ORSI ITALIANI MAGAZINE




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L'amore e' un'avventura meravigliosa (parte seconda)

Un racconto di Danny


I racconti pubblicati possono contenere descrizioni di sesso non sicuro: ricordate, sono opera di fantasia! Nella vita reale praticate sempre il Sesso Sicuro usando il preservativo.

The stories published in this section may contain descriptions of unsafe sex: remember, it's fiction! In real life always practice Safe Sex by using condoms.


Arriva la domenica del nuovo appuntamento con Antonio.

A dire il vero non si trattava di un vero e proprio rendez-vous in quanto semplicemente ci dovevamo trovare sempre al cinema. Niente di sicuro quindi, nessun impegno da parte di entrambi.

Arrivo preciso preciso alle 14, orario di apertura del cinema e mi siedo in ultima fila

vicino all'entrata della sala cosi' potevo curare tutti quelli che entravano e appena avrei

visto Antonio mi sarei seduto accanto a lui.

Ammetto che ero molto nervoso e ricordo fumai nel giro di poco tempo 4-5 sigarette. Si fanno le sedici e lui non e' ancora in sala. Una delusione e una rabbia senza eguali.

Mi alzo per fumare di nuovo quando vedo Antonio che entra.

Sono al settimo cielo, lo seguo e mi siedo accanto a lui.

Mi saluta molto cordialmente e iniziamo a chiacchierare a bassa voce per non disturbare i presenti.

A un certo punto non resisto e lo tocco in mezzo alle gambe per sentire il suo uccello e noto con piacere un bel rigonfiamento.

Gli slaccio il pantalone, gli infilo la mano nella mutanda e gli tiro fuori l'asta gia' bella dura.

Glielo meno un attimo e mi abbasso per prenderglielo in bocca.

Nonostante la dimensione cerco di gustarmelo totalmente.

E' bellissimo.

Poi mi accucciolo sulla sua panciotta, lo abbraccio teneramente e ci guardiamo il film cosi, accarezzandoci, stringendoci.

Poi decidiamo di andare ancora in bagno. Questa volta non ci e' andata bene come la domenica precedente ma riusciamo lo stesso a soddisfarci e a fare l'amore meglio che sia possibile.

E’ stato di nuovo bellissimo potere avere il suo corpo a contatto con il mio, baciarlo, coccolarlo, accarezzarlo.

Mi sa che mi stavo innamorando.

Per circa un paio di mesi andiamo avanti a vederci di domenica al cinema.

Intanto mi sto innamorando sempre di piu'.

In sala al buio non facciamo solo conoscenza fisica ma parliamo molto.

Fatico molto perche' Antonio e' un po' sordo e ogni volta che gli parlo o gli chiedo qualcosa, lo devo ripetere minimo un paio di volte.

Ma quanta tenerezza che mi fa!

A volte lo vedo pero' infastidito dalle mie domande.

E' che non e' il fatto di essere curioso ma la grande voglia di conoscere tutto di quest'uomo.

Ricordo una volta che addirittura mi chiede se sono un poliziotto visto che gli faccio molte domande.

Un po' ci sono rimasto male. Non riesco a capire se lui si stava innamorando come io di lui o meno. Certo non e' molto espansivo da questo punto di vista, forse la timidezza o magari la paura di provare qualcosa.

Paziento anche perche' 'ufficialmente' non c'e' nulla tra di noi anche se lo voglio con tutto il mio cuore.

Decidiamo di vederci la sera fuori dal cinema.

Ci incontriamo al parcheggio.

Come al solito arrivo presto agli appuntamenti e con ansia aspetto di vedere arrivare la sua panda blu di cui conoscevo la targa a memoria.

Appena lo vedo arrivare il cuore mi parte a mille.

Salgo sulla sua auto o lui sulla mia, chiacchieriamo un po' e poi decidiamo di imboscarci da qualche parte per stare tranquilli e fare l'amore.

I nostri incontri serali non sono frequenti.

Lui ha anche un po' paura di incontrarci spesso: non vuole che lo vedano in giro con uno sconosciuto magari proprio all'uscita di qualche sentiero o posti del genere (specialmente in compagnia di un uomo).

