appena arrivato si strappò la camicia di dosso: i seni erano gonfi e rossi, i capezzoli turgidi e le areole larghe come quelle di una donna pronta ad allattare.
Cominciò cosi a spremersi il capezzolo della mammella destra, urlando di dolore e facendo uscire subito schizzi di liquido.
Dovette fermarsi quasi subito per il forte dolore, ma sapeva che doveva andare avanti per poter finire presto perché di solito ci metteva almeno mezz'ora.
Mentre si apprestava a continuare, dal cancello entrò Pino, un amico di Carmelo, sulla sessantina, dal fisico robusto ma tonico e coperto da pelo fitto e nero.
Aveva bisogno di parlare con Carmelo, chiese a un operaio dove potesse trovarlo.
L’uomo gli disse che Carmelo era rientrato da poco col camion e che lo avrebbe trovato negli spogliatoi.
Arrivato lì, prima di entrare sentì delle urla e dei gemiti di dolore e si bloccò.
Così guardando da una finestrella rimase scioccato da ciò che vide.
C'era Carmelo che col fiatone e urlando si stava spremendo la tetta destra da cui fuoriusciva del liquido biancastro.
Non riusciva a capire cosa stesse succedendo, ma gli faceva molto pena la grande sofferenza dell'amico, così decise di entrare.
Quando Carmelo lo vide si fece di mille colori per la vergogna e cercò di mettersi a braccia conserte per coprire il petto e non farlo vedere.
Pino capì e gli disse "No fermo non devi nasconderti nè vergognarti, dimmi cosa ti succede e come posso aiutarti"
Carmelo gli spiegò la sua patologia e Pino pensò di aiutarlo spremendo lui i capezzoli ma era ancora più doloroso perchè non sapeva come fare.
Carmelo era sudato fradicio ed aveva ancora i seni gonfi.
Pino voleva a tutti i costi aiutarlo ed ebbe un'idea.
La spiegò a Carmelo che per la disperazione ma anche un pò eccitato dalla cosa decise di accettare.
Così Carmelo si sedette su una panca poggiata al muro.
Pino si sdraiò mettendo la testa sulla pancia di Carmelo e con le labbara cominciò a ciucciare il capezzolo destro di Carmelo come un bimbo che prendeva il latte.
Carmelo iniziò ad urlare prima di dolore ma poi piano piano cominciava a provare piacere "piano ahhhhh, fai piano ahhhhhhhhhh, fa male ahhhhhh, siiiii che bello, ahhhhhhh godo, si ahhhhh, Pino che bello continua ahhhhhhh, piano ah..."
Andando avanti così per 5 minuti Pino ciucciò via un bel po’ di liquido dalla mammella di Carmelo che giaceva esausto, eccitato e ancora dolorante perchè l'altro seno era ancora pieno.
Senza dire nulla Pino si sdraiò di nuovo e ricominciò a succhiare, ma ad un certo punto si accorse che mentre Carmelo gemeva, sotto i suoi pantaloni qualcosa si gonfiava.
Si fermò, gli sbottonò velocemente i jeans e tolte le mutande senza che Carmelo opponesse resistenza, si trovò davanti il suo cazzo duro, non grande, ma largo e scappellato e tutto bagnato di presperma.
Carmelo gli disse "prendimelo Pino, ciuccia anche questo"
Ma Pino fece di meglio: si spoglò nudo, con il suo cazzone nodoso e già duro e si impalò sedendosi velocemente sul cazzo di Carmelo.
Entrambi gemevano di dolore e piacere.
"Come sei bello Pino, che bel culo, si ahhhhhh ciucciami i seni, dai prendi il latte da mamma tuaahhhhhhhh"
Pino chinandosi verso i seni di Carmelo, sempre col suo cazzo in culo che lo fotteva, prese a cicucciargli voracemente i seni.
"Siiiiii dai ancora ah che bello che goduria ahhhhh mi fai impazzire ahhh.."
"Sei bellissimo, che bel seno, dammi il latte dai, mmmmmm"
Carmelo inarcandosi con la schiena e urlando “ vengo!!!” esplose tutto il suo seme in culo a Pino che ricambiò sborrando sulla pancia di Carmelo.
Poi mise gli mise il cazzo in bocca e se lo fece ripulire tutto, dicendogli “ sì, leccalo tutto, mamma...”.
Dopo qualche minuto si rivestì lasciando Carmelo nudo e ansimante, con il cazzo ancora duro e i capezzoli turgidi ma svuotati e gli disse "Quando avrai bisogno di tirare via il latte chiamami di nuovo"
Ma Carmelo, ancora in estasi, con gli ultimi spasmi di orgasmo e di sperma, lo guardò con gli occhi socchiusi e ancora pieni di lacrime di piacere limitandosi ad annuire.
I
racconti pubblicati possono contenere descrizioni di sesso non
sicuro: ricordate, sono opera di fantasia! Nella vita reale
praticate sempre il Sesso Sicuro usando il preservativo.
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