ORSI ITALIANI MAGAZINE



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Vacanza ursina (quarta e ultima parte) 

Un racconto di SlaveF



La vacanza sta proseguendo come meglio non potevo sperare.
Sole, mare, SESSO con un UOMO e ORSO scandalosamente bello ed eccitante (almeno per me) non sono mai mancati.
Il tempo era sempre stupendo. Faceva sempre caldo, ma non era un caldo soffocante, c'era sempre un filo di aria a renderlo sopportabile.
Io e Riccardo non andavamo sempre nella stessa spiaggia e non andavamo sempre al mare.

Mi portava in giro per Palermo illustrandomi le bellezze della citta', ma ogni tanto ci spostavamo nelle citta' vicine per farmi scoprire angoli di Sicilia che molti turisti non conoscevano.
Era un cicerone perfetto, sembrava conoscere alla perfezione qualunque posto o cosa vedessimo, sembrava avere sempre la risposta pronta.
Io pendevo dalle sue labbra, ma devo essere sincero dicendo che a volte facevo finta di ascoltarlo mentre mi soffermavo a guardarlo.
Mi piaceva sempre di piu' e non so come mi sarei comportato quando fosse giunto il momento di tornare a casa.
Ma per il momento non ci pensavo, volevo solo godermi la vacanza.

Una mattina quando ci siamo alzati dopo l'ennesima cavalcata sessuale, abbiamo visto che il tempo non prometteva niente di buono. Minacciava pioggia.
Visto che per quel giorno di andare al mare non se ne parlava, Riccardo mi propone di andare in un mega centro commerciale dove avremmo potuto passare qualche ora tra negozi, librerie e andare anche al cinema se ci andava.
L'idea era stuzzicante e io accettai subito.
Per il tempo inclemente prendiamo la sua macchina e quando arriviamo parcheggiamo nel parcheggio sotterraneo. Ci mettiamo a curiosare per i negozi, ma presto ci fermiamo al bar per fare colazione (che non avevamo fatto a casa).

Appena entrati Riccardo scorge due suoi amici.
Ci dirigiamo verso il loro tavolo e facciamo le presentazioni, restiamo con loro e ci mettiamo d'accordo per una cena la sera stessa a casa di Riccardo.
Si chiamano Massimo e Alessandro e sono dei gran bei orsi anche se non al livello di Riccardo (ma forse sono di parte).
Sono entrambi ben piantati, bei cicciottelli, con la barba e molto  pelosi (lo intuisco da quanto spunta dal loro abbigliamento).
Dopo colazione passiamo un po' di tempo con i due, poi le nostre strade si separano.
Il centro commerciale e' molto grande e il tempo passa senza annoiarci.

Nel pomeriggio, dopo il pranzo in un self service, decidiamo di andare a vedere un film.
Nel buio della sala ci scambiamo qualche effusione e mentre mi mette la mano tra le gambe Riccardo mi sussurra che stasera ci sara' da divertirsi, perche' Massimo e Alessandro sono proprio due maialoni!
Dopo questa rivelazione per me il film perde interesse, sono gia' proiettato alla serata.
Quando usciamo e' quasi buio (a causa del maltempo) e ci dirigiamo verso casa. Riccardo mi dice di non preoccuparmi della cena, tanto saranno tutti piatti freddi e veloci.
L'appuntamento e' per le 20.

I due arrivano puntuali e ognuno ha portato qualcosa da mangiare e bere. La cena e' divertente, scappano battute su qualunque argomento, non ci si annoia.
Ad un certo punto Riccardo si alza in piedi e con tono allegro dice: 'Che la festa abbia inizio!'
Appena dette queste parole i miei tre nuovi amici scattano in piedi e si spogliano completamente nudi. Io resto come pietrificato.
Mi trovo davanti tre super figoni col cazzo gia' duro.
Riccardo mi lancia un'occhiata come per dire 'hai visto? Datti da fare!' e io mi riprendo.

