ORSI ITALIANI


Le recensioni di Emilio Campanella

Settembre 2009


OPEN 12 - PADOVA/FERRARA


Per il dodicesimo anno consecutivo, tenacemente, l'ottima organizzazione Arte Communication - che si occupa da anni di padiglioni decentrati della Biennale con competenza ed affidandosi a collaboratori, qualificati, cortesi e disponibili ad ogni richiesta di delucidazione sulle opere esposte - ha organizzato la mostra di sculture ed installazioni in spazi urbani ed all'interno di Hotel dell'isola del Lido, come anche in quella grandemente suggestiva di S.Servolo.
La manifestazione, che consta complessivamente di quarantacinque opere, e' stata insignita, per questa edizione, della Targa del Presidente della Repubblica, e non a caso, data la notevolissima scelta qualitativa, maggiore dell'abituale, e forse, anche a premiare la tenacia di un appuntamento artistico che da sempre deve lottare contro il vandalismo piu' becero e vigliacco.
Il percorso del Lido si inizia sul Piazzale S.Maria  Elisabetta, all'arrivo dei battelli, con POPAT, di Nataraj Sharma, un simpaticissimo, gigantesco pappagallo verde.
Si puo' prendere l'autobus per alcune fermate, o percorrere il piacevole e pettegolo Gran Viale, ed in fondo, sulla destra, nel giardino dell'Hotel des Bains: un gregge di pecore blu in stile Klein, PECORE BLU: un gregge di pace, dei tedeschi Reetz e Bonk; di fronte, verso il mare: BAGAGLIO BLACK di Stefano Bombardieri.
Poi, imboccato Viale Marconi una bella sequenza ravvicinata di opere ed installazioni nelle aiuole sotto gli alberi del lungomare, di cui ricordo specialmente STELE CON TEMPIO di Girolamo Ciulla, COME IMPERTURBABILI DEI di Ugo Riva, SGUARDI OLTRE di Marco Cornini, REALE ESISTENZA di Enrico Benetta, TOTEM 'I MURI' di Cosimo Andrisano, e LA COSCIENZA DELL'IO  di Andrea Ciampini, un sorprendente pinocchio danzante in legno, si direbbe, reinventato partendo dalla fantasia della natura.
Altre opere importanti, ancora all'Hotel des Bains  ed all'Hotel Excelsior. Per raggiungere S.Servolo si prende il battello n.20 a S.Zaccaria e si scende all'imbarcadero per godersi la vista, l'isola, gli edifici restaurati e le tredici opere della sezione qui esposta in un'ambientazione che dire suggestiva e' poco. Un agile de'pliant e' valido aiuto nella visita, e per chi volesse e' stato pubblicato un bel catalogo da Bellati Editore.
Le opere rimarranno esposte sino al quattro ottobre.

emilio campanella

A due anni abbondanti di distanza dall'importante esposizione dedicata a Giorgio De Chirico, la Fondazione Bano presenta a Palazzo Zabarella a Padova: Telemaco Signorini e la pittura in Europa, sino al 31 Gennaio 2010.
Sono presenti centoventisei opere, alcune di autori coevi, ma la maggior parte del dedicatario della mostra, divise in dodici sezioni.
Il percorso si inizia con una scelta di vedute del padre, Giovanni Signorini, e poi continua con una sezione riferita ad altri artisti che condivisero la medesima ricerca pittorica di Telemaco (due le presenze di Courbet); successivamente le esperienze  vicine alla scuola di Barbizon, e poi una ricerca sempre piu' personale sino a raggiungere il suo inconfondibile stile che lo porto' ad un grandissimo, meritato successo.
La mostra e' molto precisa nell'esplicare un percorso professionale esemplare anche grazie ad una scelta quantitativa e qualitativa notevole.
Cito L' ALZAIA del 1864 (collezione privata) per lo straordinario impianto orizzontale, e l'ardita concezione spaziale fra primissimo piano e campo lungo fotografico; MATTINO DI PRIMAVERA, Il muro bianco del 1866 ca. dell'Istituto Matteucci di Viareggio, la coraggiosa concezione spaziale, anche in questo caso, fortemente orizzontale, in un'immagine rurale tagliata nettamente dal muro che crea due registri narrativi: fra noi ed i cavalli, ed oltre il muro stesso, la casa che lo supera, ed attraverso la porta, cio' che s'intravvede dell' aja, e cio' che possiamo immaginare; da ultimo LA TOILETTE DEL MATTINO 1898 ca. (collezione privata) per il suo legame con Visconti che vi si era ispirato per un episodio di SENSO.
Catalogo Marsilio piuttosto accurato, per questo colto viaggiatore macchiaiolo. Ad un giorno di distanza dalla mostra padovana di cui sopra, si e' inaugurata una esposizione che ha un forte legame con Palazzo Zabarella, infatti il ferrarese Palazzo dei Diamanti propone una gloria locale (gia' celebrata nello stesso luogo padovano nel 2005, si, insomma, a Padova si amano molto gli artisti ferraresi, si direbbe!) sino al 10 Gennaio 2010, con la mostra: Boldini nella Parigi degli Impressionisti, cercando di scandagliare un periodo meno noto dell'artista.
La mostra sara' poi a Williamstown, allo Sterling and Francine Clark Art Institute dal 14 Febbraio al 25 Aprile 2010.
Un buon numero di tele proviene dal locale Museo Giovanni Boldini, ed il percorso espositivo mette in luce un Boldini anche 'macchiaiolo', un Boldini paesaggista, sino a quello piu' noto, mondano e celebrato. Catalogo Ferrara Arte

emilio campanella

ORSI ITALIANI