ORSI ITALIANI MAGAZINE


Il Trofeo

(Decima Parte)

Un racconto di Maurorso

 

Mastino e Pietro

Piu' tardi bussarono alla mia porta.

-Avanti!-

-Signore comandi!-

-Caporale la scena che ho visto stamattina non mi e' piaciuta affatto!

Non parlo della sua iniziativa nello sfogare i nostri soldati, ne' nel lodevole incoraggiamento a seguire il suo esempio che ha imposto al soldato che le era accanto... mi riferisco al soldato Mastino e alla sua insobbordinazione!-

Quel giorno faceva particolarmente caldo e le pale della ventola al soffitto del mio ufficio cigolavano monotone, il caporale era in piedi sull'attenti e vistose macchie di sudore ombreggiavano la sua camicia sotto le ascelle.

I bicipiti gonfi erano imprigionati dall'orlo stretto delle maniche corte e i pantaloni di tela aderivano alle grosse cosce lasciando intravvedere la bella sagoma del cazzo chiuso nei boxer e mollemente curvo a sinistra.

Prima di rispondermi l'uomo chiuse gli occhi quasi a godersi il refrigerio proveniente dall'alto che gli rinfrescava la nuca rasata e il possente collo...

-Signore quell'uomo non vuole sentire ragione, ha visto come ha preso l'iniziativa stamane facendosi, scusi la parola, pompare a forza dal sottoscritto.-

-Ho visto si', e' la seconda volta che gli succhia l'uccello e sembra che ci abbia preso gusto caporale!-

L'uomo divenne rosso in viso e il sudore aumento' imperlandogli la fronte e le folte sopracciglia corrucciate, una goccia scivolo' sul naso e rimase tremante pronta a cadere, il carnoso labbro inferiore era involontariamente spostato sul superiore nell'espressione infantile che precede il pianto.

-No Signore! Non ho preferenze nei confronti di Mastino, se e' questo che sta insinuando, per me gli uomini sono tutti uguali!-

-E i loro cazzi pure, giusto?-

-Si' signore! Come mi ha detto lei si succhiano indifferentemente perche' si deve farlo e basta.-

-Bene caporale, non ho mai messo in dubbio la sua ubbidienza e le ripeto che solo cosi' lei fara' carriera. Ma purtroppo Mastino non sta seguendo il suo esempio...-

-No Signore ma se vuole lo chiamo e lo obbligo all'ubbidienza a tutti i costi davanti a lei Signore! Giuro che gli faccio il culo stavolta!-

Il caporale era cosi' su' di giri nella sua maschia incazzatura da eccitarmi e mi fece venire un'idea.

-Il culo ha detto?-

-Bhe' e' un modo di dire Signore...-

-Non solo caporale... ha visto stamattina il soldato Bucolo come ha risolto efficacemente il problema che avete tutte le mattine... quelle brutte erezioni, intendo.-

-Si' Signore ho visto ma quell'uomo e' anche troppo...-

-Troppo cosa caporale? Bucolo ha capito che per accelerare il lavoro doveva rendere disponibile sia la bocca che l'orifizio, e mi sembra che cosi' abbiamo fatto prima stamattina...-

-Si' Signore! Certo Signore se crede che cosi' facciamo prima cerchero' altri soldati disposti a ...-

-Come caporale, adesso si tira indietro lei? Dov'e' la sua capacita' di prestarsi ad esempio per tutti? Non crede che come e' gia' successo gli uomini seguiranno spontaneamente il suo esempio?-

-Ssssi' Signore!- Disse esitando ma poi, con una forza di autoconvinzione interiore tipica di quella razza di subalterni, con sempre piu' decisione quasi mi urlo' nelle orecchie: - Ha ragione Signore, devo dare anche io il mio orifizio ai soldati perche' possano capire che nell'ubbidienza sta la nostra forza!-

-Bravo caporale...ma vediamo di non combinare casini, lei non avra' certo una grossa capacita' di ricezione, giusto?-

-Si' Signore...anzi no Signore, ho un buco normale credo...-

-Mi faccia vedere, sara' opportuno che lei non si presti se poi non e' in grado di ricevere il calibro di ogni soldato.-

-Si' Signore!-L'uomo senza indugio si calo' i pantaloni e le mutande mentre io mi alzavo e raggirando la scrivania mi portavo dietro di lui: -Si chini caporale e si allarghi i glutei, voglio vedere come e' messo.-

Anche la schiena del caporale era sudata e una striscia scura sul cotone verde della camicia scendeva dalla nuca allo spacco delle chiappe, si chino' a novanta e presi i glutei con forza allargo' il culo mostrandomi un bel buchetto vergine circondato da una peluria soffice.

Mi chinai sulle ginocchia e ne annusai il profumo... poi leccai il polpastrello del mio dito indice e sfiorai quel maschio orifizio, il caporale rabbrividi'.

-Non ci siamo caporale, qui' non se ne fa' niente...-

-Come signore? Non crede che sia adatto? Posso migliorare se me lo ordina, cioe' sono uno che non si da' mai per vinto! Tocchi, tocchi Signore, veda se si puo' far qualcosa.-

Allora mi ciucciai per bene il pollice e lo appoggiai al buco spingendo: -Faccio male caporale?-

-No Signore... spinga pure...-mentiva visibilmente avendo i muscoli irrigiditi e il carnoso buchetto quasi duro ma alla fine il pollice entro' e potei cominciare a ruotare la mano per vedere se si dilatava un po'.

Ma l'uomo stringeva con forza il muscolo dell'ano...

-Allora caporale si rilassi caspita! Se non si fa' nemmeno mettere un dito figuriamoci il pene di un soldato! Ha presente come e' ricettivo il soldato Bucolo?... no, no... non ci siamo... mi dispiace ma dovro' ripensare alla sua posizione...-

-No Signore le assicuro che ce la faccio! Chiedero' al soldato Bucolo consigli...-

-Buona idea lo faccia salire subito!-

Il caporale lascio' le chiappe aperte e si raddrizzo' ma io alzandomi a mia volta non gli tirai fuori il pollice dal culo.Gli uomini in quel momento si stavano allenando in cortile dove una zona era adibita a palestra all'aperto.

