ORSI ITALIANI MAGAZINE
L'amico di famiglia (ottava parte - tutta la notte)
Un racconto di grassopassivo (grassopassivo@yahoo.it)
Erano
passati diversi giorni dall'esperienza con Marco e suo figlio
sinceramente mi aveva abbastanza sconvolto, e cambiato la mia
prospettiva delle cose; non avevo mai immaginato si potesse raggiungere
una tale intimita' con il padre, e sinceramente adesso guardavo con
occhi diversi anche mio padre.
In questi giorni mi era capitato di
provare un forte impulso a vedere il suo cazzo ma avevo desistito, e mi
si erano affacciati in mente alcuni interrogativi sul rapporto di
Giovanni con mio padre, sinceramente non sapevo come erano
diventati amici, ma ovviamente non chiesi nulla e tutto rimase nella
mia mente cosi come vaghi sentori di qualcosa che non riuscivo ad
afferrare.
Passavo le mie giornate andando a mare e cazzeggiando un po' su internet e studiacchiavo per l'ammissione all'universita'.
Quel
mercoledi' dopo essere tornato dalla spiaggia verso le 17 mia madre mi
disse che aveva telefonato Giovanni dicendole che stava male e se
potevo andare da lui e rimanere pure la notte a fargli compagnia.
Io
appena appresi la notizia, avendo intuito che era una scusa sua per
avermi con lui in quella nottata, dissi a mia madre che sarei andato
subito dopo aver fatto la doccia. Finii di lavarmi e uscii: come sapevo
piaceva a lui non indossai l'intimo.
Arrivai a casa di
Giovanni verso le 18, mi venne ad aprire indossando solo un paio di
slip e vidi subito che stava bene e che come avevo immaginato era solo
una scusa…
Infatti, lui, dopo avermi fatto entrare mi disse 'troiona
ho un problema al cazzo, ha tanto bisogno delle tue cure' io risposi
'sono qui per servirti, sempre a tua disposizione' ,- 'bravo schiavo
cosi mi piaci' disse lui.
Si sedette in poltrona e mi ordino' di
spogliarmi, ovviamente obbedii subito -'brava vacca, senza intimo come
ti ho insegnato io' commento' lui appena ebbi abbassato i pantaloni,
-'a 4 zampe e vieni a leccarmi i piedi, forza'
Gattonando lo
raggiunsi e cominciai a leccargli i piedi ,-'ummm brava cagna' poi mi
face alzare e si alzo' pure lui e con molta dolcezza comincio' a
baciarmi e ad accarezzarmi su tutto il mio corpo, con delicatezza che
non aveva mai usato, mi lecco' sapientemente i capezzoli mentre gemevo
di piacere.
Poi bruscamente cambio' tutto, mi prese la testa tra le
mani e con forza mi fece inginocchiare e mi sbatte' il suo cazzo in
faccia. Mi ordino' di abbassargli gli slip con la bocca senza toccarli
con le mani; con molta fatica e dopo vari tentativi ci riuscii e
denudai il suo bel cazzo che svettava duro davanti a me.
Lui mi
prese e me lo ficco' in bocca cominciando a scoparla con violenza, si
fermo' e mi frusto' le guance e le labbra con il suo cazzo duro,-'dai
fammi riposare un po', troia succhialo come sai fare tu' mi disse, lo
presi in bocca e lo spompinai mentre lui mi accarezzava dolcemente la
testa.
Improvvisamente altro suo cambio repentino di atteggiamento.
Mi stacco' la testa dal suo cazzo e la abbasso' in modo che potessi
guardarlo in faccia ,-'tieni la bocca aperta troia' io obbedii ma non
capivo cosa voleva fare, quando improvvisamente vidi uno sputo
arrivarmi in faccia.
Non centro' la bocca ma mi era arrivato sul
naso e sulle guance, subito dopo vidi partire 'un altro sputo che sta
volta mi arrivo direttamente in bocca, lui prese il suo cazzo e mi
spalmo' la saliva che avevo sulla guancia su tutta la faccia poi me lo
rificco' con violenza in bocca - ciuccia troia', mi disse.
