ORSI ITALIANI MAGAZINE



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Alessandro il grande  

(prima parte 

Un racconto di SlaveF


Luglio era stato un mese molto caldo. Afa terribile, il sudore che si attaccava alla pelle, si sudava a stare fermi.
Agosto e' cominciato in maniera migliore. L'aria era piu' respirabile, i condizionatori si accendevano di meno e si poteva uscire senza asciugarsi il sudore ogni due passi.
Al mio paese in quel periodo c'e' la festa dell'unita' che dura 10/12 giorni ed e' quasi obbligatorio per chi non va in vacanza passare qualche serata ad  ascoltare musica, ballare, fare qualche chiacchiera e anche mangiare in compagnia di amici o parenti.
Ci vado anch'io con i miei amici (che non sanno che mi piacciono gli orsi pelosi) o anche da solo se non vogliono venire, tanto qualcuno con cui passare la serata fra chiacchiere  e birra e patatine lo trovi.
Quella particolare sera ho incontrato, dopo tanto tempo, Alessandro che era stato il mio primo 'fidanzato' tanti anni prima. Ci siamo salutati mettendoci d'accordo che ci saremmo visti piu' tardi perche' eravamo insieme ad altre persone.
La mia mente ha cominciato a pensare a tanti anni prima, a cosa succedeva quando io e Alessandro ci trovavamo a casa mia e, quasi inconsapevolmente,  mi sono messo a guardare in giro per vedere se incontravo il suo sguardo perche' mi era venuta la voglia di un incontro ravvicinato come ai vecchi tempi.
Ma non l'ho visto e, dopo un po' di tempo ho detto ai miei amici che me ne andavo a casa a dormire. Ero un po' deluso.
Arrivato in un punto dove dovevo attraversare la strada si ferma una macchina davanti a me, il conducente abbassa il finestrino e con mia sorpresa vedo che e' Alessandro che mi invita a salire.
Si scusa con me perche' non ci siamo incontrati alla festa, ma io gli dico che non importa, che magari ci saremmo rivisti qualche altra volta e come 'risarcimento' si offre di accompagnarmi a casa.
Facciamo qualche chiacchiera su com'e' andata la vita da quando ci siamo visti ma quando arriviamo ad uno stop ferma la macchina e mi chiede:
'Tu fai ancora i pompini?'
Io gli rispondo che da quando ci siamo persi di vista non ho fatto niente con nessuno, che lui e' stato il primo e l'unico. Allora mi chiede:
'Hai voglia di fare come una volta?'
Io gli rispondo di si' e allora ci allontaniamo verso un luogo appartato.
Comincio a trafficare con i suoi jeans cercando di sbottonarli e lui allarga le gambe per farmi lavorare meglio e sento il suo cazzo che diventa duro. Immagino cosa ci sia li sotto (lo aveva gia' grosso e lungo da adolescente)!!!
Lui ogni tanto stacca una mano dal volante e mi tocca tra le gambe per vedere a che punto sono. Inutile dire che il mio cazzo e' gia' durissimo!!!
Quando arriviamo sul posto siamo gia' molto eccitati .
Tiro indietro il sedile della macchina e lui ci si sdraia sopra. Io comincio a spogliarlo: prima gli sbottono i jeans e poi la camicia. Un fiume di ricordi mi riempie la mente, ma ora e' meglio perche' lui e' diventato grande e grosso e a me gli uomini cosi' (anche molto pelosi) mi fanno impazzire e il suo cazzo e' molto piu' grosso e lungo (penso 25 centimetri) di prima (particolare che mi eccita da morire).
Si e' anche fatto crescere la barba e i baffi.
 Il suo cazzo e' gia' duro come il marmo ed io comincio a succhiarglielo alternando il ritmo per farlo godere di piu'.
Ad un certo punto mi dice di smettere, mi attira sopra di se' e mi bacia facendosi largo con la lingua nella mia bocca. Ma ho troppa voglia del suo cazzo e ritorno al mio 'lavoro'. Gli infilo anche due dita nel culo per farlo godere di piu' e lui mi ripaga con dei mugolii di piacere.
Sono troppo eccitato , e per aumentare il godimento mi metto a leccargli la pancia e le tette anche con dei piccoli morsi sui capezzoli
Gli chiedo se ha voglia di succhiarmi il cazzo e per tutta risposta mi ribalta sul sedile e me lo prende in bocca. Resto senza fiato, era una sensazione che non provavo da molto, troppo tempo. Ci sono poi i peli della barba che mi solleticano il cazzo e questo mi fa godere in maniera pazzesca.
 Lo prego di smettere altrimenti gli vengo in bocca, ma la mia voce arriva troppo tardi e gli riempio la bocca di sperma. Rimango sfinito dal tanto godere sul sedile mentre lui si pulisce la bocca.
Per farmi 'perdonare' lo rimetto sul sedile e comincio a succhiarglielo con piu' vigore di prima tanto che mi dice che gli sto facendo male. Ma io sono troppo eccitato e continuo a spampinarlo fino a che sento  il suo sperma che mi invade la bocca.
E' talmente tanto che un po'  devo ingoiarlo, ma non importa.
Ci lecchiamo, succhiamo e baciamo ancora un po' e dopo avere guardato l'orologio decidiamo che e' ora di andare a casa e ci diamo appuntamento per una delle sere successive.
Mi accompagna a casa e prima di scendere dalla macchina ci scambiamo un ultimo bacio con la lingua.
(Fine prima parte)
               SlaveF