ORSI ITALIANI MAGAZINE
L'amico di famiglia (seconda parte - La telefonata)
Un racconto di grassopassivo (grassopassivo@yahoo.it)
Si
stacco da me mi fece alzare e mi disse 'bravo ciucciacazzi hai una
bocca fatta a posta per succhiare' io ero in silenzio non sapevo che
dire, mi osservo' e mi disse 'dai spogliati che sei sporco e a casa
cosi' non ci puoi tornare'.
Effettivamente avevo vistose macchie di
sperma sulla maglietta e anche sui pantaloni, aveva eruttato una
quantita' enorme di sperma,e notai anche delle macchie di piscio,
quindi, non avevo scelta, mi spogliai e notai che anche i boxer erano
macchiati di sborra tanta era stata l'eccitazione che ero venuto senza
nemmeno toccarmi, quindi tolsi anche questi e gli diedi tutto per
lavarlo.
Lui usci' dal bagno e ando' a mettere tutto in lavatrice,
anche i suoi pantaloncini, io mi sciacquai la faccia levandomi lo
sperma che mi era arrivato anche tra i capelli.
Dopo un po' lui mi chiamo' per andare in salotto con lui.
Mi sentivo imbarazzato nudo davanti a lui ma andai comunque, ci sedemmo in silenzio, accese le tv come se nulla fosse successo.
Io
speravo che la lavatrice facesse in fretta, dopo un quarto d'ora di
questa atmosfera di attesa si alzo' e ando' a telefonare mise il
vivavoce in modo che potessi sentire. 'Pronto marco sono Giovanni'
telefonava ad un suo amico che non conoscevo, non capivo come mai
volesse farmi sentire la telefonata ma dopo capii, 'allora Giovanni era
come dicevi tu? si e' rivelato un vero ciucciaminche?' rispose il suo
amico. Io capii che parlavano di me.
E lui 'si', fantastico ha una
bocca che e' meglio di una fica, l'ho riempito di sborra e piscio; ha
bevuto tutto fantastico'-mi sentivo umiliato e sottomesso a lui- 'e il
culo come ce l'ha?' Giovanni rispose 'beh ancora non lo so ma penso che
potrebbe essere una troia fantastica anche di culo'.
Mi chiamo' e
io andai da lui mi disse di dire al suo amico come era stato
succhiargli il cazzo, io ero imbarazzato ma lui mi disse 'forza troia
non ti vergognare che se sei bravo assaggi pure il suo'.
Io presi la cornetta e cominciai a dire al suo amico che Giovanni aveva un cazzo stupendo e che la sua sborra era meravigliosa.
'…lui
mi venne dietro e insalivatosi un dito me lo ficco' su per il culo,
emisi un gemito tra dolore e piacere, mi bloccai a parlare mentre lui
con il suo dito mi scopava il culo, lo tiro' fuori e me lo diede in
bocca a ciucciarglielo, mi fece insalivare tutte le dita, poi mi
ricomincio' a scopare il buchetto prima solo il medio e poi infilo'
piano le altre dita arrivo' a mettere 4 dita dentro mentre io gemevo
tra piacere e dolore ma il mio cazzo apprezzava, ero durissimo…',
Intanto
il suo amico al telefono ascoltava, riprese la cornetta e gli disse
'ummm ha un bel culetto un po' stretto ma ancora per poco'.
Lascio'
la cornetta ma non chiuse la chiamata si mise dietro di me, mi abbasso'
a pecorina, e comincio' a leccarmi il buchetto, io era al massimo
dell'eccitazione, sentire la sua lingua dentro mi dava sensazioni mai
provate, stavo godendo da matti. Si giro' e mi diede il suo cazzo in
bocca 'troia dai leccalo per bene, lascialo ben insalivato che dopo te
lo voglio far sentire tutto in culo' io mi bloccai e dissi 'no dai non
l'ho mai preso dietro' ormai il culo dopo essere scopato dalle sue dita
non me lo sentivo piu' vergine ma il pensiero del suo gran coso in culo
mi spaventava…
E lui 'dai che il tuo culo lo vuole, ho sentito come godevi mentre ti scopavo con le dita, forza leccamelo dai'.
Io
lo presi in bocca e lo sentii ridiventare duro sotto i colpi della mia
lingua, quando era al massimo dell'erezione me lo levo' dalla bocca e
ando' a mettersi dietro . Comincio' a sbattermelo sulle natiche, poi
con le sue mani mi apri' le chiappe e avvicino' la cappella al buco, la
sentivo appoggiata al mio buchetto, dura.
Con un colpo secco entro'
dentro, io lanciai un grido e lui schiaffeggiandomi le chiappe 'zitta
troia che tanto anche se urli te lo spacco lo stesso sto culo'.
