ORSI ITALIANI MAGAZINE


Avventura in un caldo pomeriggio di mezz'estate (prima parte)

Un racconto di Kabir


Questa  storia e' vera e mi e' capita un paio d'anni fa.
Era caldo un pomeriggio di luglio. Sentivo il bisogno di tuffarmi nelle splendide acque del nostro litorale sud  ancora rimasto vergine e selvaggio per il divieto di costruzione nella zona..
Decisi di andare alla solita insenatura un po' fuori zona e raggiungibile solo a 15 minuti di cammino lasciando la macchina nel parcheggio presso la  pompa della benzina.
Dopo aver camminato per un po' raggiunsi il solito scoglio dove mi tuffai nudo e poco dopo cominciai a nuotare seguendo la costa verso destra.
Poco dopo si alzo' una brezza di Greco Levante che divento' in seguito un forte vento che mi impedi' di proseguire la mia nuotata.
Allora decisi di fermarmi e di ritornare a piedi dove avevo lasciato la mia roba. Mentre mi accingevo ad avvicinarmi verso la riva intravidi un giovane sui 35 anni che stava nudo con le gambe immerse nella'acqua.
Ben presto sentii il bisogno di avvicinarmi a lui perche' attratto dalla sua muscolatura sviluppata e dal suo corpo muscoloso.
Benche' non fosse il mio tipo, non aveva peli, mi piaceva il suo viso e la sua corporatura.
Oltretutto era molto bruno, anche se la sua carnagione non era abbronzata e d i suoi pettorali erano ben sviluppati.
Non appena avvicinatomi, lui mi sorrise mentre era seduto su quello scoglio con le sue gambe immerse nelle acque. Fui colpito dal suo grosso membro con quella bella capocchia pronunciata e rotonda.
Sentii il bisogno di avvicinarmi con la mia bocca, pronto a degustarmi il sapore di quell'uccello.
Lui mi sorrise e mi mise le sue mani sulla mia testa mentre io cominciavo a spompinarlo con gusto.
Poco dopo colti dalla voglia, ci immergemmo in acqua e cominciammo a stringerci, abbracciarci baciarci e limonarci.
Eravamo tutti e due eccitatissimi, il mio cazzo duro sopra il suo. Subito gli dissi:< Dai andiamo a stenderci sugli scogli cosi' siamo piu' comodi!>
Lui mi rispose:<Come ti chiami?>
Gli risposi: < Vittorio, e tu? >
<Io sono Domenico! Vittorio! Li c'e' gente e non possiamo fare niente! Perche' non andiamo su verso la campagna? C'e' il podere di mio zio. Li non ci vedra' nessuno!>
Ed io gli risposi: <Volentieri che ci vengo, ma ho la mia roba a un 200 metri da qui! Lasciami andare a prenderla.>
E Domenico: < Ci vediamo in alto dove c'e' il sentiero che porta su verso le campagne, non facciamoci notare da nessuno!>.
<Ok a presto ci vediamo li' sulla strada che porta verso le campagne.>
Mi affrettai e dopo una  decina di minuti ero gia' sul posto che mi aveva indicato Domenico.
Andammo su verso quel sentiero che portava verso le campagne. Domenico mi invito' a seguirlo verso una folta macchia mediterranea. Un posto al fresco e lontano da occhi indiscreti.
Non appena arrivammo ci spogliammo e  cominciammo ad amoreggiare, con baci abbracci e carezze.
Io fui attratto dalle sue polpose, glabre e  lisce  chiappe ed i suoi fianchi ben torniti.
Cominciai a toccargli le  sue chiappe sode ed a stringerle e lui si eccitava perche' gli piaceva molto farsele toccare.

Si volto' di culo con uno scatto improvviso. Avevo capito che aveva voglia di farsi chiavare da me. Io ero incredulo, perche' era da molto che non imi capitava che qualcuno volesse farsi chiavare da me. Di solito chi mi piaceva, dopo un po' di preliminari aveva sempre tentato di chiavarmi anche con estrema foga ed a crudo! Non sempre mi do' a chiunque. ma solo con chi ci sa fare.
Domenico mi fece arrapare. Mi abbassai e cominciai a baciare quelle candide chiappe bianche
Domenico: <Mhh, dai Vittorio, chiavami! Mettimelo tutto dentro!>
Io tutto eccitato gli risposi: < Si caro, aspetta che te lo metto dentro!>   
Centrai la mia cappella sul suo buco che  entro' con estrema facilita'. Lo spinsi dentro sino a meta', sentii una  certa resistenza e mi fermai.
Domenico mi disse. <Dai Vittorio spingi ficcamelo tutto dentro. Voglio sentire che me lo sfondi!>
Non persi tempo lo spinsi con forza dentro ed entrarono tutti i miei 17 cm .
Nel momento in cui tutto il mio cazzo era entrato sentii le pareti interne del suo retto stringermi ed intrappolarmi,  sentivo come ci fosse  una ventosa che mi succhiava!
Rimasi immobile. Avevo capito che Domenico doveva fare il direttore ed io rimanere fermo.
Di fatti fu cosi'. Egli comincio a roteare il suo culo mentre teneva e stringeva con gusto il mio uccello durissimo. Io non facevo altro che provare un intenso piacere mentre lui roteava le sue chiappe, stringeva e succhiava dentro il mio cazzo.
Muoveva il culo roteandolo e nello stesso momento spingendolo verso di me. Avevo capito che era fatto per prenderselo tutto dentro con foga e passione.
Lo muoveva come se fosse un giunco flessuoso.
Fu una cavalcata di lunga durata anche perche' io ero rimasto immobile e godevo come un matto senza dovermi affaticare!
Nel bel mentre mi venne spontaneo dirgli: < Domenico! Mi fai morire dalla goduria. Scopi meglio tu che una figa e mi fai godere meglio di una figa!>
Continuammo a scopare cosi' per molto, ma alla fine colto dalla libidine gli afferrai i suoi fianchi  e cominciai a sparargli dei violenti colpi!
In quel mentre Domenico allora grido'< Si cosi' sbattimi caro! >
Io continuai a sparargli i colpi dentro finche' gli venni con un fiotto abbondante. Fu proprio in quell'istante che mentre gli arrivavo dentro e mi accingevo a fermarmi, sentii ancora il mio uccello inghiottito dentro  da quelle pareti che me lo stringevano e non volevano che uscisse.
Fu un attimo di grande emozione ed intensa goduria. Riuscii a tirarlo fuori solo quando mi si affloscio' completamente.
Quando finimmo di scopare gli dissi: <Non sei venuto! Vuoi che ti faccio un bel pompino cosi' sborri?>
E Domenico: < Ma io sto bene mi hai fatto godere mi basta cosi'>
Ed io gli aggiunsi: <Tu mi hai fatto godere da matti. Sei fatto per prenderlo tutto dentro e fare godere un altro maschio! Dobbiamo rivederci, dammi il tuo numero di telefono cosi' un giorno ci incontriamo e  scopiamo ancora!>
Domenico: <Io non posso darti il mio numero e farti venire nel mio paese dove mi conoscono tutti, oltretutto sono fidanzato. Quando ho voglia di avventure con uomini vengo qui! Venerdi' prossimo fatti vedere in spiaggia e poi veniamo qui a scopare sotto le fresche frasche.>
Io allora gli risposi:< Va bene, allora mi raccomando vieni cosi' ti chiavo per bene.

(continua)


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