Lo
spompinai per altri 5 minuti fino a quando la sua mano mi serro' piu'
forte la nuca contro il suo cazzo e mi erutto' in gola 6 schizzi di
sborra calda che non potei fare altro che ingoiare. Tiro' fuori il
cazzo e si fece ripulire con la lingua delle ultime gocce
rimaste.
Rimanemmo
nudi per tutto il resto della serata: sapevamo entrambi, anche se non
ne avevamo discusso che sarei rimasto con lui per tutta la
nottata.
Verso le 23 andammo a letto e comincio' a toccarmi dolcemente, poi si mise sopra di me tipo 69.
Mi
mise tutto il suo cazzo in bocca mentre lui mi leccava il
buchetto e mi mordicchiava l'interno cosce, poi comincio' a scoparmi
con le sue dita: prima due muovendole dentro avanti e indietro e
ruotandole…
Si
stacco' da me e sdraiato accanto mi disse -'non voglio stancarmi
,voglio vedere come ti scopi tu stesso, quindi adesso ti siedi sul mio
cazzo!'
Si mise al centro del lettone ed io, anche se molto
impacciato, riuscii a sedermi sulla sua minchia dura, piano piano me lo
feci scivolare tutto dentro.
Appena senti le sue palle sbattere
contro le mie chiappe cominciai a muovermi su e giu' sulla sua asta,
roteando un po' il bacino.
Non avevo mai provato lo smorza candela,
ma stavo godendo da pazzi, lui stringendomi i capezzoli mi disse 'dai
bravo, si cavalca' continuai cosi per 10 minuti e non so se e' stato
per il suo cazzo il culo o il massaggio del mio cazzo sulla sua pancia,
fatto sta che venni copiosamente su lui mentre lui mi riempii il culo
della sua sborra.
Dopo che si fu ammosciato, mi fece alzare e mi
fece leccare il mio sperma dalla sua pancia. Ci andammo a lavare
e tornammo a coricarci e mi diede un bacio in bocca come buona notte
.
Nel cuore della notte saranno state le 3 - 3 e 30 mi svegliai:
sentivo qualcosa di duro premere contro il mio culo, il porcellone si
era svegliato voglioso e senza nemmeno svegliarmi stava cercando di
scoparmi.
Io feci finta di continuare a dormire e sentii lui che
delicatamente mi girava a pancia sotto, poi si mise sopra di me e con
un sol colpo me lo ficco in culo.
A quel punto dissi 'che fai' e lui
'troia zitta che ho voglia di scoparti sai che sei a mia disposizione
quando ho voglia' e in questa posizione mi stantuffo' per una buona
mezz'ora: era stupendo sentire il suo cazzo in culo e il suo alito sul
mio collo, finche' venne e si rimise nel suo lato di letto per
riprendere a
dormire.
Al mattino lui si era gia' alzato e mi sveglio',
mi lavai e lo raggiunsi in cucina, prendemmo il caffe' insieme e poi
lui si alzo ando' nell'altra stanza tornando con una videocassetta in
mano.
Mi disse 'prendila fai quello che vuoi, distruggila, voglio
che se sei il mio schiavetto e' perche' tu lo desideri non per questa
cassetta' io la presi ma non dissi nulla -'pensaci su se vuoi ancora
servirmi e farmi godere' io non risposi e dopo essermi rivestito mi
accomiatai da lui.
Andai a casa non c'era nessuno sicuramente mia
madre era andata a mare mentre mio padre era a lavoro, misi la cassetta
nel registratore e mi rividi, mi eccitai un casino e presi la mia
decisione.
Feci trascorrere un oretta e poi ritornai da Giovanni
venne ad aprirmi e mi chiese cosa ci facessi di nuovo li da lui, io gli
riconsegnai la cassetta e gli dissi 'tienila tu e fai cio' che vuoi,
tanto ormai lo sai che sono tuo'. Vidi spuntare un mezzo sorriso sul
suo volto; penso che non aveva mai dubitato della mia scelta, ma
sentirmi dire che ero suo gli faceva piacere. -'lo sapevo che saresti
tornata troia e allora vieni domani sera che ti faccio una bella
sorpresa' -'ok dissi io e lo salutai'
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