ORSI ITALIANI MAGAZINE




ATTENZIONE / NOTICE

Questa pagina contiene immagini di nudo maschile e testo a contenuto omoerotico: e' pertanto riservata a persone maggiorenni

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Il barbiere nubiano

Un racconto di Orsardoi


I racconti pubblicati possono contenere descrizioni di sesso non sicuro: ricordate, sono opera di fantasia! Nella vita reale praticate sempre il Sesso Sicuro usando il preservativo.

The stories published in this section may contain descriptions of unsafe sex: remember, it's fiction! In real life always practice Safe Sex by using condoms.


Al bar, quasi ogni sera, prendo l'aperitivo con un egiziano: E' in Italia da diversi anni e lavora in un Ke-bab qui vicino; è molto simpatico e scherziamo sempre tra di noi, anche perché sa che sono stato 16 volte nel suo paese e questo per lui è importante: "Allora ti piace proprio l'Egitto!"

Ed io, sornione: "molto e molto anche gli egiziani che sono un popolo sano, intelligente e anche bello."

"Ma tu ci vai per le antichità o per gli uomini?"

"Per tutte e due le cose!"

Il suo sguardo è sornione, ma il suo sorriso continua... "lo sai che poco fuori Milano c'è un paese dove risiedono molti miei connazionali che hanno aperto dei ke-bab, delle pizzerie, e altri negozi?"

Il mio pensiero corre subito a Mario e alla sua debolezza per i negzi di barbiere condotti da Arabi: "Ci sono anche barbieri?"

"Certo, anzi uno è di mio cugino, un bravo ragazzo molto abile. Vuoi che ti dia l'indirizzo?"

"Grazie" Così, con una scrittura elefantiaca, verga su un menù del locale il paese e l'indirizzo e, poi, il nome del cugino (Kerma) e, in arabo, qualcosa che non comprendo.

Prima di andarci vorrei avvertire Mario... ma, forse, è meglio che controlli prima!

Così vado in avanscoperta: il paese è poco fuori Milano, nel parco agricolo Sud: lo si raggiunge in una mezzoretta.

I negozi son tutti uno accanto all'altro in una piazzetta dietro la chiesa e, davanti a quello del barbiere, ci sono 2 trattori e una jeep: si vede che, a quest'ora, i contadini terminano e vanno a farsi belli. Son circa le 18 e il salone è tutto pieno: due seduti in poltrona, sono serviti contemporaneamente, altri due leggono le solite riviste: si stringono un po' per farmi posto, così contro la gamba ho un tronco di coscia che si appoggia a me, come se niente fosse!

Guardandolo di sottecchi mi meraviglio della bellezza di questo uomo: sui 40, abbastanza biondo e scarmigliato, dalla cannottiera sortisce un cespuglio di ricci neri che contrastano con i peli biondi che gli decorano gli avambracci. Sentendosi guardato, si gira verso di me e mi sorride: "Non sei di qui, tu! Come mai vieni a farti fare fuori Milano?"

"Suo cugino mi ha detto che è molto bravo!

"Sì, ma bisogna sempre far la fila: meno male che è molto simpatico e, poi, l'altro suo cugino, quando finisce al self service, viene ad aiutarlo... ma si fa sempre notte!"

"Notte ???"

"Eh, vedrai, questi due li finisce fra mezz'ora, io e Aldo, il mio amico, finiremo alle 8 e tu, se ti va bene, finirai verso le 21!"

Finalmente arriva l'aiuto: veramente è un aiutone il cugino che entra, saluta tutti e si toglie il grembiulino che copriva un torace da lottatore e resta in bermude molto aderenti: un bellissimo pacco tende la stoffa davanti e fa in modo che i glutei siano ben in mostra. Al contrario del cugino e di quello che avevo conosciuto al bar, questi è della Nubia e il colore della sua pelle vira verso il blu, capelli cortissimi e ricci di un nero profondo e due pale al posto delle mani: chissà come farà a lavorare sulla testa dei clienti?