Vestivano con pantaloncini corti in maglina e canottiera verde militare, avevo scelto io quella divisa e essendo gli shorts particolarmente corti ma larghi spesso i cazzi sgusciavano fuori facilmente durante gli allenamenti anche perche' avevo proibito gli slip ma solo boxer di cotone e quindi molti uomini per non vedersi le mutande piu' lunghe dei pantaloncini spesso non le mettevano affatto.

Quei maschi accaldati, sudati ed eccitati si aiutavano negli sforzi coi pesi e i bilanceri lasciando senza pudore i bigoli semigonfi pendere e far capolino dalla gamba dei pantaloni, alcuni non potendo ammosciare l'erezione erano seduti sulle panche col cazzone duro in bella vista...ovviamente nessuno si azzardava a toccarsi apertamente anche se qualcuno avrebbe voluto... ma non potendo far altro fingevano indifferenza essendo bene o male tutti nella stessa imbarazzante situazione.

-Si accosti alla finestra e chiami Bucolo, caporale.-Ordinai.

L'uomo si avvicino' alla finestra del mio ufficio che dava sul cortile sottostante camminando un po' goffamente visti i pantaloni alle caviglie e il pollice nel culo che non avevo intenzione di togliere, io gli stavo alle calcagna.

-Scusi Signore sono un po' 'legato'...posso sfilarmi i pantaloni?-

-Certo, via tutto anche quella camicia zuppa e si rinfili gli anfibi, non voglio che mi ammorbi l'aria.-

Il caporale rosso in viso prima apri' la finestra e grido' con voce potente e maschia:

-Bucolo sali veloce!- Io gli ruotai un po' il pollice nel culo ma lui non fece un verso.

Guardai nel cortile dove tutti si erano fermati coi visi rivolti alla mia finestra verso di noi, cercai Mastino con lo sguardo e lo vidi steso sulla panca col bilanciere tra le mani nell'allenamento dei suoi pettorali pelosi, sollevava molti chili e pensai che doveva avere quei bei capezzoli rosei duri ed eccitati ma da li' potevo solo immaginarli... anche se il grosso cazzo ricurvo fuori dai pantaloni lo vedevo bene...l'asta semigonfia ripiegava a destra delle palle appoggiate alla panca e la cappella che usciva per meta' dal prepuzio sfiorava il legno su chi l'uomo era steso.

Mastino quasi non volto' la testa all'urlo del caporale ma continuo' ad allenarsi indifferente mentre Bucolo scattava di corsa verso la porta.

Il caporale si volto' ed incrociai il suo sguardo, la fronte imperlata di sudore e negli occhi tanta voglia di compiacermi, io lo tranquillizzai accennando ad un si' col capo e lui sorrise appena soddisfatto e si chino' per togliersi pantaloni ed anfibi e in questo modo allargo' automaticamente le chiappe.

Percepii un rilassamento del buco, meno teso di quanto lo era stato fino a quel momento:

-Bene caporale sento che si sta adattando al dito, impara presto lei.-

-Grazie Signore, in effetti adesso non lo sento come corpo estraneo...-

Bussarono alla porta, era Bucolo, ed io sfilai il pollice dal buco caldo dove si trovava e lasciai che il caporale andasse ad aprire, si era appena rimesso gli anfibi, l'uomo avvicinandosi alla porta si tolse anche la camicia ed apri' al soldato presentandosi completamente nudo, il cazzo barzotto ma a riposo.

-Entra soldato e non meravigliarti, qui' si sta discutendo su come essere pronti ad alleggerire il peso della squadra.-

Bucolo mi guardo' perplesso ed io gli ordinai di spogliarsi.

-Voglio che mostri il buco del tuo deretano al caporale.-

Il soldato si calo' i calzoncini sotto i quali non portava mutande ed io mi chinai dietro di lui invitando il caporale a fare altrettanto.

-Guardi bene questo orifizio dissi prendendo il buco tra pollice e indice e aprendolo un poco,

- vede come e' ben dilatato sembra una piccola vagina ed e' adatto ad ogni calibro, non trova caporale?-

L'uomo di fianco a me degluti' e si schiari' la voce, vidi che il cazzo si stava gonfiando.

-Si' Signore e' un bel buchetto...-

-Ecco io vorrei che anche il suo assumesse queste proporzioni, adesso e' decisamente troppo stretto e inadatto, bisogna che lo alleni al massimo, direi quotidianamente, per arrivare a buoni risultati.-

-Si' Signore! Potrei provare a introdurmi, Signore, nell'orifizio del soldato Bucolo per verificarne la capacita'?-

-Non dica sciocchezze caporale!- Risposi alzando la voce e provocando un acceso rossore nel maschio che gia' pregustava una scopata autorizzata, il cazzo gli si ammoscio' all'istante.

- Lei non deve provare ma casomai essere provato per vedere se e' in grado di sostenere una montata, non siamo qui' per divertirci se lo ricordi! Mi dica chiaramente se si ritiene all'altezza caporale, vuole farlo questo...test o no?-

-Si', Signore! Scusi, Signore!-

-Bene mi dica lei con quale uomo vuole cominciare.-

-Non saprei Signore...forse e' meglio che verifichi lei che ha piu' competenza.-

-Gia' ma lei e' vergine caporale e le assicuro che le mie misure sono sostenute, voglio dire deve mettercela tutta e sopportare il dolore...-

-Sono pronto Signore, si rendera' conto della mie capacita', non ho paura di niente Signore... ho passato ben altre prove molto dure Signore!-

-Non lo metto in dubbio caporale ma mai dure come il mio siluro...bene... allora soldato Bucolo scendi e fai salire il soldato Mastino e lei caporale si metta in posizione che cominciamo senza perder tempo.-

Bucolo si tiro' su' i pantaloni un po' deluso di non essere stato chiavato e dopo il saluto scese nel cortile, il caporale si mise alla pecorina con le braccia ben aperte e le grosse mani che puntavano al pavimento,la schiena leggermente inarcata per far sporgere le chiappe...

