ORSI ITALIANI MAGAZINE




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Benvenuto in Paradiso

Un racconto di Danny


I racconti pubblicati possono contenere descrizioni di sesso non sicuro: ricordate, sono opera di fantasia! Nella vita reale praticate sempre il Sesso Sicuro usando il preservativo.

The stories published in this section may contain descriptions of unsafe sex: remember, it's fiction! In real life always practice Safe Sex by using condoms.


Il periodo delle ferie e' per me una bellissima occasione per visitare la nostra bella Europa. Ogni anno scegliamo un Paese che poi giriamo in lungo e in largo (chiaramente non tutto in un unico viaggio).

Quest'anno tocca alla Germania e vogliamo seguire un po' il percorso del Reno a partire da dove nasce. In effetti la prima tappa e' in Svizzera per poi proseguire. Per pernottare poi non ci sono problemi. Solitamente si trova subito qualche albergo, bed & breakfast o altro e anche a prezzi molto buoni.

Siamo a pochi km da Karlsruhe e decidiamo di visitare una bellissima abbazia di monaci che si trova in cima a una collina che sovrasta tutta la zona. Il panorama e' mozzafiato. Qualcuno pensa che sarebbe bello alloggiare almeno per un paio di notti e chiedo cosi' a Padre Franz se ospitano pellegrini e turisti. Entusiasta e ostentando il suo italiano studiato durante gli anni del noviziato, Padre Franz mi dice di si',  sicuro che ci saremmo trovati molto bene. La struttura consta di 2 camere singole e 2 doppie tutte con bagno e doccia.

Il convento offre pure la prima colazione e la cena. I costi sono molto bassi e quindi decidiamo di passare la notte e portiamo tutti i bagagli in camera. Marco e Luca sono nella doppia, io mi metto nella singola, una camera davvero molto ampia con ogni tipo di comfort, persino una TV Satellitare di ultima generazione.

La sera ceniamo in convento. Sono circa una quindicina di frati, tutti davvero simpatici e molto disponibili con noi. Ci consigliano pure gli itinerari piu' suggestivi e imperdibili. A cena ho l'occasione di conoscerli tutti. Devo ammettere che alcuni non sono affatto male, oltre che per la simpatia ma anche e soprattutto per il fisico. Il mio sguardo si ferma in particolare su Padre Nickolaus, bavarese di origine, con un bellissimo e curato pizzetto bianco che circonda un sorriso davvero accattivante. Padre Nickolaus e' tra i piu' anziani del convento anche se la sua e' stata una vocazione tardiva: entrato all'eta' di 45 anni, opera nell'ordine da circa 13 anni.

Padre Nickolaus la classica stazza del fraticello, basso di statura e panciuto e con la testa quasi completamente calva.

A fine serata cerco di attaccare bottone con lui, con la lingua tedesca non ho mai fatto fatica per cui riusciamo senza problemi a parlare di diversi argomenti. In passato Padre Nikolaus ha svolto vari lavori tra cui e' stato anche autista di TIR per una nota compagnia di autotrasporti tedesca.

Molto divertito mi racconta molte avventure di quel periodo e con mio grande stupore mi parla pure di molte scappatelle con alcuni colleghi nelle piazzole delle autostrade, giusto per rompere la solitudine in cui erano costretti durante i viaggi.

Gli ribadisco la mia incredulita' e lui mi assicura che e' tutto vero e che poi comunque ha ritrovato la retta via tanto e' vero che ora ha preferito una vita completamente diversa. Mi sorride e noto che comunque mi guarda con occhi interessati. Certi sguardi li riconosco a cento km di distanza.

Verso le 22:30 decidiamo di coricarci. Ognuno si ritira nel proprio alloggio. Dopo una doccia veloce mi sdraio e mi metto a sfogliare la guida per studiare un bell'itinerario e le cose da vedere. A un certo punto sento bussare e una voce fievole mi chiede se sto dormendo. Apro e vedo Padre Nickolaus che mi chiede di entrare.

