ORSI ITALIANI MAGAZINE



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Un amore inaspettato

Racconto di mario mario


Non era stato facile per me accettare la mia omosessualita' da ragazzo, avevo combattuto e represso i miei istinti per anni, anche perche' avevo avuto alcune ragazze, avevo fatto sesso con loro, ma ero sempre attratto maggiormente dagli uomini, specialmente quelli robusti.

Era stata una lotta fino alla fine dell'universita', poi avevo accettato l'idea che la mia vita era basata su questa incertezza su chi fossi, su cosa veramente volessi.

Ma le relazioni con donne in tanti anni erano sempre state deludenti, insoddisfacenti, probabilmente per colpa mia.

Ogni tanto incontravo qualche partner maschile con cui magari mi trovavo benissimo a letto, si faceva del sesso favoloso, ma dal punto di vista umano, dal punto di vista affettivo sempre un disastro.

Forse era colpa mia, forse non incontravo la persona giusta, forse volevo troppo, fatto sta che ne uscivo sempre con le ossa rotte, sia con le donne che con gli uomini.

A piu' di quaranta anni ho conosciuto lei, una collega di lavoro molto piu' giovane di me, quindici anni di meno; una amicizia ed un'empatia immediata, lei riusciva a capire immediatamente i miei pensieri e i miei sentimenti.

Dopo pochi giorni che ci eravamo conosciuti siamo andati a cena insieme e mi e' sembrato naturale raccontarle tutti i miei problemi di lavoro, di famiglia e della mia omosessualita'.

Trovava sempre le parole giuste per tirarmi su il morale, capiva quello che pensavo senza che io lo dicessi. Il problema che venne fuori dopo poco tempo fu che lei si era innamorata di me, nonostante tutto quello che le avevo raccontato. 

I primi tempi furono complicati, poi piano piano accettai questa idea e mi lasciai andare: lei era dolce, affettuosa, stimolante, non si poteva non innamorarsi di una persona cosi' bella.

Cosi' andammo a vivere insieme, nella casa che i genitori le avevano acquistato quando era venuta a Roma dal veneto.

Io riuscii ad accantonare i miei istinti gay perche' in cambio avevo tantissimo da lei. Ci siamo sposati, sono stati dieci anni felici, pieni di affetto, con una buona intesa sessuale, con tante cose condivise tutti i giorni, sempre insieme; ogni tanto avevo qualche tentazione gay, ma rimediavo magari limitandomi al pensiero o alla masturbazione...

All'improvviso la sfortuna ha deciso di guardare dalla nostra parte: la mamma di lei si ammala e nel giro di pochi mesi viene a mancare; il papa', causa i problemi familiari e la crisi economica, deve chiudere la piccola impresa che gestiva e deve vendere tutto, casa compresa, per pagare i suoi debitori.

Decidiamo di proporgli di venire a Roma a vivere con noi, visto che la casa e' grande e che lui ormai vive con la sua pensione e non ha nessuna altro parente.

Quando le cose sembravano tranquillizzarsi, ecco che una mattina, andando a lavoro, lei viene travolta da un'auto mentre attraversa la strada... non sono neanche riuscito a dirle addio...

E adesso? Giravo per casa senza capire niente, piangevo in continuazione e neanche mi accorgevo che in casa c'era una persona che probabilmente soffriva piu' di me.

Perche' Piero, il papa', aveva perso nel giro di poco tempo tutti i suoi affetti, il suo lavoro, la sua casa...

Dopo alcuni giorni mio suocero viene da me e mi dice:

'Mario, volevo dirti che mi sono rivolto ad una agenzia per trovare una casa in affitto e spero al piu' presto di potermi trasferire in un appartamentino non molto lontano'.

'Perche'?' chiedo io.

'Beh, questa e' casa tua, noi quasi neanche ci conosciamo e non credo che tu voglia tra i piedi uno sconosciuto che magari ti ricorda anche cose dolorose'.

'Come e' casa mia?? Ma se questa casa l'hai comprata tu per tua figlia?'

'Appunto. Tu sei il suo erede ed io qui sono un intruso.'

'Ma non e' vero!!! Questa e' anche casa tua, cosa credi? Lei non sarebbe affatto contenta che io ti lasci andare via... e poi non riuscirei a dormire tranquillo sapendo che io sono qui a godermi il frutto dei tuoi sacrifici e tu stai da solo, magari in un appartamento squallido.

Questa casa e' anche casa tua, lo spazio c'e', troveremo un modo per convivere tranquillamente. Non voglio che tu vada via, non ne parliamo piu'.'