-Va' bene cosi' Signore? Ma mi scusi il soldato Mastino cosa...-

-Bene alla pecora e' perfetto e ho fatto chiamare Mastino ovviamente per dimostrargli che qui' sono io che comando e che i miei ordini non vanno discussi.-

-Si' ma Signore se lo fa entrare mentre mi...cioe' pensera' che io...-

-Basta caporale si concentri, si rilassi e veda di spingere in fuori il buco.-

Mi calai le braghe e sfoderai il minchione gia' duro, lo scappellai e feci colare della saliva sulla cappella, poi mi inginocchiai dietro di lui massaggiando l'asta per lubrificarla.

Appoggiai le mani sulle chiappone pelose dell'uomo e le aprii guardando di nuovo quel buco vergine.

-Spinga in fuori caporale...-

-Ecco Signore...-E il buchetto venne un po' piu' alla luce ma per lo sforzo nella spinta una scoreggina si fece sentire...-Caporale!-

-Mi scusi Signore...-disse l'uomo voltando il viso rosso verso di me -sono un po' teso... sa com'e'...-

-Me lo dica chiaramente caporale- dissi lasciando colare abbondante saliva sul buchetto che bello inumidito luccicava e pulsava -se non vuole essere penetrato!-

-No Signore, penetri, penetri per favore...-

-Allora eccolo- e mi impugnai il cazzo alla base puntandolo - si apra per bene che arriva tutto fino ai coglioni! -Cosi' dicendo lo affondai di botto in quel buco bagnato.

Entro' la cappella ma l'asta faticava a passare ed io sopportando il dolore di quel buco stretto intorno al mio uccellone presi con forza per i fianchi il caporale e spinsi il bacino contro le sue chiappe finche' sentii sbattere i miei coglioni contro i suoi.

-HAAAAAAAAAAAAHHH!!!!!!!!-Urlo' l'uomo che non aveva paura di nulla e che diceva di aver passato ben altre prove...

Il lamento cesso' quando arrivai fino in fondo con il mio martello pneumatico e attesi...lui era gia' completamente sudato, alzo' il busto mettendosi in ginocchio e sentii una forte stretta dei suoi muscoli anali, ansimava come un mantice, il mio petto peloso si appoggio' alla sua schiena tremante e facendo forti respiri rumorosi l'uomo porto' dietro le mani finche' incontro' le mie chiappe che strinse forte e disse:

-S-signore. e' entrato tutto allora...-

-Si' caporale e lei e' stato bravo a ricevermi, adesso si abitui al mio pene e poi mi dica quando posso cominciare ad allargarla come si deve...ok? Con calma,se lo goda e si rilassi il peggio e' passato.-

-Si' Signore, e' stata dura...non immaginavo di sentire questo bruciore ma sono forte...-le parole dette con evidente sofferenza ma simulate dal machismo tipico dei militari gli uscivano profonde e bisbigliate- ...faccia quello che deve fare, mi monti pure Signore.-

Allora gli strinsi il grosso torace con le braccia e cominciai a dargli colpetti brevi e veloci muovendo il mio bacino da vero esperto, senza fargli sentire tutta l'asta ma imprimendo molta forza nell'affondo.

L'uomo scosso totalmente subiva mordendosi le labbra per non urlare e continuava a tenermi le chiappe...bussarono alla porta.

-Giu' alla pecora- dissi al caporale spingendolo ancora in posizione con una mano sulla nuca e mi rivolsi al soldato che attendeva fuori dalla porta :- Avanti Mastino!-

Mastino entro' salutando sull'attenti come era solito fare ma appena mi vide sul pavimento mentre montavo il suo caporale abbasso' il braccio spalancando la bocca attonito.

Aveva la canottiera verde completamente sudata e appiccicata alla pelle e bei ciuffi di pelo riccio e nero gli uscivano da ogni lato, nei pantaloncini di maglia ben presto il batacchio, quasi avesse messo a fuoco la scena ancor prima del proprio padrone, si mosse gonfiandosi inesorabilmente.

-Comandi Signore!-

-Vieni qui' davanti al caporale che voglio guardarti in faccia.-

L'uomo esegui' mentre io continuavo a pompare e il caporale piu' rosso in viso che mai abbassava il capo per non guardare il soldato negli occhi.

-Allora soldato, come vedi il tuo caporale si e' prestato volontariamente ad essere addestrato alla presa del pene.-E cosi' dicendo allungai le braccia e preso il mio subalterno all'altezza del trapezio muscoloso lo spinsi con ancor piu' forza verso di me affondando per bene il cazzo in culo,l'uomo si lamento'...

-Vedo Signore...- Mastino aveva un tono tra l'imbarazzato e l'eccitato e infatti la mazza che gli penzolava tra le cosce ormai non era piu' sotto il suo controllo... il grosso cazzone era troppo gonfio per essere trattenuto dalle mutande e la cappella aveva fatto capolino sgusciata fuori dalla gamba dei calzoncini puntando dritta alla testa abbassata del caporale...

Fissai gli occhi scuri del bel manzo e poi posai lo sguardo sulla sua bega lucida e dalle grosse vene gonfie, sorrisi appena e accennai a un "si'" con la testa, lui impugno' alla base il suo siluro e attese...

-Ecco soldato e' questa l'abnegazione e lo spirito di sacrificio e cieca obbedienza che voglio dai miei uomini... e quindi anche da te! Non e' vero caporale?-

L'uomo mi rispose con la testa sempre chinata :-Si' Signore...-

-Come caporale? Tiri fuori la voce per Dio!-E gli presi col palmo allargato della mia grossa mano la testa rasata, un po' piccola rispetto al collo taurino, come se prendessi un pallone da basket obbligandolo ad alzarla.

-SI' SIGNORE!- Urlo' l'uomo col collo adesso teso all'indietro ritrovandosi sotto il naso la cappella lucida di Mastino che non fece altro che spingere un poco sulle labbra del superiore per vedere il suo minchione eretto entrare in quella bocca maschia.

