ORSI ITALIANI MAGAZINE
L'amico di famiglia (decima parte - Mio padre)
Un racconto di grassopassivo (grassopassivo@yahoo.it)
Ero
stanco della serata trascorsa e dopo essere stato un po' al PC visto
che si era fatta mezzanotte andai in bagno per preparami per andare a
letto, notai che i miei erano gia' andati a dormire.
Mi misi
a letto e pensavo all'orgia avuta con gli amici di Giovanni mi
chiedevo ancora chi fosse quel bel cazzone che avevo spompinato ma non
riuscivo a trovare risposta, appena iniziato a pensare alla serata mi
ero subito eccitato avevo il cazzo durissimo e da sotto il lenzuolo
cominciai ad toccarmelo attraverso gli slip, non ce la facevo piu' di
questa sega abbozzata avevo bisogno di menarmelo forte e scaricare
tutta l'eccitazione che il solo ricordo di quei bei cazzi avevo messo
in me.
Mi alzai e andai in cucina a recuperare dei fazzolettini per
poi spararmi un bel segone a letto e asciugarmi; cercai di fare il
minimo rumore possibile e tornai nella mia stanza, chiusi la porta ma
non a chiave, mi sdraiai e tirai fuori il mio cazzo e cominciai a
segarmi.
Quando stavo quasi per venire sentii un rumore, in
tutta fretta mi tirai su il lenzuolo e cercai di capire cosa fosse
stato, quando vidi la porta aprirsi ed entro' mi padre.
Io ero ancora un po' affannato, ma feci finta di dormire sperando che andasse via presto per poter finalmente godere.
Nella
poca luce che c'era nella stanza notai che si era richiuso la porta
dietro. Poi come imbarazzato o indeciso su cosa fare si era fermato, io
non sapevo cosa pensare ne' cosa mai potesse volere da me mio padre a
quell'ora di notte, ma soprattutto volevo poter finire la sega che
avevo iniziato; ero li li per godere ed essermi fermato era una grossa
sofferenza.
Notai che indossava solo gli slip come del resto
faceva sempre per dormire, lo ricordo sempre cosi' sia estate che
inverno, il suo pigiama era la folta peluria nera del suo petto e un
paio di slip e null'altro addosso.
Si avvicino', finalmente aveva
deciso cosa fare, con un paio di rapide falcate era davanti al letto,
io continuavo a far finta di dormire, sempre piu' confuso.
L'avevo
in piedi davanti a me, mi sarebbe bastato allungarmi un po' per
strusciare le mie labbra sui suoi slip, che pensiero strano che mi era
venuto, non avevo mai fantasticato su di lui, non l'avevo mai
considerato come un maschio.
Il mio cervello razionale aveva sempre
escluso istinti o desideri verso lui, istinti e desideri che avevo
proiettato e poi realizzato con Giovanni, che in fondo per me era un
secondo padre ma senza tutti i taboo che avevo costruito sulla
figura di mio padre. Lui dopo essere stato qualche secondo fermo come
tranquillizzato dall'assenza di rumori e di miei movimenti, fece
qualcosa che mai mi sarei aspettato, si abbasso' gli slip.
Nella
poca luce che c'era non potevo vederlo bene ma l'odore che emanava mi
ricordo' il cazzone che avevo spompinato durante la serata. Io ero come
pietrificato non sapevo davvero che fare, l'educazione ricevuta e tutti
i taboo della societa' che erano in me non mi facevano apprezzare a
pieno la disponibilita' di un cosi' bel cazzo cosi' vicino. Se non
fosse stato lui a questo punto mi sarei gia' avvinghiato sul quel pezzo
di carne cosi' vicino alle mie labbra, invece continuavo a far finta di
dormire. Lui sempre piu' intraprendente si avvicino ancora di piu',
anzi per meglio dire avvicino' ancora di piu' il suo cazzo alle mie
labbra, e comincio' a strusciare la cappella.
Io imbarazzato
continuavo a far finta di niente, sapevo che lui sapeva che non
dormivo, aveva sicuramente notato i miei occhi aperti.
Finalmente
ruppe gli indugi si chino' e piano mi disse: 'troia fammi godere come
hai fatto stasera , non volevo credere a Giovanni ma adesso so che e'
tutto vero, sei un gran ciucciaminche e adesso fai godere un po' il tuo
paparino'.
Io mi alzai un po' e aprii la bocca, lui con un rapido
movimento infilo' il suo cazzo ancora semi moscio dentro e tenendomi la
nuca comincio' a scoparmi la bocca, dopo pochi secondi era durissimo,
adesso non avevo piu' dubbi era il suo quel bel cazzo da 25cm che avevo
spompinato quella sera.
Mi tolse le mani dalla nuca e mi disse 'Da
bravo fammi godere come so che sai fare' cominciai a fare con le labbra
su e giu' su quel bellissimo cazzo, scesi poi a leccargli le palle e a
giocarci, 'che bravo figlio troia che ho' gemeva lui, mi faceva
impazzire l'idea di farlo godere capii che era quello che desideravo da
tempo e ci misi tutta la passione e l'esperienza che avevo per farlo
godere al massimo, passai la mia lingua su ogni cm del suo cazzo, gli
leccai accuratamente il frenulo e poi mi dedicai al buchetto con vero
gusto per poi riprenderlo tutto in bocca.
