ORSI ITALIANI MAGAZINE
L'amico di famiglia
Un racconto di grassopassivo (grassopassivo@yahoo.it)
Avevo
appena compiuto 18 anni quando capii che oltre a piacermi gli
uomini mi piaceva anche essere sottomesso a loro e abbandonarmi alle
loro voglie obbedendo ai loro piu' indecenti desideri, e scoprii questo
grazie a un amico di famiglia,Giovanni: aveva 52 anni era un bell'uomo
alto sull'180cm, aveva ancora un bel fisico, aveva solo messo un po' di
pancetta ma ancora aveva due belle gambe pelose e sode e
soprattutto un gran bel pacco in mezzo.
Ricordo che da sempre era a
casa nostra, lui era scapolo e capitava spessissimo che pranzasse da
noi per le feste o le domeniche, spesso in estate si andava tutti al
mare insieme, ed io da quando avevo compiuto i 14 anni e avevo
conosciuto le pulsioni sessuali mi ero spesso ritrovato in spiaggia ad
ammirarlo ed soprattutto ad ammirare il suo pacco che vedevo
decisamente grosso.
Mi ero sparato numerose seghe pensando a lui, ma
pensavo fosse solo e soltanto un sogno irraggiungibile. Nonostante non
avesse nessun grado di parentela, in segno di rispetto lo chiamavo zio.
Era giugno le scuole erano finite ed un sera mi chiese se
l'indomani mattina potevo andare da lui a dargli una mano ripulire il
suo garage dalle cianfrusaglie che aveva accumulato.Io visti i
rapporti, accettai di buon grado, mi faceva piacere potergli dare una
mano.
Ed eccomi li a casa sua l'indomani mattina alle 9; mi
venne ad aprire con addosso solo un paio di pantaloncini, anzi per
essere esatti erano un paio di jeans tagliati, in pratica poco piu' di
una mutanda.
Io per un attimo lo guardai estasiato, poi ritornai alla realta' e dissi 'zio dai, hai gia' deciso cosa buttare?'
Cosi'
cominciamo subito a lavorare, lui: 'si gia' ho pensato a tutto',
cosi' andammo in questo garage che era sotto la casa e con la quale
comunicava da una porta interna ed iniziammo.
Mentre eravamo
intenti a prendere le cose diverse volte mi strusciava contro il sedere
il suo cazzo, lo sentivo bene, capii che non aveva messo null'altro che
quei pantaloncini e la mia eccitazione crebbe ma non potevo darlo a
vedere e comunque non feci caso a quei strusciamenti, pensavo fossero
casuali e non mi dispiacevano affatto, anche se notai che man
mano lo sentivo sempre piu' duro.
Ma continuammo il lavoro, dopo
un' oretta da quando avevamo iniziato trovai sullo scaffale uno
scatolone pieno di riviste porno: vidi solo le prime e con aria
sarcastica gli dissi 'zio di queste che ne dobbiamo fare?' e lui 'le
vuoi tu? Senno' me li porto di sopra, sai come anche alla mia eta' a
volte vengono determinate voglie.'
Gli consegnai lo scatolone e lo porto' di sopra.
Avevamo
quasi finito quando trovai una valigetta lui mi disse 'dammela la
porto sopra ci sono dei giochi.' E dopo aggiunse 'beh se sei bravo
magari ti ci faro' giocare' e con questa frase enigmatica se la porto'
sopra.
Io ero curiosissimo di sapere cosa c'era ma non chiesi.
Finimmo
che era quasi ora di pranzo e mi propose di mangiare da lui e accettai.
Dopo pranzo mi propose di bere una birra rilassati in salotto per
ripagarci dalla fatica, io dissi 'bene una bella birra fresca in relax
mi va'.
Eravamo seduti sulle poltrone mentre sorseggiavamo la
birra e mi disse 'sai adesso ci vorrebbe un bel pompino magari con
ingoio finale!'