Di questi suoi timori me ne parla subito ma io lo tranquillizzo dicendogli che per me va bene lo stesso anche se ci vediamo solo una sera al mese.

In cuor mio ci soffro tantissimo ma pur di stare con Antonio sono disposto a qualsiasi sacrificio.

Una sera ci imboschiamo in un posto abbastanza sicuro e isolato.

Possiamo finalmente stare soli in santa pace senza curare troppo di altre eventuali auto in zona.

Recliniamo subito i sedili ci mettiamo comodi e comincio a baciarlo appassionatamente, quasi non respiro pie' tanta e' la foga di sentire il suo respiro all'unisono col mio.

Le lingue sono come un vortice inarrestabile, si spingono, si cercano, si respingono, si fanno spazio l'una nella bocca dell'altro.

Lo stringo forte a me come se avessi paura che qualcuno me lo portasse via da un momento all'altro.

Mi stacco, gli tengo il viso, lo guardo, me lo mangio con gli occhi: e' bellissimo il mio orsacchiotto.

Ancora mi ci perdo nei suoi occhi che anche al buio danno una luce immensa.

Comincio a massaggiarlo dal petto scendo sulla sua panciotta morbida, soda come piace a me.

Antonio ha davvero una forte carica sessuale su di me.

Fisicamente e' il mio uomo ideale, l’uomo che ho sempre sognato come compagno.

Gli slaccio la camicia, bottone dopo bottone. Mi chino sui suoi capezzoli e gli li lecco delicatamente, dolcemente, picchiettandoli con la lingua e poi mordicchiandoli leggermente per non fargli sentire male.

Scendo poi con la lingua fino alla sua pancia, seguendo la folta linea di peli che divide in due il suo corpo.

Arrivo ai pantaloni, velocemente li slaccio, vedo gia' un notevole rigonfiamento.

Lo tocco, e' un pezzo di acciaio, grosso, sento la sua virilita' pulsare dentro la la mia mano. Con una mano allargo lo slip bianco con mille righine blue gialle e rosse, con l'altra estraggo il suo cazzone.

Non resisto, lo divoro e comincio a gustare ogni millimetro dal basso verso l'alto e viceversa. La cappella e' gonfia, la succhio, la risucchio.

Con la lingua scivolo lungo il prepuzio lentamente prima, aumentando il ritmo poi.

Lui ha un vero sussulto di piacere, mi dice di continuare, mi fa capire che nessuno finora gli mai fatto una cosa del genere.

Si prende il cazzo in mano e mi blocca.

- "Ciccio, basta ti prego o mi farai venire subito", esclama deciso.

Ci rilassiamo un attimo. Mi spoglio e lui mi prende i capezzoli fra le dita.

Me li gira, me li stuzzica e poi me li succhia con molta foga e tenerezza.

Si stacca e prende il mio cazzo in bocca.

Lo lavora bene, sento che scende verso la sua gola e poi lo estrae velocemente. Non mi lascia scampo, il piacere e' immenso, e' un delirio e comincio a bagnarmi.

Si ferma per la paura che anche io possa avere un orgasmo subito.

E' ancora presto, dobbiamo ancora esplorarci, non puo' finire li'.

Antonio ha un'idea. Mi dice che vuole essere penetrato, che era pronto.

Cambiamo faticosamente posizione e lui si mette in ginocchio sul sedile che spostiamo piu' avanti per fare spazio.

Ho il suo bellissimo culo vicino a me. Glielo allargo dolcemente con le mani e incomincio a leccare le sue rotondta' fino ad arrivare al buchetto del piacere.

E' protetto da un po' di peluria ma e questo mi aumenta l'eccitazione.

Lo penetro con la mia lingua. Antonio sculetta all'impazzata, geme, si allarga ancora di pie' le natiche con le mani. Vuole qualcosa da me... Entro in lui dolcemente col mio cazzo durissimo.

Mi dice di far piano ma appena la cappella scivola dentro senza molti sforzi, mi chiede

subito di spingere fino a fargli sentire il mio sesso in gola.

Lo vuole tutto, si dimena, continua a ripetermi che gli piace, di darci dentro, di essere il suo maschio.