Lo sentivo che arrivava
sino in gola ma spingevo sempre di piu' volevo ingoiarlo tutto, lui
dopo un poco venne facendomi bere tutto.'Bravo bevi il lattucccio di
papa''. Si rimise gli slip e chinandosi su me mi bacio' in bocca e poi
mi disse 'domani saremmo soli e voglio farti mio', preparati che voglio
scoparti per bene!'
Detto cio' usci' dalla mia stanza.
Io ero
davvero sconvolto sapevo che si era realizzato un mio desiderio che non
avevo avuto mai il coraggio di rivelare nemmeno a me stesso.
Ormai
non avevo bisogno di segarmi avevo sborrato senza nemmeno toccarmelo
tanta era stata l'eccitazione, mi asciugai e andai in bagno a pulirmi,
mi sentivo strano come se tutto quello che era accaduto non fosse altro
che un bellissimo sogno erotico, ma il sapore del suo sperma mi diceva
che era tutto vero.
Andai a dormire e nonostante l'eccitazione, dormii profondamente appagato.
L'indomani
mi svegliai verso le dieci dopo essere andato in bagno notai che mio
padre era ancora a letto mentre mia mamma non era in casa.
Sentendomi
muovere per casa mi chiamo', io andai da lui e mi disse:'siamo soli la
mamma e' uscita con la zia e torna verso l'una e mezza, abbiamo un paio
di ore solo per noi, vieni a metterti nel lettone con me'.
Non me lo
feci ripetere due volte, anche se ancora avevo quella sensazione di
irrealta' verso questa situazione; mi sdraiai accanto a lui.
Lui
mi ordino' di togliergli gli slip, cosa che faci con sommo godimento:
finalmente potevo vedere bene il suo bel cazzo e non mi ero sbagliato
era davvero grosso 25 cm leggermente curvo a destra circondato da una
folta peluria nera.
Era duro e mi disse 'sai di mattina e sempre cosi' ma oggi so cosa fare….'
Poi
mi fece sdraiare e comincio' ad accarezzarmi e baciarmi ovunque, si
dedico' con cura ai mie capezzoli e mentre io gemevo dal piacere mi
tolse i miei slip e mi allargo le cosce , e mentre continuava a giocare
con la lingua con i miei capezzoli mi infilo' un dito nel buchetto.
Godevo
come non mai nel sentire il dito di mio padre dentro, poi ne mise un
altro, il mio buchetto dopo queste settimane con Giovanni era diventato
abbastanza largo ed elastico ma sentire lui mi faceva comunque
impazzire di piacere,mi diede un bacio in bocca e poi mi disse di
girarmi a pancia sotto.
Io prontamente obbedii, mise un cuscino
sotto il mio bacino in modo che il culetto fosse ben in vista e poi si
mise sopra di me, era bello sentire il suo peso sulla schiena e il suo
respiro sul collo, poi con un sol colpo centro' subito il mio buco con
il suo cazzone e comincio' a cavalcarmi.
Mi fece alzare un po' il petto e mise le sue mani sotto e mentre mi scopava mi stringeva i capezzoli.
Dopo 10 minuti che mi scopava, mi disse, 'adesso fammi riposare, fammi vedere come cavalchi il cazzone di papa''.
Si
mise al centro del letto ed io mi sedetti sul suo cazzo, una
meravigliosa smorza candela, cominciai a ruotare il culetto e a
muovermi su e giu' sulla sua asta dura, finche' lui mi mise le sue mani
sulle spalle e facendomi stare fermo mi diete un paio di spinte forti
fino a sentire il suo cazzo eruttare una gran quantita' di sborra nel
mio culo.
Rimanemmo qualche minuto cosi', lui mentre cominciava a
smosciarsi, ogni tanto dava qualche altra spinta per farmi sentire il
suo cazzo nel mio culo.
Poi mi fece sollevare e andammo entrambi a
lavarci: lui mi puli' il culetto e poi mi disse di mettermi dentro la
vasca, cosi feci.
Lui dopo essersi sciacquato il cazzo nel lavandino
si avvicino' e mi disse di aprire la bocca, io completamente suo
obbedii e mi piscio' addosso ed in bocca sentivo il sapore acre del suo
piscio, poi dopo essersi scrollato il cazzo mi fece alzare ed entro'
nella vasca pure lui.
Mentre facevamo la doccia insieme si mise
dietro di me e con il suo cazzo moscio appoggiato alle mie chiappe mi
sego', sborrai tantissimo sulla sua mano, lui con un gesto del tutto
inaspettato si avvicino' la mano alle labbra e la lecco', poi mi diede
un altro bacio facendomi sentire il sapore del mio sperma nella sua
bocca.
Finimmo di lavarci e ci rivestimmo, non parlammo di quanto
era successo, preparammo insieme il pranzo, io speravo tanto di
ripetere questa esperienza con lui. Era stato fantastico.
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