ORSI ITALIANI MAGAZINE


 

Una storia vera

Un racconto di Bear29163

Prestissimo, si presento' la mia passione per gli orsi, le persone mature.

Ricordo che avevo circa 17anni, quando in estate, con la famiglia ci recavamo al mare dagli zii, come ogni anno.

L'estate per me, era un vero tormentone psicologico, ricordo che avevo sempre dei desideri, uno dopo l'altro, e nei miei sogni piu' intimi, e nascosti, c' era sempre lui...

Presto spuntarono, interessi, fantasie sessuali per mio zio, un grosso uomo di media eta', molto robusto e peloso quanto basta. Quando arrivava l'estate, mi ritrovavo dagli zii al mare, lui era li, con il suo bel costume, ed il petto ricoperto da una folta peluria, anche le spalle, io lo guardavo con un fortissimo desiderio, senza farmene accorgere.

Si mangiava, la tavola era sempre attorniata da parenti, ed io sempre in silenzio, rinchiuso nel mio oscuro mistero. Affascinato da quel l'uomo, stregato dal suo manto peloso, dal suo viso, dal suo modo di fare. Gli occhi constantemente mi rimbalzavano su quel torace villoso, sul suo corpo, sudavo freddo, la voglia di toccarlo, baciarlo, sentirlo mio, era troppo forte. Vivevo un conflitto continuo con me stesso, con i miei pensieri, con le mie fantasie, ritrovandomi sempre piu' spesso nel bagno, a sfogare con una mano, quello che erano i miei sogni piu' segreti.

Ricordo che il venerdi, lui arrivava stanco dal lavoro, con i sacchi della spesa, io salivo su', per aiutarlo, poi si spogliava e scendeva a farsi il bagno al mare, io ero sempre li. Si scendeva insieme al mare, poi si faceva la doccia prima di salire a casa, ed io sempre li, con la mente conturbata dal desiderio, mi masturbavo in continuazione pensandolo.

Queste mie fantasie inappagate, arrivavano puntuali ogni estate.

E quando finiva l'estate, ed arrivava l'inverno, io stavo sempre li, immerso nei miei desideri attendendo un altra estate, per rivederlo nuovamente in costume, per rivedere il suo corpo, ricoperto di peli.

Ricordo una estate, strapreso dal desiderio, lui dopo cena, e dopo un paio di bicchieri di vino, si addormento' sulla strada, era in costume da bagno, era il mese d'agosto, faceva molto caldo. Tutti erano scesi in terrazza, c'era una festa, eravamo soli, io e lui. Presi la mia macchina fotografica, e scattai una foto. Nascosi quella foto per diversi anni, ed ogni tanto d'inverno assalito dalla perversione la guardavo, desiderandolo sessualmente, piu' di ogni cosa al mondo.

Sempre in quel periodo, addentrandomi con molta cautela nel suo bagno, presi un suo paio di slip, appena tolti da lui, diventarono miei, diventarono il mio gioco preferito. Cosi' facendo sfogavo la mie voglie per lui.

Non ebbi mai il coraggio di parlargli, di dirgli cosa provavo, poterlo avere sessualmente mio, anche solo per pochi minuti era solo un sogno impossibile, irrealizzabile.

Ma fu cosi che dopo 10 anni di seghe dedicate a lui, il sogno di poterlo toccare si avvero'.

Fu proprio durante un viaggio di lavoro.

Ricordo quel pomeriggio di un paio di mesi fa', mi stava per venire l'infarto, tremavo, sudavo. Arrivammo in quell'albergo, aprii la porta della stanza, di fronte mi venne un lettone matrimoniale. Stavo realizzando una cosa che avevo sempre sognato da bambino: averlo a letto tutto nudo, tutto mio. Stavo impazzendo, non ci credevo ancora, gemevo.

Ebbi il coraggio di rivelarmi a lui, dopo 10anni, e fui capito, assecondato.

Non sono innamorato, ma e' una persona che ho costantemente nei miei pensieri, che fa parte della mia vita, da me avra' sempre rispetto, e massima devozione, rileggendo questa storia, molto autobiografica, che ho scritto, ho rivissuto attimo per attimo tutte le mie sensazioni.

Ti penso sempre.


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