Queste sue parole mi eccitano davvero tanto, mi fanno sentire pie' infoiato, mi arrapano tantissimo. Ovviamente lo accontento, le mie spinte si fanno molto pie' intense, lo penetro profondamente e il suo ano sembra concedersi ancora di pie'.

Non resisto, gli prendo le natiche e me le spingo verso di me per sentirlo ancora pie' mio e poi vengo copiosamente dentro di lui.

Antonio mi prende la mano, me l'appoggia sul suo cazzo, vuole che glielo stimoli. Sento il suo respiro in affanno, dice che sta per venire, mi chino verso di lui, allargo la bocca e per la prima volta provo il suo sperma che mi arriva a fiumi in bocca.

Ci abbracciamo ancora, ci baciamo a lungo. Scendiamo dall'auto, ci sistemiamo e

torniamo a casa.

E' la prima volta che ho tanto trasporto nell'amare qualcuno.

Penso che Antonio sia l'uomo della mia vita. Ne sono convinto.

Per qualche mese andiamo avanti cosi'. Quasi tutte le domeniche ci vediamo al cinema oppure in settimana mi diverto a pianificare la domenica pomeriggio, una volta al lago, una volta al parco, ecc.

Pur di stare con lui, io andrei in capo al mondo. Non mi importa di niente e di nessuno, nella mia vita ora c'e' solo lui ed e' solo lui che per me conta. Tutto il resto passa in secondo piano.

Anche a casa si accorgono che sono un po' cambiato, euforico ma distratto, ho sempre la testa tra le nuvole, la sera esco molto presto senza dire dove vado (e non e' mia abitudine non lasciare detto con chi esco e dove vado).

A volte non esco con i miei amici per stare con Antonio e questo mi viene fatto notare.

I miei pensieri sono solo rivolti a lui, ascolto musica pensando a lui, leggo ma penso a lui... insomma la mia testa ha in mente solo quest'uomo che mi sta rubando letteralmente il cuore. Sono cotto, cotto, cotto, cotto….

Una domenica pomeriggio al cinema mi dice che a casa e' solo perche' la sorella e' via per qualche giorno.

Mi chiede di andare da lui. Nonostante conosco ormai Antonio da un bel po', sono un po' titubante.

Non so perche' ma il fatto di essere solo con lui a casa sua mi spaventa un po'.

Antonio e' un po' scocciato da questa mia indecisione e mi apostrofa:

- 'Beh arrangiati, ti fai scappare una simile occasione ? Io vado. Ciao'.

Dopo queste parole la mia testa elabora in un millesimo di secondo la decisione e

quindi seguo Antonio fino a casa sua, a soli 3 km dal cinema.

Arrivati a una piazza davanti alla chiesa, mi fa segno di parcheggiare. Intanto lui porta l'auto in garage in una palazzina pie' avanti e mi dice di aspettarlo.

Nel giro di 5 minuti lo vedo a piedi e mi dice di seguirlo ma senza farmi capire che

sono con lui.

Siamo al suo paese e non vuole farsi vedere con me.

E' vero che siamo alla seconda meta' degli anni 80 ma le sue paure mi sembrano comunque giustificate.

D'altra parte le sue ansie sono giustificate anche dalla differenza di eta' tra di noi.

Ci sono esattamente 21 anni e questo nella seconda meta' degli anni 80 suscita ancora una certa curiosita' tra la gente. Non a caso anche io ho avuto in seguito un po' 'di problemi per il fatto di frequentare un uomo maggiore di me.

Anche i miei famigliari e in seguito i miei amici si sono sempre chiesti la ragione di tanta amicizia fra me e Antonio.

Dico tante bugie pur di nascondere questa mia relazione ma penso sia solo un modo per difendermi.

Non trovo giusto dire i fatti miei e la mia vita privata agli altri.

Anche se poi so che in particolare la mia famiglia lo fa per difendermi, magari hanno paura che stia combinando chissa' cosa. Ma io so che non sto facendo nulla altro che amare. Gia', amare, perche' sono sicuro di amare Antonio, lo amo dal profondo del mio cuore come non ho mai amato nessun’altro nella mia vita.

Un bellissimo sogno-realta' che pero' per poco meno di un anno si e' rovinato, colorando di nero la mia vita. Ma di questo vi racconto la prossima volta.


continua...


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