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Carmelo...
                    chi l'avrebbe mai detto?
          
Un racconto di Freddy76
I
            racconti pubblicati possono contenere descrizioni di sesso non
            sicuro: ricordate, sono opera di fantasia! Nella vita reale
            praticate sempre il Sesso Sicuro usando il preservativo.
            
            The stories published in this section may contain descriptions of
            unsafe sex: remember, it's fiction! In real life always practice
            Safe Sex by using condoms.
        
 
Da
          quando ero adolescente nel mio piccolo quartiere alla periferia di
          Roma, non riuscivo a togliere gli occhi di dosso a Carmelo un maturo
          calabrese verace... 
        
Camionista
          non molto alto con pancia bella prominente e due tette fantastiche con
          due capezzoli come due chiodi che sembravano voler bucare la
          maglietta. 
        
Ci
          eravamo sempre passati vicini o visto senza salutarci... D'altronde
          potevo e potrei essere suo figlio. 
        
Poi
gli
          anni passarono ora ero adulto quarantaquattrenne ma lui era sempre
          bono... 
        
Un
          giorno frequentando lo stesso bar affollatissimo di mattina cominciamo
          a scambiarci degli sguardi... Prima io poi lui... Poi ancora io ecc...
          E la cosa va avanti per parecchi mesi... 
        
Dopo
          la scorsa estate, alla fine di settembre alla festa del Santo Patrono
          ci incrociamo ancora con gli sguardi e la sera dopo mentre cammino
          avendo mio figlio piccolo in braccio lui viene nella direzione di
          fronte alla mia e pur avendo spazio fa in modo di strisciare la sua
          tetta sulla mia mano tanto che sento addirittura il suo capezzolo
          turgido. 
        
Qualche
          giorno dopo al solito bar entro dico un buon giorno generale e lui mi
          saluta con un ciao bello stringendo la mia mano nella sua e
          strofinandola sulla sua pancia... 
        
Da
          lì cominciamo a parlare e scopro che oltre ad essere un uomo molto
          dolce cosa, che nella realtà non sembra, è anche molto solo. 
        
Mi
          confida in una delle nostre chiacchierate che da tempo con sua moglie
          non va più, che non c'è più amore ma, stanno insieme perchè si
          rispettano, e he i figli sono contro di lui per come tratta la madre e
          per il suo carattere burbero e a volte quando dice queste cose il suo
          viso si vela di tristezza. 
        
Io
          e lui cominciamo a diventare sempre più intimi alle volte mentre
          parliamo al bar con due dita gli sforo le braccia e lui mi sorride
          oppure se leggiamo il giornale vicini gli poggio velocemente una mano
          sulla coscia... 
        
Ma
          non si va oltre... 
        
Lui
sembra
          bloccato vorrebbe ma... 
        
E
          spesso si chiude facendo uscire fuori il suo brutto carattere che usa
          come scudo... 
        
Quelle
          volte che accade non mi guarda nemmeno... 
        
Non
          ci parliamo mi ignora... 
        
Io
          ci sto male perchè piano piano mi sto innamorando di lui... 
        
Certo
capisco
          che forse mi illudo io ma... 
        
Non
          so ditemi voi se quelli raccontati e fatti da lui non sono espliciti
          segnali... 
        
Certo
          so che entrambi siamo sposati e a nostro modo conosciuti nel quartiere
          e che potrebbe essere un rischio, ma non siamo stupidi penso. 
        
Così
comincio
          a, stufarmi del suo modo di fare a volte dolce e gentile altre volte
          veramente crudele. 
        
Poi
          un giorno dopo un po' che non ci incontravamo, ci vediamo e gli chiedo
          di farmi provare la sua macchina perchè avevo intenzione di comprarla
          anche io.Ovviamente di provarla come passeggero. 
        
Lui
          accetta e usciamo sulla strada principale dirigendoci fuori dal
          quartiere, dopo un po' mi accorgo che stiamo andando dove ha il
          terreno e tengono i camion... 
        
Entriamo
          e vedo che lì hanno una bella casetta adibita ad ufficio. 
        
Scendiamo
          e lui mi fa fare un giro finchè non arriviamo in un capannone dove ci
          sono degli spogliatoi e qualche doccia e lui mi dice che li è dove
          spesso si cambia e dove quando è solo spesso si masturba pensando a
          me... 
        
Lui
          mi fissa aspettando una mia reazione... Studiandomi... 
        
Ma
io
          non scomponendomi per niente gli rispondo di farmi vedere come faceva.
          
        
Ora
          io studio lui e lui comincia a raccontare che arriva lì quando tutti
          sono usciti... 
        
Si
          toglie le scarpe e i calzini... 
        
E
          lo fa davanti a me... 
        
Poi
          comincia a, sbottonare e togliere la camicia, purtroppo ha la
          canottiera... 
        
Poi
          si toglie i pantaloni e gli slip e si prende il cazzo già duretto in
          mano e lo fa... 
        
