HYPERBEAR

Uno spunto per introdurre la nuova icona dei gay e degli orsi

 

Ciao Orsi

Spero che stiate bene mentre leggete questo nuovo delirio del vostro DJ kiwi che vi scrive dalla bearhouse, la versione triestina-ursina-gaya del mitico warehouse! Io sto bene, i miei 100 kg non ne vogliono sapere di diminuire, ed è un bene, e mentre scrivo mi ascolto Storm, gran brano techno che al momento sta spopolando e che - se andaste di più a ballare, cari begli orsi - farebbe muovere in modo sexy e molto arrapante i vostri stupendi corpi. A proposito, chissà che aspetto avete...magari siete sul posto di lavoro, vestiti di tutto punto con la camicia stirata e ben tesa sulla vostra enorme pancia, il meraviglioso sedere posato magnificamente su una morbida sedia, le gambe leggermente allargate; oppure siete in casa vostra, seminudi, addosso e sotto la pancia dei pantaloncini corti leggeri che lasciano intravedere settime, ottave e none meraviglie. Io sono "vestito" per l'appunto così, del resto alla bearhouse fa caldo, non serve a niente aprire le finestre, nonostante sia settembre ben avviato.

Di che volevo parlarvi? Non di Orsi, o meglio, di orsi ma non in modo diretto. Voglio parlarvi di donne, o meglio, di una donna, una donna orso. No, non io, sciocchi che siete! (parlo a voi due, C&G) ... bensì la nuova, grande icona dei gay per quel che riguarda la musica: l'islandese Bjork Gudrnundsdottir, ex Sugarcubes e da alcuni anni solista di successo e davvero una delle più grandi interpreti degli anni novanta. Probabilmente la gran parte di voi sa già di chi sto parlando, non a tutti piacerà ma sicuramente ogni orso(mane) avrà notato almeno il suo ultimo video, Hunter. Ma di questo parlerò fra un po', prima vediamo come e perché Bjork è potuta divenire un'icona dei gay; analizziamo in breve la sua immagine, i suoi video, e la presenza di orsi nel "suo" immaginario. Tralascerò di elogiare i suoi moltissimi meriti musicali, di parlare dei suoi testi e del suo talento. Non includerò, inoltre, alcuna discografia (però dico che se tra voi c'è qualcuno che possiede ed è disposto a vendermi il 12" promo di Hyperballad con i remix di Morales e Tod Terry, MI FACCIA UN FISCHIO !)

Bjork piace molto ai gay. Lo so perché mi è capitato di sentir molto parlare di lei mentre ero in compagnia di orsi, oppure in discoteca, o sul prato col cestino della merenda pieno di barattoli di miele a Pasquetta. Ho attaccato discorso con un fascino vittima in disco davanti alla console perché ambedue ammiravamo il 1O" promo con i remix degli Underworld di Human Behaviour (cerco anche questo dico, perciò non esitate e FATEMI UN FISCHIO ! ).

Perfino le cule più pop hanno cantato almeno una volta il refrain di Big Time sensuality, o si sono sentite svampite e rapite dal pensiero del loro amore mentre cucinavano un uovo all'occhio come Bjork in Venus As a Boy. Non so spiegare il perché di un tale successo, probabilmente ogni gay che ama Bjork la ama per motivi molto personali, ed in questo Bjork non è differente da nessun'altra icona. Credo tuttavia che si possano tracciare delle linee generali, dei motivi comuni a molti gay per amare la piccola islandese: piace la voce perfetta per cantare in playback o per devastarsi l'ugola nel tentativo di imitarla. (piacere che i melomani conoscono bene, e che Wayne Koestenbaum trova molto erotico ed affine a quello dato dalla fellatio); piacciono le urla passionali, gorgheggi di disperazione o felicità; piacciono i testi poetici, talvolta allusivi, sempre evocativi e intimistici; piace l'aria di libertà che pervade Bjork, piacciono la sua faccia bambinesca e plasmabile e il look trasformista, sbarazzino e gioioso. Chissà quanti di voi orsoni avrebbero voluto imperlarsi gli occhi come la Bjork di Debut, o ballare sfrenatamente come lei in It's Oh So Quiet? Infine, come per molte altre icone, piace l'originalità. Bjork diventa foresta, disegno animato, cammina sulle pareti, danza sui camion, corre in un videogame e si sfracella senza che arrivi il game-over, vola, sprofonda nell'acqua come Ophelia, si trasforma in orso.

L'orso, e il suo habitat naturale, la foresta, sono due motivi ricorrenti nei clip e sulle copertine dei dischi di Bjork. Siano essi ricreati al computer, veri o fatti di pezza. In Human Behaviour, Bjork è inseguita da un orso di pezza molto panciuto (un suo alter ego, se interpreto bene il clip); il tutto avviene in una foresta di cartapesta molto camp con un'unica casa di legno (un fac-simile molto chic delle baite nelle quali certi fichissimi montanari americani un po' tamarri si fanno fotografare).

Sulle copertine ai "Army for me" campeggia un'astrobjork volante tra tanti bianchissimi orsi bianchi, e lo stesso orso astrale compare su un adesivo attaccato alla confezione non digipac di Post. Non so se in Islanda ci siano gli orsi, e non voglio fare come una donna un po' squilibrata di un libro di Mika Waltari che vedeva la Finlandia invasa dagli orsi bianchi; certo però che nel mondo di Bjork sono molto presenti. E lei li ama, come ama tutti gli animali (anni fa dichiara di voler morire divorata da una tigre).Tuttavia mi sembra di poter dire che prediliga gli orsi: infatti, nel suo ultimo video, Hunter, la nostra compie e una vera e propria metamorfosi, e muta il suo aspetto proprio in quello di un orso. A proposito, lo sapete che questo brano incluso nella colonna sonora del film tratto da X-Files, la serie tv tanto amata dai gay (ma non da me)? Che dicevamo prima, a proposito dl Bjork icona gay?

Per concludere, una nota dolente. Tanti gli orsi, per Bjork. Ma animali ! E gli uomini dove sono, cara islandesina? A giudicare dai suoi flirt, le piacciono i tipi un po' anoressici, e non ho memoria di bellissimi uomini panciuti, ben torniti e pelosi nei suoi video. Vabbe', accontentiamoci. Chissà che non nasca l'amore tra due omoni barbuti che si trovino in pista a ballare Hyperballad, o nello stesso negozio ad acquistare una copia di Homogenic, o molto vicini mentre ascoltano Joga? L'amore colpisce ovunque, inaspettatamente e chissà che Bjork non sia uno dei suoi cupido. Se poi volete dargli una spintarella, potete vedere le mie foto sullo stesso sito degli ORSI. Se siete omaccioni pelosi e barbuti e vi piaccio, FATEMI UN FISCHIO!

Un caro saluto dal vostro DJ Kiwi

NOTA

Il singolo di Hunter è pubblicato su Mother records in due versioni, con la medesima copertina (un orso), ma con differenti remix. Vi ricordo il sito internet di Bjork (www.bjork.co.uk/bjork ) e gli indirizzi di Me company, che cura i video e la grafica ( meco@demon.co.uk e www.mecocompany.com ). Desidero ringraziare Eliseo per l'aiuto tecnico senza il quale questo intervento non sarebbe mai stato battuto a macchina. Mando un saluto ad Emilio Campanella, cui dedico questo articolo.

 

 


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