Il caporale emise un mugolio ma gia' Mastino gli pompava in gola muovendo veloce il bacino e tenendo la testa che avevo lasciato tra le mani, io facevo altrettanto in quel culo ormai ben allargato, pompavo come un toro in calore e per tranquillizzare il caporale gli dissi :

-Bene caporale, pompi pure il soldato dimostrandogli che e' questa la via da seguire per far carriera nell'esercito...-

Mastino aveva gli occhi semichiusi godendosi il pompino ed io allungai una mano e strinsi uno dei duri capezzoli ben delineato sotto la canottiera.

L'uomo mi guardo' senza dir nulla ma stringendo la mascella ed io strizzai ancor di piu', era evidente che la cosa la sopportava a fatica ma strinse i denti e per rinfacciarmi il suo carattere fermo e risoluto si sfilo' l'indumento lasciando che i miei polpastrelli potessero toccare quei chiodi di pelle rosea e turgidi.

Io mi ciucciai le dita e poi li presi entrambi e strizzai e strizzai mentre Mastino imperterrito pompava... Un lamento questa volta di goduria di Oscar mi distrasse dall'operazione, chinai la schiena appoggiando la mia pancia pelosa sul fondoschiena sudato dell'uomo e passai sotto di lui un braccio per verificare una cosa... ebbene si', il caporale aveva il cazzo in tiro sintomo che ormai godeva del mio uccellone col culo e per accontentarlo un po' lo segai piano...

-Bene soldati, adesso vediamo se avete imparato la lezione.Voglio che vi comportiate come se io non ci fossi, come vi dovreste comportare in camerata per dare sfogo ai testicoli e scaricare le tensioni...-

Mastino scaltro prevenne il caporale dicendo:-Si' Signore,posso mostrarle come farei io personalmente,Signore?-

-Vediamo soldato.-Risposi sfilando il mio uccello lucido dal buco del caporale che rimase ben aperto, anche il soldato sfilo' il suo dalla bocca del suo superiore che sbavo' un po' di saliva sul pavimento e si avvicino' alla mia scrivania sfilandosi i calzoncini,poi si sedette sopra a gambe aperte e mi disse:-Ecco Signore io credo che un buon metodo sia questo,un soldato si siede,diciamo quello che deve essere scaricato...-Intanto il caporale si era rialzato in piedi e inarcando la schiena muscolosa si massaggiava la regione lombare col cazzone penzolante e intostato. Era bagnato di sudore e fissava il soldato perplesso.

-Ecco adesso il Signor Caporale dovrebbe mostrarle come il soldato che deve scaricare il compagno si dovrebbe comportare...- Mastino mi guardo' chiedendo un appoggio ed io glielo diedi :

-Caporale faccia come le chiede il soldato Mastino.-

-Bene...Signore lei deve venire sulla scrivania e mettersi a gambe larghe sopra di me...-

Il caporale mi guardo' accennando a un rifiuto ma visto che io non ero dell'opinione fece un sospiro e si avvicino' anch'egli alla scrivania, vi sali' mettendosi a cavalcioni tra i gamboni del soldato.

-Bene adesso Signore si appoggi alle mie spalle, ecco cosi' e si sieda piegandosi sulle ginocchia...

e' semplice, il suo peso permettera' di scivolare seduto sul mio bastone fino in fondo...-

-Senti Mastino -disse Oscar, che si stava abbassando, fermandosi col buco del culo proprio appena sopra la cappella del soldato e guardandolo torvo negli occhi -quando e' troppo e' troppo io...-

Allora intervenni con la mia autorita' :-Andiamo caporale, questa e' solo una dimostrazione, poi il soldato Mastino ci fara' vedere quanto e' bravo al posto suo, vero soldato?-

E cosi' dicendo da dietro appoggiai veloce una mano sulla spalla del caporale e lo spinsi giu' sul cazzo che aveva sotto il culo.

L'affondo fu' immediato e senza resistenza visto che ormai era gia' aperto e lubrificato, il rumore delle chiappe sudate che arrivarono alle palle del soldato fu' sonoro e il caporale alzo' la testa al soffitto emettendo un breve ululato...

-Bene...-prosegui' Mastino senza rispondere alla mia domanda -adesso Signore si deve muovere lei su' e giu' prendendo un ritmo costante...- Il caporale obbedi' dopo poco e comincio' a autopenetrarsi scivolando col buco sul palo del soldato che godeva visibilmente, sospirando ad ogni affondo del superiore che concentrato piu' che mai prese un ritmo veloce mentre il suo di batacchio sbatteva ritmicamente contro gli addominali coperti di pelo di Mastino.

Oscar aveva gli occhi socchiusi e un mugolio sommesso gli usciva dalle labbra... io ero eccitato da morire alla vista della sua grossa schiena e di quel buco ormai aperto totalmente che si inghiottiva l'asta del soldato... mi avvicinai e presi tra due dita la base dei coglioni molli di Mastino tirandoli un po', poi per verificare la dilatazione della mia troia di caporale mi ciucciai l'indice e cercai di infilarlo in quell'orifizio maschio insieme alla minchia che gia' lo riempiva...con molta fatica.

Infatti la circonferenza del cazzo del soldato riempiva completamente il buco del caporale e dovetti usare tutta la mia forza per penetrarvi col mio ditone...

-Haaaaa Signooooreeee!!!!-Urlo' l'uomo.

-Forza caporale si rilassi, so che puo' farcela e vedra' poi come risultera' ben dilatato e pronto a tutto...-

-Si' Signoooreee ma caspita devo farci entrare i cazzi dei soldati nel mio culo... mica il cazzo di un asino!-

-Non faccia lo spiritoso caporale! E non ne sarei poi cosi' certo... ho conosciuto dei suoi colleghi alpini che il cazzo del mulo lo prendevano agevolmen...- Ma Mastino non mi fece finire la frase. -Signore la riempiooooooo...- Urlo'.

Sentivo con la mano che stringeva i suoi coglioni che fiotti di sborra passavano al cazzo e si scaricavano nel culo del caporale e ad ogni sborrata il cazzo pulsava... il caporale non si lamentava piu' del mio dito nel suo bucone ma si godeva gli schizzi caldi mentre il soldato sbuffava come un toro e sobbalzava tanto da scuotere anche l'intero corpo del caporale...