Cosi' mio suocero rimase a vivere nella mia stessa casa; i primi tempi quasi non ci frequentavamo, poi lui ha cominciato a gestire la casa, visto che non aveva altro da fare. Soprattutto ha cominciato a cucinare: e' un cuoco bravissimo e tutte le sere mi fa trovare una cena diversa, sempre buonissima.

Cominciamo a vedere la televisione insieme, siamo tifosi della stessa squadra e ci piace vedere serial tv e films, insomma cominciamo ad apprezzare la reciproca compagnia.

Ed io mi accorgo che e' un bellissimo uomo: ha circa 65 anni, alto, spalle grosse, pizzetto bianco, una bellissima pancia e i pantaloni fanno intravedere un culo interessantissimo.

Insomma, mi sono accorto che mi piace e mi eccita stare in sua compagnia. E poi e' una persona dolcissima, gentile, buona.

Ha pero' spesso uno sguardo triste, crede che non me ne accorga, ma so che i suoi occhi ogni tanto sono lucidi di lacrime.

Perche' comunque i dolori nella sua vita sono stati tanti negli ultimi anni. E mi accorgo che vorrei consolarlo, che vorrei tenerlo stretto fra le braccia, che vorrei baciare le sue lacrime... insomma, mi sto innamorando di lui!!!

Sono sconvolto: non mi ero mai innamorato di un uomo e adesso mi vado ad innamorare del padre della donna che ho amato... senza speranza...

Come incasinarsi la vita!!!!

Stasera e' particolarmente silenzioso, non mi ha quasi rivolto la parola se non per le solite frasi di circostanza; mi dice che va a letto presto perche' non si sente bene, ma nemmeno mi guarda mentre mi parla. Dopo qualche minuto, passando davanti alla sua stanza, mi sembra di sentire un lamento; mi avvicino alla porta e lo sento piangere... Mi allontano turbato, non so cosa fare, poi improvvisamente decido di bussare alla sua stanza: Dopo qualche secondo mi dice di entrare.

'Piero, scusa se mi impiccio degli affari tuoi... c'e' qualcosa che non va? c'e' qualcosa che posso fare?'

'Di cose che non vanno lo sai che ce ne sono state tante... e ancora sono qui; qualcosa che puoi fare? non credo....'

E ricomincia silenziosamente a piangere. Mi avvicino a lui, allungo una mano come per consolarlo, poi lo abbraccio forte; lui restituisce la stretta, anzi mi sembra mi trattenga un po'...

Restiamo cosi' qualche secondo, un po' imbarazzati; poi i nostri volti si guardano, sprofondo nei suoi occhi bagnati e.... E lui appoggia le sue labbra sulle mie, delicatamente, restano aderenti per qualche secondo, un brivido mi travolge; stacco le mie labbra dalle sue sorpreso, poi mi riavvicino lo bacio profondamente.

Un bacio dolcissimo, lunghissimo, che stravolge tutti i miei sensi... Non riusciamo a dire niente, non riusciamo a staccare le nostre labbra, le lingue si attorcigliano decine e decine di volte... una sensazione mai provata prima, totalmente sconvolgente.

Dopo non so quanti minuti ci stacchiamo, ci guardiamo e iniziamo a spogliarci...

I nostri membri sono gia' eretti, tesi, sporgono dai nostri pantaloni; lui ha un membro molto grosso e quando lo vedo spuntare dai suoi slip non riesco a credere ai miei occhi: un cazzo grosso, lungo, ma sopratutto bello da vedere, come bello, bellissimo e' il suo possessore: spalle grandi, bella pancia, ma non esagerata, cosce poderose, un bel viso, due occhi dolcissimi... e infine un culo bellissimo, liscio, pieno, proporzionato.

Si stende sul letto e mi accoglie fra le sue braccia; i nostri membri uno sull'altro vibrano, la mia pancia aderisce con la sua, ma soprattutto le nostre labbra si uniscono ancora per decine di baci appassionati.

Sono in estasi, stordito come mai nella mia vita, dopo mesi di solitudine posso scambiare amore con un'altra persona che mi travolge con il suo amore...

Scendo a prendere il suo pene in bocca: e' grande, duro come il marmo, con un sapore dolce... mi riempio la bocca con i suoi umori, con la sua grandezza, inizio a succhiare e andare su e giu'.

Lui si contorce per il piacere, mi prende la testa fra le mani per darmi il ritmo, mi accarezza la testa; poi mi ferma, mi fa sdraiare ed inizia lui a farmi un pompino grandioso; il mio cazzo va su e giu' per la sua bocca per alcuni minuti, non riesco a contenere il piacere senza fare rumore...

Poi si siede su di me, sul mio bacino, si bagna con la saliva il buco e si infila tutto il mio pisello a smorzacandela; mi sembra di impazzire per il piacere che provo, comincio a muovere il bacino su e giu', lui comincia a masturbare il suo pisellone gonfio davanti ai miei occhi.