Sono sorpreso anche se in cuor mio spero che la sua non sia proprio una visita di cortesia... Mi fa cenno di chiudere la porta e si siede sul mio letto. A bassa voce mi confessa che appena mi ha visto dentro lui e' scattato qualcosa che pensava aver rimosso.

Il mio aspetto ursino ha risvegliato in lui gli istinti maschi che da molti anni aveva represso. Senza aggiungere altro si avvicina alla mia bocca e mi bacia come se fossi stato l'ultimo uomo sulla faccia della terra.

E' una sensazione piacevolissima. Non sono mai stato baciato da un Frate ma devo dire che questa situazione del tutto nuova e insolita mi sta provocando una vera emozione.

Sentire la sua lingua dentro la mia bocca e i suoi baffi morbidi e virili sulle mie labbra mi danno una carica inimmaginabile. Mi lascio subito andare e le nostre lingue fanno subito conoscenza.

Nickolaus mi abbraccia forte e mi stringe a se. Mi dice che il calore di un uomo lo fa stare bene, in pace con tutti.

Per un attimo ci stacchiamo, ci guardiamo dritti negli occhi. I miei cercano un'ulteriore conferma nei suoi che brillano dal desiderio di avermi, di fare l'amore. Lentamente si toglie il saio. Resto veramente senza fiato... fossero tutti cosi i frati entrerei di corsa anche io in convento e mi ritireri a vita claustrale.

Nikolaus e' bellissimo, un corpo perfetto per i miei gusti. Ha due villosissimi pettorali che sembrano scolpiti nel marmo. I peli ricciolini e folti nascondono a malapena i 2 invitanti capezzoli.Una riga piu' marcata di peli divide perfettamente la parte destra da quella sinistra e si fondo piu' in basso in una lussureggiante foresta che copre una pancia davvero di tutto rispetto.

E' molto grossa ma nello stesso tempo scolpita perfettamente. Piu' sotto c'e' veramente da perderci la testa. E gia' il mio bel fraticello poggia su due possenti cosce da ciclista professionista e in mezzo un bellissimo arnese gia' semi in tiro di dimensioni veramente ragguardevoli. Mio Dio, oltre a essere molto lungo e' davvero grosso. E l'erezione evidenzia ancora di piu' questa sua dote naturale.

Lo accarezzo partendo da petto e scivolo giu' per tutto il corpo. Mi soffermo sulle sue palle davvero molto grosse, sembrano esplodere da un momento all'altro. Mi inchino e a fatica riesco a prendeglielo in bocca. La cappella quasi non mi entra e anzi quando comincia a spingere ho la sensazione di soffocamento. Non ho mai visto nulla di piu' imponente.

Delicatamente mi prende la testa e la spinge per farmi entrare tutta la sua asta. Ho dei piccoli conati di vomito dovuti alla grandezza del suo cazzo ma poi mi abituo. Lecco e succhio avidamente ogni sua parte, sento ogni tanto il suo cazzo che si contrae dal piacere. Affondo la mia bocca e cerco di smorzare i miei animi bollenti. Chiudo le labbra e scorro tutta l'asta dal basso verso l'alto, ripasso la cappella gia' bagnata dai sui liquidi prespermatici e riparto a leccare.

Sento i suoi gemiti di approvazione, ogni tabto caccia qualche urlo soffocato per non rischiare di farsi sentire. Sento la sua asta pulsare e la sua cappella ingrossarsi che sembra per esplodere. Di colpo penso che stia per godere e allora chiudo velocemente la bocca imprigionando quel bel cazzone nella mia bocca.

Non gli do modo di sfogarsi cosi presto...

Sfilo l'uccellone delicatamente e subito Nikolaus si mette a pecorina mostrandomi tutto il suo culo peloso e muscoloso.

Non resisto, lo accarezzo, lo tocco, lo palpo, lo sculaccio la consistenza. E' di acciaio. Gli do un paio di sculacciate e provo cosi la consistenza. Senza che me lo faccia dire incomincio a leccargli quel bellissimo sedere. Ha un gusto molto gradevole, ha il sapore di vero maschio. Dalla parte piu' esterna comincio dei movimenti rotatori fino ad arrivare al buchetto tanto ambito.