Dopo una sborrata interminabile estrassi il mio dito e lo ritrovai bagnato di sborra, lo portai alle labbra, nascosto dalla schiena del mio subalterno, e ciucciai avido quella crema, intanto Mastino si stava rilassando ma sempre col cazzo nel culo del caporale...

Anch'io avevo voglia di venire, non potevo rimanere oltre col mio cannone in tiro e dissi ad Oscar con voce autoritaria: -Bene adesso vediamo di invertire i ruoli e vediamo se Mastino ha imparato qualcosa da tutta questa storia, ma prima caporale si sollevi lentamente e lasci che il soldato si sfili da sotto.-

-Si' Signore, adesso e' ora di fare il culo a questo signorino.-Il caporale si tiro' su' ed io da dietro aspettai che il cazzo di Mastino uscisse dal buco e poi lo tappai col palmo della mano per non far fuoriuscire la sborra,appena l'uomo fu ritto in piedi sulla scrivania cercando di sgranchirsi le gambone e le ginocchia doloranti Mastino scivolo' in avanti sul ripiano tra le gambe aperte e si mise in piedi di fianco a me.

Era sudato e col cazzotto un po' molle e gocciolante, io esitai e poi decisi per Oscar, non perche' avessi scartato il soldato dalle mie voglie, anzi rimaneva la mia prima preda sulla lista, ma perche' dovevo completare scrupolosamente la formazione del caporale che sarebbe diventato un perfetto pigliacazzi!

Cosi' presi il posto di Mastino, sempre tenendo una mano premuta sul buco del caporale mi infilai sotto e mi sedetti sulla scrivania calda del corpo del soldato e mentre l'inculato abbassava lo sguardo stupito gli ordinai:-Avanti caporale si rimetta seduto centrando col buco il mio cazzo questa volta, prima di occuparmi del soldato Mastino, devo portare a termine il suo collaudo.-

-Va' bene Signore, spero che il soldato Mastino la impari la lezione sta volta...- e si chino' di nuovo sulle ginocchia con l'uccello sempre in tiro sino a quando tolsi la mia mano e il suo buco di culo si infilzo' veloce sul mio palo... scivolo' tanto in fretta che le chiappone del caporale sbatterono sonoramente su di me schiacciandomi i coglioni...-Cazz... calma caporale cosi' mi schiaccia le palle, si muova su' e giu' lentamente grazie.-

Io mi misi le braccia dietro la nuca e mi stesi con la schiena, la mia scrivania era abbastanza ampia, rimanendo cosi' a godermi la vista del maschiotto che si autoinculava.

Il caporale si teneva in equilibrio con le mani sulle cosce e muoveva il culo veloce ma la sensazione che provavo era piu' di una caverna umida che di un buco stretto, visto che colava la sborra di Mastino, la sua espressione era quasi sognante col suo bel bigolo duro che sbatteva forte sulla sua pancia tutte le volte che affondava il culo sul mio bastone... poi mi fisso' e accenno' a un mezzo sorriso e io gli chiesi:-Come va' soldato?-

-Bene Signore...beneeeeeeee.-E urlando comincio' a sborrare senza essersi toccato... gli schizzi volavano alti e ricadevano sul mio ventre e sul petto mentre lui beato sorrideva e godeva ed anche io a quel punto mi scaricai dentro di lui .

-Ecco la sborra soldatooooooo...-

Con forti colpi di bacino dal basso lo faci saltare sul mio siluro che eruttava litri di sperma e riempii completamente quella tana per cazzi in servizio militare.

Quando ci rilassammo entrambi il caporale si sollevo' sfilandosi dal palo e scese dalla scrivania con un salto, tra le grosse gambe cominciava a colare tutta la sborra di cui era pieno, anch'io mi rimisi in piedi e a quel punto cercammo con lo sguardo Mastino, che fino a quel momento avevamo ignorato godendoci la reciproca sborrata...ma l'uomo non c'era piu'.

-Signore quel bastardo se n'e' andato! Proprio adesso che toccava a lui...ma adesso mi sente!!!-

L'ira sali' in un secondo sul volto di Oscar arrossandogli le gote e gonfiando le vene sul grosso collo, l'uomo senza nemmeno lasciarmi il tempo di reagire corse fuori dall'ufficio cosi' com'era cercando di raggiungere Mastino sulle scale.

Vidi solo la sua schiena e le chiappotte correre via... ma il soldato era appena arrivato al cortile dove gli uomini continuavano ad allenarsi, si era rivestito e a grandi passi stava per dirigersi alla camerata.

Io spiavo la scena dall'alto rivestendomi a mia volta e di li' a poco sbuco' anche il caporale... gridava come un ossesso verso Mastino completamente nudo e col cazzo barzotto, una goccia di sperma denso si stava allungando dal prepuzio sino a terra e l'interno coscia era bianco di crema colante.

Gli uomini lo guardavano tra lo stupito e il divertito ed io dovevo richiamare all'ordine e alla dignita' quell'uomo fuori di se, aprii la finestra e gli gridai :-Caporale, ritorni subito qui' non si renda ridicolo davanti agli uomini!-

Tutti alzarono lo sguardo verso di me compreso Oscar che aveva realizzato solo ora la situazione e rosso stavolta dalla vergogna correva via... Mastino invece non si era fermato ed era gia' in camerata.

Appena torno' nel mio ufficio gli dissi che doveva darsi un controllo:-Caporale si rivesta!

Mastino e' piu' difficile di quanto pensassi, bene vedra' allora con chi ha a che fare! Ascolti bene come si deve comportare adesso, voglio che le mie istruzioni non vengano eseguite alla lettera e vediamo chi la vince sta volta!-

La settimana che segui' fu pesante e dura per tutti.

Mastino doveva capire che aveva oltrepassato il limite e non volevo che gli uomini potessero stare dalla sua parte. Il soldato era un uomo carismatico e molti lo rispettavano...bene avrei fatto in mondo che lo odiassero!

Per insubordinazione di Mastino tutti gli uomini erano puniti da subito e lui fu messo in isolamento.

