ORSI ITALIANI
Le recensioni di Emilio Campanella
Gennaio - Febbraio 2013
IL SERVITORE DI DUE PADRONI
La Fondazione Bano di Padova, ha presentato la sua mostra annuale il 18 Gennaio a Palazzo Zabarella dove dal 19 Gennaio al 26 Maggio, sara' possibile visitare l'ampia retrospettiva dedicata a Giuseppe De Nittis, importante esponente italiano, di respiro inequivocabilmente europeo, della pittura del secondo ottcento. Definito piu' francese dei francesi, stimato da Edmond de Goncourt - che, come si sa, non era affatto tenero - come lui ed altre personalita' dell'epoca, fu testimone ed attento interprete della societa' in cui viveva. Stimatissimo, imitatissimo, falsificatissimo visse una parabola breve e folgorante della durata di soli trentotto anni! La manifestazione padovana, curata da Emanuela Angiuli e Fernando Mazzocca si distacca da quella del 2010/2011, tenutasi al parigino Petit Palais, che aveva privilegiato un approccio tematico al lavoro dell'artista, mentre nel caso presente si e' scelto un lavoro di criterio cronologico; infatti le prime sale del piano terra presentano i lavori di ambientazione italiana, e pugliese e campana: i luoghi della prima giovinezza, gli studi di paesaggio, i caratteri ed i volti contadini , l'attenzione alla vita dei meno fortunati come era stato lui. La collaborazione con la Pinacoteca 'Giuseppe De Nittis' del Comune di Barletta ha permesso di poter esporre un'ampia scelta di opere, delle oltre centoventi visibili. Il piano nobile allestito con grande cura, anche piu' di quello inferiore, se possibile, prosegue la vicenda umana ed artistica del pittore ed il suo lavoro parigino: i volti, i modi, i vizi, i vezzi della societa' con i suoi riti e le sue sontuose eleganze: dame e cavalieri al Bois de Boulogne, Carrozze ed abiti sontuosi, salotti, decolletÈes e luci soffuse. Non manca nulla di una pittura alla moda, ma non solo questo: c'e' una profonda attenzione alla luce, negli esterni, alla natura che circonda le figure ritratte. Molto spesso eleganti figure femminili al centro e sullo sfondo dei parchi, dei fiumi, dei laghi delineati con grande espressivita'. A meta' percorso, soggiorno londinese, una saletta dedicata a Giovanni Corcos ed a tre suoi ritratti famminili 'falsificati' sul mercato coprendo la sua firma e sostituendovi quella spuria di De Nittis. Un breve incisivo capitolo per dare un'idea di un mercato falsario ribollente intorno al pittore di Barletta. Restauri successivi hanno restituito le tele al loro autore. E poi inizia la straordinaria avventura londinese dove il 'nostro' s'innamora anche della capitale inglese di cui sono esposti paesaggi urbani veramente mozzafiato. L'accurato catalogo (ancora una volta) pubblicato da Marsilio segue il percorso e lo puntualizza di schede esaustive. Citero' solo tre tele che mi hanno colpito profondamente: PASSA IL TRENO del 1878/79 da Barletta in cui la vaporosa scia di vapore che percorre in diagonale, il paesaggio ci avverte del passaggio del convoglio; lo struggente PRANZO A POSILLIPO del 1979, dalla Galleria d'Arte Moderna di Milano; WESTMINSTER, Collezione privata 1878, che fa molto pensare a certe ricerche sulla luce di altri contemporanei intorno alla luce, che gli valse la scomoda etichetta di 'impressionista italiano'. Da ultimo, una quarta, massÏi'! COLAZIONE IN GIARDINO da Barletta, del 1883/84 una calma scena famigliare da cui lui gia' si assenta, quasi presago, per dipingere. Pittore uscito di scena troppo presto fu riscoperto dalle Biennali del 1901, 1914, 1928.
emilio campanella
Dal 1 Febbraio al 15 Maggio, a Venezia, alla CASA DEI TRE OCI, la nuova esposizione di questo spazio che sta, a buon diritto, assumendo il ruolo di centro espositivo dell'arte fotografica, della citta': GIANNI BERENGO GARDIN, Storie di un fotografo. E ne ha ben da raccontare, questo maestro dalla lunga carriera e dai molti viaggi! Sui tre piani sono ordinati, in differenti sezioni, centotrenta scatti scelti oculatamente, ma in una saletta un po' segreta e dalla luce discreta, si possono vedere anche le sue macchine, e le numerosissime pubblicazioni che lo riguardano! Molto ampia la scelta che concerne Venezia, con immagini notissime, ed altre interessantissime, e meno frequentate:VENEZIA, ACQUA ALTA A S.MARCO, 1960 , e l'altra, sempre del 1960: IN VAPORETTO vero manifesto spazialista in fotografia, con quell'intersecarsi e sovrapporsi di piani riflessi, di immagini scomposte e giustapposte... un po' cio' che si ritrova, come riproposto in: PARIGI, LE BEAUBOURG, 1981, ampia immagine sezionata da una griglia, in cui si colgono molti dei temi della sua fotografia: lo sguardo sulla gente, i grandi spazi pullulanti di figure minuscole, la coppia che si bacia. Al bacio e' dedicata un'intera sezione anche molto divertente, di quella scelgo: VENEZIA, PIAZZA S.MARCO. 1959, con la coppia sotto la fuga di archi delle Procuratie Nuove, immagine scelta come copertina del bel catalogo Marsilio. Il dato umano e' sempre presente, e la vita quotidiana nei suoi momenti anche divertenti, assurdi, curiosi, simpatici, come TARANTO 1993, per una visione insolita di una processione! Spesso il lavoro e' al centro della sua attenzione, anche in maniera molto curiosa: ALBERTO ALESSI, ACHILLE CASTIGLIONI, ENZO MARI, ALBERTO ROSSI, ALESSANDRO MENDINI, MILANO 1989... tutti in tuta blu! Non manca una sintetica, incisiva scelta sulla situazione manicomiale pre basagliana che ci ricorda come gli orrori che vediamo non sono affatto finiti!
E' apprezzabile l'alternanza tematica scelta dai curatori, che molto spesso, specie nelle immagini degli anni sessanta, ci riportano alla nostra migliore stagione cinematografica! Concludo con una bella scelta di immagini del Caffe' Florian, e da ultimo: VENEZIA, 1960, interno di palazzo con invitati in abito da sera, e subito sopra. VENEZIA CONTESTAZIONE DELLA BIENNALE, 1968 con il celerino che corre in piazza S.Marco, immagine dinamicissima, di contrasto con la fissita' di quella appena descritta! Ma la grande simpatica ironia e' data da SIENA 1972; un monaco si allontana oltre un arco, un altro accanto, ci si fa incontro, sotto l'arco adiacente, solo che il secondo e' dipinto!
UN INTELLETTUALE ANTICO DA PADOVA A VENEZIA
SUGGESTIONI DIFFERENTI
CASA D'ARTE
VENTESIMO SECOLO A FORLI'