Mi alzo e mi dirigo verso i due e comincio a toccarli dappertutto.
I loro cazzi sono grossi e lunghi e non resisto.
Li prendo nelle mani e inizio a sfregarli. Ma i due hanno un'altra idea.
Mi prendono per le braccia e mi trascinano in camera seguiti da Riccardo.
Mi spogliano e andiamo tutti sul letto che cigola (siamo in 4 tutti orsi).
Non mi sono completamente ripreso e mentre Massimo mi bacia in bocca, Alessandro mi lecca tutto il corpo.
A loro si aggiunge Riccardo che per non essere lasciato in disparte  mi massaggia il cazzo.

Non capisco piu' niente. Vorrei contraccambiare ma i due non mi lasciano. Finalmente riesco a muovermi e comincio a leccare il primo che mi capita a tiro.
Gli succhio il seno mentre con una mano prendo il cazzo dell'altro e lo masturbo.
Non ho una grande esperienza di sesso multiplo, ma mi piace.
Li faccio stendere sul letto e mentre a uno lo prendo in bocca all'altro gli faccio una sega.
Fabrizio che no ha ancora partecipato molto, si mette dietro di me e mi lecca il culo.
Voglio provare il pompino e l'inculata insieme e vengo accontentato.
Massimo mi mette l'uccello in bocca mentre Alessandro mi penetra senza tanti complimenti infilandomi il cazzo fino in fondo.
La doppia goduria e' favolosa, mentre intanto Riccardo passa da Massimo ad Alessandro mettendogli la lingua in bocca mentre a me strizza l'uccello.

E' un'esperienza favolosa e ogni tanto ci scambiamo le parti.
Quando e' in mezzo Massimo mi alterno con Alessandro a incularlo e a essere spompinato.
Stessa cosa quando e' in mezzo Alessandro.
Riccardo partecipa facendo godere gli altri leccandoli tutti, baciandoli e masturbandosi lui stesso.
Ma  non mi sono dimenticato di lui.
In un attimo di pausa  lo stendo sul letto e comincio a fargli un pompino, gli succhio ogni parte del corpo, lo inculo a tradimento, ma lui non si lamenta, anzi.
Sono instancabile, non ne ho mai abbastanza e mi stupisco di me stesso.
Non sono mai stato molto resistente, ma durante questa vacanza sembra che abbia la forza e l'energia di un toro.
Mentre mi do da fare con Riccardo, Massimo e Alessandro si montano a vicenda, si baciano e si leccano e ogni tanto si avvicinano a noi e leccano, succhiano e baciano con passione sia e che Riccardo.
Sembra che stiamo facendo il gioco delle coppie.

Ma la stanchezza si fa sentire e anche se non vorremmo smettere, ci sdraiamo vicini sul letto per riprendere fiato anche se le nostre mani non stanno mai ferme e palpeggiano il corpo del vicino.
Ci assopiamo quasi senza accorgercene.
Non so quanto sia durato il pisolino, ma quando ci risvegliamo ci sentiamo tutti piu' riposati e pronti ad un altro assalto.
I cazzi sono gia' in tiro.
Prendo in mano la situazione e 'costringo' Massimo e Alessandro a piegarsi in avanti mentre io e Riccardi li montiamo senza andare troppo per il sottile. Dopo un po' ci scambiamo le parti: io e Riccardo ci pieghiamo in avanti mentre Massimo e Alessandro ci montano.
La cosa e' divertente e molto goduriosa, ma mi chiedo quanto sperma riusciremo a fare uscire visto che le sborrate sono gia' state almeno un paio a testa. Ma non importa.
Quello che e' importante e' che stiamo facendo qualcosa che piace a tutti e che ci stiamo divertendo.
Nessuno di noi vuole sborrare, non abbiamo ancora fatto il 69 per cui predisponiamo le coppie (io prendo Massimo), ci mettiamo in posizione e ci diamo da fare come se avessimo appena iniziato il nostro amplesso e non fossero gia' passate circa due ore.
Ci diamo dentro come forsennati e quando sborriamo (non tutti assieme, sarebbe troppo perfetto) restiamo cosi' avvinghiati stanchi, sudati ma molto felici.

