ORSI ITALIANI MAGAZINE
Accadde all'improvviso (parte seconda)
Un racconto di L. Lapis
L'indomani mattina mi trovavo in ufficio, non riuscivo a lavorare volevo a qualsiasi costo passare una giornata assieme al signor Berna. Verso le 11 visto che al lavoro non rendevo, alzai la cornetta del telefono e composi il suo numero, mi rispose lui con una voce molto pacata 'ciao' mi disse 'come stai?' 'bene' risposi, e subito gli chiesi quando ci potevamo vedere, mi disse che era tutta la giornata impegnato e soltanto verso le 19,00 era possibile incontrarci. Lo invitai a cena a casa mia e lui accetto' subito 'con piacere' mi disse a 'stasera'.
Uscii dall'ufficio un po' prima per fare la spesa e tornato a casa mi misi a cucinare . Non vedevo l'ora che arrivasse, cosi' verso le 19.15 suono' il campanello, andai ad aprire subito e lui con una rosa in mano mi saluto' dandomi un bacio sulle labbra.
Ci sedemmo a tavola e consumammo di fretta quel cibo: era chiaro che entrambi, in quel momento, avevamo un solo pensiero, 'quello di scopare'. Ci sdraiammo sul divano e cominciammo a baciarci e a masturbarci a vicenda e quando i nostri sessi furono rigidi come aste ci spogliammo e con una posizione di 69 ci spompinammo a vicenda.
Il suo cazzo era duro e grosso e sentivo il calore del suo corpo nella mia pancia, non riuscivo piu' a contenermi e togliendo il mio cazzo dalla sua bocca mi misi ad eiaculare a piu' non posso. Fece un sorrisino ironico e subito senza esitazione mi giro', mi mise in posizione e mi penetro' fino a fare arrivare i suoi coglioni in bocca.
Era molto esperto, ogni tanto faceva dei giri di bacino di 360° facendo sfregare tutto quel pezzo di carne contro i miei tessuti, io impazzivo dal piacere e con le mani sui suoi fianchi lo tiravo ancora verso di me come se tutto quel pezzo di carne che avevo dentro non mi bastasse, gli afferravo i capezzoli e li stringevo forte mentre lui ansimava e dava dei colpi sempre piu' forte.
Ad un certo punto sfilo' il suo cazzo dal mio culo e il tempo di mettermelo in bocca mi sentii inondare da un liquido molto denso che ingoiai fino all'ultima goccia.
Ci sdraiammo parlammo un poco e dopo alcuni minuti ricominciammo nuovamente. Stavolta fui io a prenderlo per i fianchi e scoparlo, il suo fondo schiena era morbidissimo sembrava quasi un cuscino, gli leccai il culo e dopo avere allargato il suo buco con le dita lo penetrai.
Sentivo il calore delle sue viscere e non potendomi trattenere fui costretto ad eiaculare al suo interno. Mi scopo' ancora per due volte e poi se ne ando' senza dirmi quando ci dovevamo vedere. Quella notte non dormii, il mio pensiero era sempre a lui volevo stargli accanto e fare sesso continuamente. Erano le tre del mattino, mi alzai, gli telefonai e dopo alcuni squilli mi rispose ma non ebbi il coraggio di dire pronto, riattaccai immediatamente, andai a letto e dopo alcuni minuti mi addormentai quasi distrutto dalla stanchezza
continua
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