E veramente nascosto bene da una folta peluria nera ma non puo' certo sfuggirmi. Ci infilo la lingua e poi la estraggo velocemente per poi infilarla di nuovo ancora piu' in profondita'.

Sento i suoi umori anali colare dal buchetto ormai ben dilatato dai colpi della mia lingua. Hanno un gusto e un sapore veramente squisito, mi infoiano ancora di piu'.

Vorrei che non smettesse mai di brodare queste effluvi.

Lo bacio di nuovo, gli faccio provare i suoi umori schizzati sui miei baffi. Me li lecca e anche lui si accorge di quanto siano buoni i suoi succhi. Lo invito a ridarmi il suo culo e questa volta voglio che mi inondi ancora di piu'.

Lo penetro con uno, due, fino a quattro dita. Padre Nickolaus e' ormai dilatatissimo, il suo buco sembra una voragine senza fondo. Appoggio il mio uccello al suo cratere e con un colpo secco lo impalo completamente. Il Frate sembra in un vortice impazzito, mi chiede con insistenza di spingere di piu' la mia nerchia. Mi incita a sculacciarlo a ogni colpo che affondo.

Estraggo completamente il mio cazzo lasciando il suo culo come un colabrodo. Il suo bico broda come mai aveva fatto e raccolgo tutto i suoi effluvi nella mia bocca per poi passarli nella sua, per fargli assaggiare i sapori del suo piacere.

Riaffondo il mio palo, lo vuole ancora tutto, desidera che non mi fermi nemmeno per un istante. Sento che sto per scoppiare.

Lui stringe lo sfintere per accelerare la mia sborrata, si contrae velocemente, spingo come un dannato e finalmente gli sborro nell'intestino un fiume di panna.

Si dimena velocemente, sculetta e cerca di trannere nelle sue viscere quanta piu' sborra possibile. Ansima, e' completamente sudato, e' esausto ma improvvisamente si alza e mi mette nella sua stessa posizione.

- 'Ora ti faro' provare il paradiso', mi grida ancora infoiato per il cazzone ricevuto.

Non vedo l'ora di provare quella mazza da baseball. Padre Nikolaus ha un cazzo veramente fuori misura con dimensioni straordinarie. Anche le palle non sono da meno.

Sembrano le palle di un toro prima di essere portato alla monta, vogliose di scaricare tutta la propria virilita'.

Improvvisamente sento squarciarmi completamente in due. Penso di svenire dal dolore e caccio un urlo lancinante che prontamente mi viene soffocato da Nikolaus con il cuscino.

Nonostante il mio buco fosse gia' ben allenato da tempo fatico veramente molto a tenere un simile arnese. Ho persino delle perdite di sangue, cosa che non succedeva da anni.

Poco a poco il dolore si affievolisce, sentire questo tremendo trapano che entra e esce di continuo dal mio ano mi fa godere come non mi era mai capitato.

A ogni colpo sento le mani di Frate Nikolaus che mi stringono i capezzoli sempre piu'. Ci sa fare e come se ci sa fare !!! Si capisce benissimo l'esperienza maturata con altri camionisti.

Certe cose poi anche a distanza di anni non te le scordi piu'. Finalmente dopo mezz'ora di stantuffamento selvaggio sento la sua sborra farmi il pieno.

Mi sento davvero un porcello farcito della panna piu' golosa. Dopo circa mezzo minuto lo estrae dal mio culo e mi fa aprire la bocca per farmi assaporare il suo concentrato. Non ho mai visto nessuno venire cosi tanto. Di solito ho la mia razione di panna o in bocca o in culo ma questa volta sono stato accontentato completamente.

Ci distendiamo esausti sul mio letto. Il rintocco delle campane ci avvisano che abbiamo fatto veramente tardi.

Frate Nikolaus mi da un bacio sulla guancia, si ricompone e se ne ritorna soddisfatto nella sua cella.

Il giorno dopo trovo un biglietto nella tasca dei miei pantaloni: e' di Frate Nikolaus e dice 'Benvenuto in Paradiso'


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