Era
fermo tutto dentro, appena senti' che mi ero rilassato, visto che il
culo si era abituato alla sua presenza, comincio' a muoversi, mi stava
scopando prima lentamente poi sempre con piu' foga.
Lo
sentivo tutto, sentivo le sue grosse palle sbattermi sulle chiappe e
poi lo tirava fuori del tutto per poi riaffondarlo dentro con sempre
maggior vigore, mentre mi scopava mi schiaffeggiava le chiappe e poi mi
strinse con le sue mani il mio cazzo e mi sego'
Dopo tre colpetti venni sulla sua mano, lui me la porto' alla bocca 'forza troia lecca'.
Io
leccai la sua mano pulendola dalla mia sborra. Lui continuava a
scoparmi sentivo il ritmo che stava aumentando e il suo cazzo mi
sembrava sempre piu' grosso dentro il mio culo, mi strinse i fianchi e
diede un altro paio di colpi veloci,lo sentii venire dentro di me, mi
riempiva il culo con la sua sborra.
Stette un paio di minuti
ancora dentro di me fermo, poi lo estrasse quando era moscio me lo mise
davanti la bocca 'dai puliscilo', io lo leccai togliendogli le ultime
gocce di sperma rimaste.
Riprese la cornetta, io avevo
completamente scordato il suo amico al telefono che aveva sentito tutto
e gli disse 'beh come hai sentito gli ho allargato anche il culo, e'
fantastico da scopare come una troia'.
E Marco rispose 'mi sono sparato un sega sentendovi, me lo devi far provare intesi?' e lui 'certo appena si puo''
Parlavano
come se non fossi li ero il suo schiavetto. Chiuse il telefono e ando'
in bagno, dicendomi di seguirlo, 'dai lavami il cazzo forza', io
obbedii capendo che ero completamente in suo potere, gli feci il bidet
e andai pure a prendergli un paio di slip che gli misi.
Si
rivesti' e ando' a prendermi una tuta da farmi indossare visto che i
mie abiti erano ancora bagnati 'gli dici a tua mamma che mentre
prendevi le cose dal garage ti sei sporcato e ti ho prestato questa'
non mi aveva portato intimo quindi indossai la tuta anche se mi stava
stretta essendo diverse taglie piu' di lui ma non avevo granche' di
scelta mi riaccompagno' a casa e se ne ando'.
Per tutta quella
settimana non lo vidi ne' sentii, io evitavo di poterlo incontrare ed
evitavo di nominarlo a casa, non sapevo cosa provare, mi sentivo usato,
umiliato ma mi era piaciuto tantissimo sapevo che se mi cercava di
nuovo non avrei potuto dirgli che si per qualsiasi sua voglia.
La
domenica fu a pranzo da noi, si svolse tutto come al solito come se
nulla fosse accaduto io evitavo di incrociare il suo sguardo ma a parte
questo tutto normale. Finimmo di mangiare e lui mi chiese se l'indomani
mattina ero libero e se mi andava di accompagnarlo che doveva andare in
un'altra citta' per lavoro e che si seccava a fare strada solo.
Io,
a dire il vero, immaginando quello che poteva succedere l'indomani ero
eccitato e quindi dissi di si', poi mi ritirai nella mia stanza.
Rimase
un altro paio di ore parlando con i miei poi disse 'vado, grazie sempre
di tutto prima di uscire vado da Giuseppe, cosi' ci mettiamo d'accordo
per domani'.
Venne nella mia stanza, entro' e si chiuse la porta
alle spalle io ero al pc, si avvicino' si abbasso la zip, lo tiro'
fuori e mi disse 'dai fammi una sega veloce' ed io 'ma sei pazzo e se
vengono i miei? ' e lui 'dai muoviti che non viene nessuno, tuo padre
sta guardando la tv e tua mamma sta lavando i piatti'.
Io lo presi
in mano e lo segai senza nemmeno guardalo, ero troppo in tensione per
la situazione, appena stava per godere me lo avvicino in faccia, senti
un odore forte di urina e sudore ma non potevo far altro che
assecondare le sue voglie; lo presi in bocca e ingoiai la sua sborra.
Si ricompose e mi disse 'bravo il latte ti piace', io non risposi
nulla.
Lui ormai soddisfatto mi disse 'per domani alle 8 fatti
trovare pronto che ti porto con me, non mi fare aspettare ti
raccomando', io 'Ok domani alle 8 saro' pronto mi suoni ed esco ciao a
domani'- lui- 'ciao a domani e un'ultima cosa non mettere nulla sotto,
ti voglio senza mutande hai capito?' io 'va bene'-lui-'allora a domani
troiona .'
Usci', saluto' i miei e se ne ando'.
(continua…)
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