A quel punto mi ritrovo in ginocchio davanti a lui a prendere in bocca un cazzo non lungo ma bello largo.
Lui comincia gemere mi dice che gli piace che lo voleva da tanto, mi chiama il suo cucciolotto e mi incita a continuare.
          Io mi fermo invece e con la bocca vado sulla pancia soda e dopo
          avergli tolto la maglia ammiro l'oggetto del mio desiderio: due
          stupendi seni seconda misura con areole larghe e scure e con due
          capezzoli appuntiti come spilli e tanti peli neri. 
        
Così impazzendo a quella vista comincio con foga a leccare baciare e mordere il suo seno, mi spoglio anche io.
I nostri cazzi nudi si sfregano facendoci urlare di piacere.
Ci abbracciamo, lo bacio sui bei bicipiti che nonostante i suoi 67 anni ancora ha.
Ci
          sdraiamo a, terra lui in preda al piacere mi dice frasi bellissime. Mi
          dice che mi desidera. Mi dice bel cucciolotto mio... 
        
Gode
          sempre più e come lo lecco sui capezzoli comincia, in preda all'estasi
          a dire basta, ancora, si ah, come godo, ah... 
        
Dal
          suo cazzetto comincia ad uscire presperma... 
        
Lui
          mi urla che mi vuole dentro, anche se non lo ha mai preso mi implora
          quasi.. 
        
Io
          lo lecco sul buco del culo e urla. 
        
I
          suoi gemiti sono diventate urla di piacere, mi chiede di non smettere,
          ripete tante volte sì, il suo buco comincia a bagnarsi di umori... 
        
Così mettendomi le sue gambotte sulle mie spalle comincio piano piano ad entrare; lui prima ha dei sussulti ma poi è talmente eccitato che lo prende tutto, così mi sdraio e con il mio cazzo dentro di lui lo porto ansimante sopra di me.
Mentre
          lo scopo gli mordo le tette e i capezzoli. 
        
Lui
          si contorce dal dolore e dal piacere porta ogni tanto indietro la
          testa, e poi mi chiede di smettere ma allo stesso tempo mi dice di
          morderle di più sempre di più e io lo faccio e lui per il piacere
          doppio che prova comincia a piangere dalla goduria. 
        
Mi
          stringe poi si inarca con la schiena e io lo penetro di più. 
        
Adesso
          trema con i fianchi per il piacere io continuo a mordere i suoi
          capezzoli voracemente e a stantuffarlo col mio cazzo e dopo un bel po'
          in preda al puro piacere con le lacrime che gli escono dagli occhi si
          inarca con la schiena e con il suo cazzetto duro mi viene sulla
          pancia, mentre io, eccitato dal tutto, lo fecondo col mio seme.
Lui dopo tre o quattro singhiozzi e ancora fremendo si accascia su di me.
          Lo sento col fiatone, lo guardo: non ci credo io ho fatto l'amore con
          l'uomo che desideravo da quando ero uno sbarbatello... 
        
Dopo un po' si mette al mio fianco mi abbraccia e mi fa poggiare la testa sul suo seno.
Mi confida che è da anni che mi desidera.
Mi
          confida le sue paure mi dice che vuole stare con me nei limiti del
          possibile delle nostre vite che non dovremmo far vedere a nessuno che
          ci amiamo, ecco mi dice che mi ama che lo ha capito che come ama me
          non ha mai amato nessuno nella sua vita e quando dopo essere stato un
          fiume in piena, smette di parlare io riesco solo a dirgli che non ci
          credo di essere li con lui e di vederlo nudo... 
        
Di
          toccarlo e gli dico che se è un sogno non voglio più svegliarmi. 
        
Lui
          sorride, mi bacia in fronte dicendo bello il mio cucciolotto, mi dice
          che quando saremmo soli io e lui saremo una coppia, che lui vuole
          stare con me perchè con me è se stesso. 
        
Così è cominciata la nostra storia, non facile, fatta di non vedersi sempre, di litigate per il suo carattere di merda o forse anche per il mio, di bellissimi riappacificamenti, delle sue coccole da tenerone nei miei confronti.
Di passeggiate mano nella mano al mare in un punto isolato che solo lui conosce.
Di lui che piange e mi strazia il cuore perchè in famiglia, non lo capiscono e soprattutto del nostro fare l'amore che ogni volta è bellissimo e finisce sempre con le sue lacrime e i suoi tremori e con lui che mi dice che un piacere così intenso non lo ha mai provato in vita sua.
Ed io che ogni tanto dico la frase che quando possiamo uscire a cena insieme a lui lo fa ridere sempre oppure dopo che sono riuscito a fare l'amore con lui nel letto dove lo faceva con sua moglie: lo guardo e gli dico "Carmelo... e chi lo avrebbe mai detto?" e lui ride come un bimbo e mi bacia. Lo amo alla follia.
Questo racconto di Freddy76