Dopo la terza sborrata (?) pensiamo che sia giunto il momento di darsi una ripulita e andiamo a fare la doccia.
Ma il box non
puo' contenere quattro orsi come noi e allora dobbiamo fare a turno.
Entriamo in due alla volta (io entro con Massimo, secondo me il migliore dopo Riccardo) e tra un'insaponata e l'altra abbiamo ancora la forza e l'energia di darci da fare.
Abbiamo tutti il cazzo indolenzito per l'uso prolungato e anche il buco del culo e' un po' dolorante per le continue inculate.
Mi sa che per almeno un paio di giorni tutti non faremo sesso.

E' stata un'orgia favolosa, la migliore della mia vita.
Quando tutti ci siamo lavati e asciugati torniamo in camera e ci buttiamo sul letto.
Siamo tutti molto stanchi e non passa molto tempo prima che ci addormentiamo abbracciati.
Quando il mattino arriva, vediamo che il sole e' tornato a splendere.
Non e' il caso di andare subito in spiaggia perche' il giorno prima ha sempre piovuto e il clima no si e' ancora rimesso completamente.
Continuo a dire che la vacanza e' meravigliosa, ma e' vero.
E' la migliore della mia vita, non so se la prossima sara' all'altezza di questa.
Io e Riccardo facciamo molto altro sesso ma mi sembra che fra di non ci sia qualcosa di piu'.
Non so se definirla amicizia ma sicuramente non e' solo affinita' sessuale.
Mi sono trovato splendidamente con lui e quando purtroppo abbiamo dovuto parlare di soldi per l'affitto lui non ne voleva sapere.
E' stata l'unica volta che mi sono un po' alterato.
Non ritenevo giusto andarmene senza che lui accettasse almeno una parte di quanto pattuito altrimenti non mi avrebbe mai piu' rivisto.
Gia' prima di partire avevo gia' deciso che il prossimo anno sarei ritornato da lui.

Abbiamo trascorso le ultime notti come se ognuna fosse l'ultima prima di non rivederci per chissa' quanto tempo.
L'ultimissima notte dopo la consueta maratona di sesso, l'abbiamo passata a chiacchierare abbracciati raccontandoci anche le cose piu' intime, le nostre esperienze, i nostri progetti per il futuro e tante altre cose come non avevamo fatto nei giorni precedenti.
Abbiamo dormito pochissimo, non volevamo sprecare le nostre ultime ore insieme a dormire, e quando e' spuntato il sole la realta' ci e' piombata addosso come un macigno.
Era arrivato il giorno della partenza.
Non avrei voluto andarmene ma il lavoro reclamava la mia presenza e seppure a malincuore, dopo avere preparato la valigia, mi sono fatto accompagnare all'aeroporto per tornare a casa.
Ci siamo scambiati i rispettivi numeri di cellulare e l'indirizzo di casa, riproponendoci di tenerci in contatto, anche via e-mail.

Prima di partire pero' non siamo riusciti a trattenerci dal fare un'ultima sveltina (un pompino in piedi davanti alla porta di casa). Arrivati all'aeroporto prima di prendere il pullmino che mi portava sull'aereo ci siamo scambiati un ultimo bacio appassionato con la lingua.
Non avrei piu' voluto respirare per trattenere il suo odore e mentre salivo la scaletta sentivo gli occhi che mi bruciavano perche' stavo per piangere ancora.
Ogni promessa e' debito e' io faro' di tutto per mantenerla. Dovra' accadere qualcosa di catastrofico affinche' io no ritorni tra le possenti braccia del mio figorso siculo.

FINE
SlaveF

Per contatti e suggerimenti: franco.prestini @libero.it

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