Va subito nel retro, per tornare, poi, con un vassoio di bicchieri tintinnanti: "il thè per tutti!" E offre ai presenti il famoso the alla menta, tipico dell'Egitto. Tutti gradiscono, compreso Kerma che ringrazia presentandolo: "questo è mio cugino Harkhuf, ma chiamatelo pure Arturo!"

E 'Arturo' comincia a lavorare: massaggia delicatamente il viso di uno dei due in poltrona, poi con il pennello lo riempie di schiuma. Preso il rasoio comincia a raderlo con sicurezza e leggerezza. Quello su cui opera, ogni tanto emette qualche mugolio di piacere e scopro che, da sotto il grande asciugamano, una mano curiosa accarezza il promontorio del nubiano, che sembra non disdegnar le carezze e gli si spinge contro. Mi meraviglio che lo faccia davanti a tutti, specie a noi tre seduti. Ma vedo che il mio vicino gli sorride, mentre l'altro non perde di vista. neppure per un momento, le manovre dei due! Ma dove son finito? che ci stiano tutti qui dentro?

Nel frattempo Kerma ha finito, toglie l'asciugamano e scopro che il tipo che aveva rapato e a cui aveva aggiustato la barba è il prete, che lo ringrazia, saluta tutti e se ne va.

Quando il parroco è uscito, Kerma ordina al cugino di abbassare la saracinesca: "ormai è ora di chiusura e se arriva ancora qualcuno busserà!" Arturo esegue e noi tre ci guardiamo e sorridiamo.

Ora Kerma si rivolge ad Ambrogio e gli fa cenno: lui docile si va a sedere e subito lo avvolge con l'asciugamano. poi presa la macchinetta comincia a rasarlo da una basetta in su: gli percorre tutto il capo e, mentre i riccioli tagliati cadono a terra, lui fischietta e gli rade tutto il cuio capelluto: sembra d'essere in campagna quando si falcia l'erba e si vedono le striscie tagliate in mezzo all'erba alta!

Pochi minuti ed è bello rapato. Ora il barbiere gli toglie la cannottiera e comincia a tosare il meraviglioso vello che ha sul petto: lo rade tutto e, poi, gli abbassa un po' i pantaloni per tagliare anche i peli che si addensano attorno all'ombelico.

Poi abbassa la poltrona ed Ambrogio si trova in posizione quasi orizzontale; gli si porta davanti e gli sfila pantaloni e mutande: dopo una pacca sul pene, che è già diventato duro, prende la vaschetta del sapone, ci agita dentro il pennello, poi spennella il ventre, il pube e le palle di Ambrogio: che gode di questo trattamento e felice si assesta bene in poltrona sospirando. Preso il rasoio Kerma, con mosse sicure, lo rade bene davanti, poi gli solleva le gambe sulle proprie spalle e lo spennella sul perineo e intorno al buco. La rasatura continua e noi avventori, eccitatissimi, continuaiamo a rimirare l'azione. Ora gli chiede di mettersi in ginocchio sul sedile e appoggiare il corpo allo schienale: cosa che gli permette di rasar bene anche quei due bei meloni robusti. Ma qui, il barbiere rallenta un po' il proprio lavoro, poiché comincia a giocare con il buco. Quando sente che è tutto un fremito, dà uno schiaffo su una natica, si slaccia i pantaloni e in un colpo solo lo penetra. E' una visione molto eccitante e e vedere lo stantuffo nero che sparisce tra le candide chiappe ci manda tutti in tilt! Mi alzo e mi metto dietro al barbiere, accarrezzo le sue natiche e, visto che questi non dice niente, comincio a giocare con un muscoletto nero/viola che subito si mette a vibrare. Lo reputo un invito e subito lo riempio con la mia voglia. Ogni volta che mi immergo in lui sento che lui entra in profondità in Ambrogio: che bello! mi sembra di chiavarne due alla volta!