E' una vista terribilmente eccitante, cerco di frenare per non venire subito, fermo il mio bacino ma allora e' lui ad far entrare e uscire il pisello dal buco, e' lui a possedere il mio cazzo gonfio con il suo culo!!!

Sto quasi per venire, gli faccio segno di smettere e allora libera il mio pisello dalla morsa del suo culo e si sdraia affianco a me; ricominciamo a baciarci, i nostri membri sono di nuovo aderenti, la mia pancia si incolla alla sua, le nostre mani toccano tutto quello che c'e' da toccare, in particolare le mie scorrono decine e decine di volte sul suo culo e sulla sua schiena.

Poi si gira a pancia in giu': il messaggio e' chiaro; comincio cosi' a leccare il suo buco, penetro con la lingua piu' a fondo possibile e mi piace affondare la mia testa fra le sue splendide chiappe. Continuo a baciare il suo buco, poi uso ancora la saliva per lubrificarlo e infine entro delicatamente dentro di lui: e' accogliente, morbido, caldo, sembra un fodero nato per contenere il mio membro... inizio delicatamente ad andare su e giu', poi accellero il ritmo, poi rallento per prolungare il piacere il piu' possibile.

Comincio a masturbarlo da dietro, mentre sono dentro di lui, e' bellissimo sentire le pulsazioni del suo cazzo nelle mie mani mentre continuo ad andare su e giu' dentro di lui, lo bacio decine di volte sulla schiena, sulle spalle , sul collo.

Ma c'e' qualcosa che mi manca: le sue labbra; esco da lui e lo faccio girare di fronte a me, lo guardo in viso, guardo i suoi occhi dolcissimi e ricomincio a baciarlo mentre sono sopra di lui, con i nostri piselli ancora uno sull'altro.

E' una posizione magnifica e potrei venire anche cosi', anzi se non smetto presto verro' cosi', sulla sua pancia, sul suo grande e bellissimo pene; scendo di nuovo a prendergli il pisello in bocca, lo lecco, lo ciuccio, lo faccio entrare profondamente fino in fondo alla gola; lui geme per il piacere, mi carezza la testa, spinge forte dentro la mia bocca da farmi mancare il respiro.

Ma poi, sdraiato sulla schiena, alza le sue grosse gambe e le appoggia sulle mie spalle; mi sfila il pisello dalla bocca e mi mostra il suo buco, allargandolo con le mani.

L'invito e' chiarissimo, cosi' metto un cuscino sotto la sua schiena e lo possiedo da davanti, infilando il mio cazzo duro come il marmo nel suo buco fino in fondo; in questa posizione riesco a baciarlo e contemporaneamente incularlo, e' assolutamente quello che volevo in questo momento ed e' quello che desiderava anche lui.

Ricomincio a pompare su e giu', il suo pisello davanti ai miei occhi sembra scoppiare quanto e' grosso e teso, le nostre labbra sono infuocate dai baci che stiamo scambiando.

Aumento progressivamente la spinta del bacino, entrando il piu' possibile dentro di lui, fino a che non resisto piu' e vengo violentemente dentro di lui, mentre incredibilmente lui viene contemporaneamente a me senza neanche toccarsi, un fiume di sborra che schizza sulla sua e sulla mia pancia.

Cado sopra di lui, spossato dal piacere e dalla fatica, lui mi abbraccia, mi accarezza la testa, mi stringe forte su di se': non sono mai stato cosi' bene in vita mia, non ho mai provato un piacere cosi' intenso e violento, non mi sono mai sentito piu' appagato nella mia vita.

Lui mi sorride e mi dice: 'Ti amo'; incredibilmente mi rendo conto che sono le prime parole che vengono dette da quando abbiamo iniziato a fare l'amore, una lunga sequenza di atti d'amore senza dire una parola: sono state le nostre mani, le nostre labbra, i nostri sessi, i nostri sguardi a parlare per noi.

'Anche io ti amo, Piero; ormai e' da un po' che mi sono reso conto di desiderarti, di volerti abbracciare, di voler stare con te nel modo piu' completo'

'Mario, io mi sono innamorato di te poco dopo che sono venuto a vivere qui; mi sono sempre sentito in colpa per questo, non e' stato facile sopportare il dolore per le perdite che ci sono stati nella mia vita con il senso di colpa che avevo per essermi innamorato di te; senza speranza, tra l'altro, perche' non avrei mai pensato che tu fossi come me.'