Mastino si fece portare nella celletta della caserma senza fiatare e non spiego' a nessuno cosa era successo.

A quel punto dovevo tenere tutti sotto controllo, gia' erano predisposte telecamere in molti ambienti ma mai utilizzate adesso invece le aumentai di numero e feci in modo che ogni uomo fosse sorvegliato.

Controllavo personalmente nei monitor l'intera caserma.

Le attivita' ricreative erano sospese e il lavoro sarebbe raddoppiato per tutti, compresi i faticosi percorsi di sopravvivenza.... ovviamente sottolineando che era per colpa di Mastino.

In piu' ogni attivita' sessuale era proibita, non facevo piu' le mie sorprese mattutine e chi veniva colto a masturbarsi reciprocamente o altro ancora sarebbe stato punito, contemporaneamente aumentai le dosi eccitanti nelle colazioni dei miei uomini....

Cosi' avevo un gruppo di maschi in calore e assatanati che non potevano sfogarsi se non facendosi seghe di notte in branda... e in effetti le lenzuola di ognuno, Oscar compreso, erano tutti i giorni inzuppate di sperma.

Indubbiamente a molti questa situazione stava stretta, erano tutti quelli che avevano cominciato ad apprezzare le gioie del cazzo e del culo e che proprio sul piu' bello se le vedevano negate per colpa di Mastino!

Anche il caporale ne soffriva ma sapeva che io controllavo tutto ed ero irremovibile.

Un giorno al limite delle voglie mi disse :-Ma Signore, non ha piu' intenzione di completare il mio percorso per la soddisfazione dei soldati? Mi sembra che l'ultima volta volesse rendere ancora piu' accogliente il mio orifizio.... o mi sbaglio?-

Aveva una gran voglia di cazzo poverino, lo portai nel mio ufficio per spiegargli la fase finale del mio piano.

I pantaloni della divisa erano tesi dal bigolo duro e respirava velocemente quasi fosse eccitato, grosse macchie di sudore gli si allargavano sotto le ascelle.

-Caporale adesso che sono passati 6 giorni possiamo procedere alla punizione esemplare da dare a Mastino.-Aprii un cassetto e ne estrassi un grosso cazzo di gomma che mi ero procurato, era un fallo enorme dalle vene gonfie e con le palle attaccate.

-Ecco questo sara' il bastone della punizione...lo prenda in mano, senta quanto e' grosso....-

Il caporale appena cinse con la grossa mano l'asta di gomma degluti':-Certo che e' un bel esemplare, come quello di un cavallo. Questo di dietro deve fare proprio...-

-Bene, caporale, deve fare bene e allargare al massimo la circonferenza dell'ano di Mastino!

Certo lui non e' pronto per un coso simile come lo e' LEI caporale, ma visto che ha disobbedito lo prendera' cosi' com'e' tutto quanto...-

Oscar si rigirava davanti agli occhi il cazzo di gomma e mi resi conto che dovevo dar sfogo all'eccitazione del poveretto:-Cosa dice caporale, vuole provarlo per darmi un giudizio obiettivo? Mi saprebbe dire se il soldato Mastino potrebbe sopportare questa punizione o e' troppo gravosa?-

Oscar arrossi' un poco e il faccione maschio con un accenno di barba lunga che ombreggiava le forti mascelle sorrise :-Si' Signore se vuole che ne verifichi il diametro col mio orifizio... volentieri!-

-E' un ordine caporale!-E mi appoggiai col culo alla scrivania per godermi la scena tastandomi il cazzo che gia' si gonfiava.

Oscar non si fece attendere, appoggio' il bigolone a terra e si calo' veloce pantaloni e mutande fino alle caviglie, il suo uccello dritto e scappellato oscillo' finalmente libero.

-Permette Signore cosi' e' troppo asciutto...-Mi disse e ripreso il cazzo di gomma comincio' a leccarlo sulla punta e intorno all'asta, il linguone ricco di saliva del caporale roteava meticoloso per lubrificare al meglio l'arnese...

-Giu' di bocca caporale...-lo incitai -...non e' cosi' che le ho insegnato.-

L'uomo apri' bene la bocca e se lo infilo' dentro, poi tenendo con due mani le palle di gomma lo comincio' a pompare, la saliva colava abbondante dai lati della bocca.

-Basta cosi' adesso se lo infili!-

Cosi' Oscar si chino' un poco a novanta piegando le ginocchia e si porto' dietro il cazzone cercando di puntare la cappella al buco, sappena ne percepi' la punta bagnata spinse l'asta ma era evidente la sua inesperienza in fatto di dildo.

-Vuole una mano?-Chiesi.

-Grazie Signore, molto gentile...-

Gli andai dietro, presi con una mano il fondo dell'arnese e con l'altra il fianco destro dell'uomo, quindi con forza spinsi contemporaneamente il cazzo in culo e il corpo del soldato verso il cazzo e miracolosamente forse perche' Oscar ne aveva proprio voglia o perche' il suo buco era davvero ricettivo tutta l'asta abnorme scivolo' liscia attraverso l'ano fino alle palle tappando quel culotto muscoloso.

-Urca Signore che razza di pene!-

-lo chiami pure cazzo caporale, questo e' grosso come quello di un toro ma vedo che lei lo sa prendere alla grande...-

-Si' Signore mi sono allenato col soldato Baston, il cuoco.-

-Come?- Chiesi perplesso, avevo proibito ogni contatto sessuale nel campo e poi avevo messo una telecamera di sorveglianza anche in cucina...-Ma non era permesso e...-

Mi interruppe scusandosi.-Signore lo so ma volevo anche non farmi trovare impreparato dopo che lei mi ha aperto il culo non potevo rischiare che si richiudesse perche' non lo tenevo allenato... l'ho fatto per l'esercito!-

Spinsi con violenza il bigolo che stava uscendo da solo dopo che avevo mollato la presa, il caporale ebbe un sussulto e si lamento'.

-Dove e perche' lui?-Chiesi.