In tutto il locale si percepisce un aria di sesso e tutti hanno voglia di porcate: per primo è Arturo che comincia a leccarmi il culo. Poi, quello che finora l'aveva pastrugnato, va davanti ad Ambrogio e si fa spompinare, anche Aldo viene verso di noi e baciato il cazzo di Arturo lo spompina rumorosamente facendolo godere quasi subito, lo beve tutto, poi lo bacia e gli passa in bocca la sua crema. Anche Ambrogio sta bevendo con gusto il nettare dell'altro, ma non lo beve, gli abbassa completamente i pantaloni e glielo sputa dentro il buco. Poi lo obbliga a distendersi sotto di lui e lo chiava: ora i colpi si riperquotono i tre culi! è eccitantissimo e non ce la faccio più: vengo mugolando e emettendo grugniti, seguito da Kerma e, dopo poco, anche da Ambrogio.

In questo momento si sentono alcuni colpi sulla saracinesca: "Kerma sono don Piero e ho dimenticato il borsello! mi puoi aprire dal retro?"

Chiaramente incavolato Kerma risponde: "va bene! solo un momento!" si rassetta alla bell'e meglio, va nel retro e si sente il rumore di un grosso chiavistello che scorre. Noi tutti, sconcertati, cerchiamo di rivestirci, mentre sentiamo il don che chiede: "state già facendo? quanti siete?" e Kerma: "in sei, ma abbiamo già fatto!"

"Non importa: mi fermo solo un po' a riposare e a guardare!" e entra, recuperato il borsello, si siede sulla panca: è chiaro che ognuno sta cercando ancora di rivestirsi e il suo sguardo corre da ognuno per cercare di veder qualcosa... "Scusatemi se vi ho disturbato! potete continuare non preoccupatevi!"

Ma l'unico che, in effetti ha continuato a restar nudo è Arturo che ora gli si avvicina e gli lascia prendere in bocca il cazzo che è ancora barzotto e coperto di umori. Non devessere la prima volta e il don comincia a leccarglielo per bene, finché ottenuta la consistenza desiderata, gli si inginocchia davanti e inizia un sontuoso pompino!

Vederlo in clargymen che spompina fa eccitare un po' tutti: ci alziamo lo accerchiamo e gli mostriamo quel che ci ritroviamo fra le cosce.

Ci analizza bene e, ad uno ad uno, ci imbocca e ce lo fa drizzare! è proprio bravo e riesce a fare eccitare tutti.

Nel frattempo, Kerma gli passa dietro, lo rialza , gli cala le brache e lo sodomizza con violenza, ottenendo il risultato che il don spompina ancora meglio... E Ambrogio comincia a succhiare i capezzoli di Aldo, il suo amico, mentre palpeggia il culo di Arturo, che glielo offre, spingendolo in fuori... il cazzo di Ambrogio lo fa godere e lui mugola invocando che lo si chiavi forte. Aldo prende a torturare il buco di Ambrogio, che sta masturbando me e l'altro, finché gode in Arturo, che tolto il cazzo dalla bocca del don gli viene in faccia: desiderio di tutti è emularlo, quindi tutti si masturbano fino a gettare lunghi getti di sperma sulla faccia, sui capelli e anche sul vestito del prete, che sorride a tutti e ringrazia: dopo essersi lavato un po', saluta sorridente, ringrazia e se ne va.

Kerma chiude col chiavistello, poi, sorridente: "e, ora, tutti a tavola!"

Imito i miei compagni che stanno, tutti, spogliandosi e ci sediamo a terra sul tappeto del retro: al centro un gran piattone di cus-cus con zucchine e pomodorini: è bello vedere una brigata come la nostra con tutti uomini nudi e affamati. dopo aver mangiato abbondantemente, Kerma tira fuori dal frigo sei bicchieri colmi di una sorta di gelatina color giallo oro: su ognuno mette una fragola, poi passa il vassoio a Kerma che, nel frattempo ha cominciato a menarselo. Tutti gli occhi sono su di lui, cosa che lo eccita e presto dà segni di star venendo: con il suo solito meraviglioso sorriso, emette sborra sulla crema dei bicchieri, poi li offre ad ognuno: in effetti la crema (che è latte e farina di riso) è buona, ma la fragola e lo sperma la rendono veramente eccellente: tutti se la gustano in pochi momenti.

E' finita la serata e tutti si alzano e salutano ringraziando il padron di casa e il suo gentilissimo cugino: caro Mario, fra poco di telefono e penso che, presto, passerai da qui!!!