'Non me ne sono mai accorto... ma, ad essere sincero, nei primi tempi quasi non mi rendevo conto di niente, se tu eri o no a casa quasi non me ne accorgevo. Poi ho cominciato a vederti, a vedere quanti fossi bello da vedere, quanto tu fossi dolce, affettuoso, premuroso, una persona stupenda; e poi sei il mio ideale come uomo: robusto, maturo, gentile, sincero.'

E iniziamo a parlare fra noi, a raccontarci, a trasmetterci le nostre sensazioni e le nostre storie...

E' bello parlare abbracciati, baciarci ogni due minuti, accarezzarci l'un l'altro; lui ama i miei abbondanti peli, io adoro la sua pelle liscia. Dopo non so quanto tempo di parole e tenerezze, ricominciamo a baciarci, a lungo, profondamente...

I nostri piselli immediatamente si irrigidiscono, li appoggiamo ancora uno sull'altro, e' una posizione che ci eccita da morire, anche perche' possiamo continuare a baciarci per tutto il tempo.

Dopo un po' mi vuole di nuovo dentro di lui ed e' bellissimo rientrare in quell'accogliente fodero per il mio pisello... ricomincio ad andare su e giu', accellerando e poi rallentando e poi ancora accellerando, per non so quanto tempo. Lui dice di godere tantissimo a sentirmi dentro, che non ha mai goduto in questo modo, anche se non e' certo la prima volta che viene posseduto, anche da attrezzi ben piu' grossi... ma non ha mai sentito tanto piacere.

Sentirgli dire queste cose mi eccita ancora di piu', sento che il mio pisello sta per scoppiare, ma non voglio ancora venire, voglio anzi provare un'altra cosa: esco dal suo morbidissimo buco, lo faccio girare e ricomincio a baciarlo furiosamente; dopo un po', mi giro e gli faccio capire cosa voglio.

Sono un po' spaventato dall'idea di essere posseduto da quel pisellone, tra l'altro sono anni che non lo faccio in questo modo, ma lo desidero con tutto me stesso e sono disposto a correre il rischio di sentire dolore in cambio del piacere di sentirlo dentro di me.

Piero inizia a leccarmi il buchetto, si impegna a lubrificarlo ma anche a farmi sentire tanto piacere... passa poi a strusciare il suo grande membro fra le mie chiappe, me lo fa sentire per bene: e' veramente grosso e caldo.

Poi inizia ad appoggiare la grossa cappella al mio buco, piano piano infila la grossa punta e... sento subito un gran dolore, ma cerco di resistere, di non fare resistenza, voglio che entri tutto dentro di me.

Mi accorgo che il dolore che sto provando mi ha deconcentrato, il mio pisello si e' ammosciato, ma voglio continuare, lo voglio dentro...

Pian piano, un pezzetto alla volta, Piero infila il suo arnese dentro di me e mi accorgo che il dolore sta scemando e che il piacere sta montando poco alla volta: lui inizia ad andare su e giu', sempre piu' forte, sempre piu' veloce, ed e' incredibile come la marea del piacere sale dentro di me: il mio pisello si irrigidisce, sembra scoppiare quando lui allunga la sua mano e inizia a masturbarmi.

Una sensazione cosi' forte non credo di averla mai sentita, sono eccitatissimo al pensiero che lui e' dentro di me, sento il suo pisellone andare su e giu' senza tregua, sento tutto me stesso vibrare di piacere.

Non so quanto tempo sia durato tutto questo, ma so che alla fine lui e' esploso dentro di me e contemporaneamente io sono venuto nella sua mano che mi masturbava... un piacere intenso, incredibile, irripetibile.

E' rimasto dentro di me per ancora parecchio tempo, e' bello sentire il suo pisello che pian piano si sgonfia ma resta dentro di me ancora consistente, e' bello sentire i suoi baci sul collo e sulle orecchie, e' bello sentire il suo peso e il suo calore sopra di me; dopo alcuni minuti sfila pian piano il suo arnese dal mio buco, mi gira e mi bacia ancora una volta, un bacio che non finisce mai...

Poi scende a leccarmi e succhiarmi i capezzoli, scende ancora a baciarmi la pancia e infine si mette in bocca il mio pene ormai moscio. Mi fa sentire cosi' ancora delle bellissime sensazioni, un piacere languido, tranquillo ed allora non posso che ricambiare, prendendo in bocca il suo pisellone ancora consistente, anche se moscio, succhiandolo e baciandolo a lungo.

Abbiamo continuato cosi' per tutta la notte, parlando, raccontandoci, baciandoci e abbracciandoci per tutto il tempo; abbiamo fatto ancora l'amore altre due volte, fino al mattino. Poi ci siamo addormentati l'uno nelle braccia dell'altro: ho sognato di restare cosi' per tutto il resto della mia vita.

mario mario


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