Quel soldato Baston, un uomo alto 190 e che superava abbondantemente i cento chili era un cuoco anche da civile, barbuto e bonario, lo consideravo un orco buono, sempre sorridente e pronto alla battuta e poi faceva bene il suo lavoro... ma a ripensarlo nudo durante le mie improvvisate mattutine non ricordavo un gran cazzo in quel corpo peloso... come mai proprio lui?

-Lo facevamo nella ghiacciaia, per non destare sospetti... ed e' colpa mia Signore, me ne assumo la responsabilita'. Ho cominciato con l'ordinargli di darmi una mano a tenere allenato il mio buco e la cosa e' proseguita per tutta la settimana...-

Spinsi ancora forte tanto che l'uomo per non cadere fu costretto ad appoggiarsi con le braccia tese alla scrivania..-Si' Signore, me la merito questa punizione...-

Altro che punizione, per lui ormai era godimento puro.

-Ma Baston non ha un gran cazzo, e qui' vedo il suo buco bello aperto...-

-In effetti non mi infilava il suo cazzo, ho rispettato il suo ordine Signore... mi facevo infilare altro: carote, zucchine... e verso la fine della settimana anche grosse melanzane fino a una bella zucca di quelle lunghe e bitorzolute, ha presente?-

Che razza di caporale mi ritrovavo...e d era tutta colpa mia!

Ma ormai era fatta e la mia eccitazione non poteva aspettare, tenendo sempre premutogli con una mano il dildo in culo con l'altra lo presi per una spalla e lo obbligai a camminare a piccoli passi all'indietro, era costretto dai pantaloni alle caviglie, verso la parete alle nostre spalle e una volta li' lo appoggiai bene contro sempre piegato a novanta di modo che quel cazzo di gomma non si sfilasse piu'.

A quel punto liberai anch'io il mio bigolone.

Mi misi davanti al suo naso con la cappella profumata e senza dir nulla gli presi le orecchie con le mani e lo portai ad inghiottirla, piano piano l'asta scivolo' tutto dentro la gola.

Lo fottevo in bocca lentamente e pensavo alla punizione da dare a Mastino mentre il caporale succhiava avido e da un suo mugolio capii che stava gia' venendo.

I suoi schizzi potenti mi arrivarono a un ginocchio.

-Succhi caporale, succhi che stanotte facciamo la festa a quel soldato disobbediente!-

Lui pompava felice piegato a novanta aggrappato con le mani alle mie natiche pelose e col culo premuto alla parete bello pieno di bigolo...

-E adesso puo' bere la sborra del suo comandante, tutta mi raccomando che e' una crema di maschio preziosa e nutriente...-

Venni con colpi di reni e la sborra scivolo' direttamente nella trachea dell'uomo...

-Bevi, bevi...-Dicevo accarezzandogli la testa rasata e mostrando una confidenza non proprio consona alla mia posizione:-Bevi caporale che se esegui i miei ordini senza fiatare ti fotto per bene tutte le sere...-

Lui degluti' l'ultimo schizzo e scostando il mio uccello bagnato sollevo' lo sguardo e sorridendo mi disse:

-Grazie Signore,vedra' che non la deludero' mai ...mi basta sentire il suo cazzo tra le mie cosce...-

Gli spiegai come avremo proceduto quella sera stessa...

A mezzanotte feci svegliare tutta la camerata e ordinai agli uomini di andare nel cortile cosi' com'erano, cioe' nudi.

Li' furono disposti a cerchio col viso rivolto all'esterno e sull'attenti, stava soffiando un forte vento che avrebbe portato di li' a poco un sicuro temporale estivo, gli uomini un po' rabbrividivano ma i loro cazzi erano sempre belli duri e la loro rabbia alle stelle.

Feci portare al centro del cerchio da Oscar lo sgabello su cui aveva impiantato il cazzone di gomma e due uomini andarono a prelevare dalla cella Mastino.

Nudo anch'egli e con una benda sugli occhi,l'uomo a grossi passi raggiunse il centro del piazzale con le mani legate dietro la schiena, il pesante batacchio gli oscillava tra le cosce...

-Bene soldati!- Urlai. -Stasera procederemo alla punizione del soldato Mastino per insobordinazione. L'uomo deve capire che un soldato deve ubbidire e basta, quali che siano gli ordini dati! Vi autorizzo sin d'ora a manifestare volontariamente al vostro commilitone il vostro disprezzo.-

Gli uomini cominciarono a mormorare tra loro e certo molti avrebbero voluto sfogarsi per le limitazioni subite.

Comincio' a piovere, le prime gocce colarono sui bei corpi nudi, io in disparte controllavo che Oscar istruisse a dovere i soldati, ero l'unico che indossava una divisa.

Mastino a gambe larghe col petto gonfio era la statua di Ercole in carne ed ossa...

Dietro di lui Oscar, forse per pieta', sputo' abbondantemente sul palmo della mano e lo passo' tra i glutei stretti del suo amato/odiato soldato per arrivare al buco ma l'uomo si scosse indignato e gli disse:-Mi lasci stare il buco del culo e pensi al suo caporale!-

Ordinai ad altri uomini di intervenire, se Mastino si ribellava ci voleva la forza di almeno quattro/cinque maschi per piegarlo al mio volere.

Gli fu posto lo sgabello sotto il culo e a un mio cenno Oscar e gli altri gli furono addosso e lo spinsero con forza a sedervisi sopra!

Appena il soldato che opponeva resistenza percepi' sul tenero buco la cappella di gomma capi' cosa stava succedendo...e divento' una furia cercando di scansarsi, tendendo la sua grossa massa muscolare e sbraitando, ma gli uomini della mia squadra erano tutti nerboruti e forti quanto lui ed ebbero la meglio spingendo inesorabilmente Mastino sul bastone della punizione.

-NOOOOOOOO!!!!! HAAAAHHH!!-

Ormai era seduto,il cazzo gli aveva sfondato il buco.

Immaginavo quel buchetto allargato all'inverosimile e mi eccitai.