Io quasi mi soffocavo ma come se nulla fosse gli
risposi che 'beh ci vorrebbe una bella donna per farlo' e lui 'no anche
i maschietti li sanno fare' e aggiunse 'vero Giuseppe?'
io feci
finta di non capire, e lui fece qualcosa che mai mi sarei aspettato, si
alzo' venne davanti a me e si calo' i pantaloncini denudando un cazzo
da paura, 23cm bello grosso di circonferenza e con due palle enormi
sotto.
Io rimasi impietrito non sapevo che fare.
Mi disse
'dai ciucciala un po' allo zio', io sgranai gli occhi e rimasi fermo e
lui mi disse 'lo so che ti piace, gli sguardi a mare li vedevo ma non
pensavo ti piacesse succhiare cazzi invece la settimana scorsa ti ho
visto dietro la stazione che facevi un pompino e vedevo che ci sapevi
fare. Chissa' quante ne hai gia ciucciate troia'.
Io provai a
negare ma mi disse 'beh o me lo succhi o lo dico a tuo padre dove ti ho
visto, e poi non fare il prezioso lo so che lo vuoi tutto!' me lo
avvicino' alla bocca ancora di piu', io aprii la bocca mi prese la
testa e me lo sbatte' tutto dentro, non era ancora al massimo
dell'eccitazione ma comunque mi riempiva tutta la bocca .
'Troia
fammi sentire la lingua ' io ormai ero completamente in suo potere e
cominciai a leccarglielo 'ummm bravo ci sai fare di lingua '.
Dopo
un paio di slinguazzate era durissimo. Mi lascio' la testa, si sedette
nuovamente in poltrona e mi disse 'dai vieni qui e completami sto
pompino forza!'
Mi inginocchiai ai suoi piedi e comincia a spompinarlo di gusto sentivo che mugolava di piacere, stava gradendo il servizietto.
Mentre
continuavo ad avere il suo cazzo in bocca mi spingeva la testa contro
il suo cazzo lo sentivo arrivarmi in gola e nonostante a volte mi
veniva qualche conato lui continuava a scoparmi la bocca.
Mi
lascio' la testa mi fece uscire il cazzo completamente fuori dalla
bocca e comincio' a frustarmi le guance il mento e le labbra con il suo
cazzone duro.
Me lo torno' ad infilare in bocca e disse 'ciuccia che sei un ciucciacazzi nato'.
Si
tolse i sandali e con un gesto deciso prese la mia testa e la porto sui
suoi piedi 'dai lecca' io rimasi fermo oltre al cazzo e alle palle non
avevo mai leccato altro agli altri maschi con cui ero stato, mi diede
un ceffone e mi disse 'forza lecca o ne avrai altri'.
Gli leccai i piedi, simulando una pompa al suo alluce 'umm bravo impari subito'.
Il
cazzo si era un po' afflosciato nel frattempo ma ormai io desideravo
ardentemente bere la sua sborra, quindi mi staccai dai piedi e risali
,'ti piace il cazzo troia che sei' ma non me lo fece prendere in bocca,
si alzo e ando' nel bagno facendosi seguire da me.
Mi fece sedere
sul cesso mi disse 'apri la bocca forza', io inesperiente com'ero e non
immaginando completamente l'esistenza di determinate pratiche, obbedii.
Lui
mi appoggio' la cappella sulla lingua senza far entrare il cazzo in
bocca, io provai a cercare di succhiarglielo ma mi blocco' la testa,
non capivo cosa volesse fare, quando improvvisamente sentii il suo
piscio arrivarmi in bocca 'bevi troia se cade a terra te lo faccio
leccare'.
Io deglutii quello che avevo in bocca e lui esperto mi pisciava piano in bocca dandomi il tempo di berlo tutto.
Ero
sconvolto avevo voglia di vomitare anche se il gusto non mi era
dispiaciuto ma non avevo potuto apprezzare, vista la situazione. Fini'
e si scrollo' il cazzo su me poi me lo rimise in bocca tutto e mi
scopo' con foga la bocca: sentivo che mi entrava sino alla gola, disse
'basta voglio schizzare'.
Mi tenne la bocca aperta e si masturbo'
davanti a me fino a sborrarmi in faccia e in bocca poi mi disse 'dai
puliscilo' cosi gli leccai le ultime gocce di sperma dalla cappella.
(continua…)
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