La pioggia rendeva le immagini dei corpi dei miei soldati sotto i lampioni quasi surreali, Mastino rosso in viso e bloccato bestemmiava :-Bastardi!!!! Nooo!!! Mi spaccate il culo cosi'!!! Nooo!!-

Gli uomini lo tenevano fermo ed Oscar per evitare di sentirlo sbraitare gli mise un fazzoletto in bocca.Tutti gli altri si erano voltati a guardare la scena al centro, alcuni si tenevano i cazzi in mano puntati come fucili verso il commilitone sverginato.

E in fine l'uomo resosi conto che nulla poteva si calmo', i muscoli tesi, il bel petto peloso ansimante, il buco largo... sputo' dalla bocca il bavaglio.

A quel punto fu' proprio il caporale il primo a mettersi davanti a lui, gli prese la testa con le mani e la sollevo', poi infilo' il pollice in bocca costringendola ad aprirla e ci infilo' il cazzo duro.

Mastino non reagi', quasi rassegnato, e Oscar gli prese la nuca dietro e se la spinse contro il bacino riempiendolo di cazzo... l'uomo comincio' per la prima volta in vita sua ad assaggiare il sapore del cazzo...

Oscar pompo' in quella bocca poco, qualche colpo frenetico e venne quasi subito ma aspetto' a sfilarlo e lascio' che Mastino sputasse e tossisse con la gola inondata dello sperma del suo caporale...

Il resto della truppa, per rabbia o per eccitazione, inesorabilmente si avvicino' al commilitone e a turno cominciarono a fottergli la bocca aperta...uno ad uno, cazzo dopo cazzo...

Mastino a volte sembrava pompasse ma soprattutto si lasciava trapanare la gola mentre dentro di lui il dildo di gomma ben impiantato gli allargava il culo per sempre.

La sborra ormai colava copiosa ai lati della bocca e molta ne beveva, la faccia bagnata dalla pioggia... uno dei soldati gli tolse la benda e lo sguardo di sfida che aveva negli occhi era scomparso, era un cucciolone che ciucciava il latte adesso, non so se piangesse con tutta quell'acqua ma ebbi per una frazione di secondo un motto di tenerezza nei suoi confronti piu' che di eccitazione...

Quando a tutti gli uomini era stato fatto un pompino ordinai di sollevarlo dallo sgabello.

Lo presero da sotto le ascelle pelose e zuppe e di peso fu' issato in piedi, lo sgabello gli rimase attaccato alle chiappe, ormai il buco si era appropriato di quel cazzo.

Io mi misi dietro di lui, mi calai le braghe e poi preso lo sgabello glie lo sfilai di botto.

Mastino sussulto' ed emise un lamento, ordinai di liberarlo e di tenermelo chino a novanta.

Ai lati due soldati gli spinsero la schiena in basso e un terzo di fianco gli allargo' i chiapponi perche' potessi vedere quell'orifizio violato, dilatato, bagnato e invitante.

Io mi presi la verga d'acciaio alla base , puntai, inculai!

Ci fu' solo un sussulto iniziale da parte sua poi subi' l'inculata in silenzio...

Lo scopai con tutta la mia forza e tutta la libido che era accumulata in quei giorni, mi gustai quel buco maschio ancora un po' stretto dandogli delle belle pacche sulle chiappe bagnate e allargandolo come solo il mio cazzo sa fare. Stringevo con forza la massa muscolare dei glutei scuri con le mani aperte come tenaglie tanto da lasciargli i segni e me lo spingevo ritmicamente contro il bigolo.

Lui a un certo punto si aggrappo' a uno dei soldati per reggere i colpi che gli stavo dando con qualche lamento quando la botta era potente, la schiena muscolosa e ampia si inarcava ad ogni affondo... finalmente era mio!

-Prendilo Mastino, prendi il cazzo del tuo superiore e padrone.... ed ora in poi tutte le volte che ti vorro' fare il culo, ovunque ti trovi tu ti cali le braghe e me lo dai senza fiatare! Intesi?-

L'uomo strinse le labbra...gli diedi un ceffone a una chiappa da risuonare per chilometri:-INTESI?-

-Si' Signore!- Urlo' finalmente con mia grande soddisfazione.

Quando venni liberando i coglioni fu' un piacere incredibile, forti schizzi caldissimi riempivano Mastino ed io urlavo come un animale.

Appena sfilai l'uccello vidi quel buco richiudersi lento ma rimanere sempre un po' dilatato mentre una goccia di sborra bianchissima faceva capolino...

Ordinai di lasciarlo e di tornare tutti in camerata di corsa e ogni soldato con le palle svuotate corse in branda, tutti tranne lui, Mastino, che si accascio' a terra vicino allo sgabello col viso accanto al cazzone di gomma mentre l'acqua colava... quella fu l'ultima immagine che ebbi di lui...un eroe sconfitto.

Ma la notte non era finita... fui svegliato da un lampo e da un luccichio.

Era la lama di un coltello che mi baleno' davanti agli occhi prima di affondare nella mia guancia destra sfregiandomi...

Quando riuscii ad alzarmi con la mano premuta sulla ferita nella mia stanza non c'era piu' nessuno ma sapevo che era stato!

Diedi l'allarme ma Mastino era scomparso ad io dovetti farmi suturare la ferita con cinque punti... ancora adesso quando la guardo mi brucia il ricordo di quella notte.

Il giorno dopo fui chiamato dai miei superiori, gli erano pervenute delle cassette imbarazzanti davanti alle quali per il buon nome dell'esercito non potevo che dimettermi.

Il bastardo aveva sottratto una delle cassette del circuito chiuso che quella notte aveva ripreso tutto, anche se poco chiare, visti i pochi fari accesi e la pioggia, le immagini erano inequivocabili: avevo stuprato un mio soldato.

Mi dimisi mio malgrado e rinunciai alla mia carriera e alle ambizioni... chissa' se qualcuno dei miei uomini mi avrebbe rimpianto... il caporale Oscar di sicuro!

Mastino non lo rividi mai piu'... dal vivo!

Ma conservo ancora una videocassetta porno che trovai un giorno a Los Angeles in un sexy shop.

Si intitola "The Italian Cannon" e il mio bel soldato ne e' il protagonista.

Mastino e' un militare italoamericano che si scopa mezzo esercito degli Stati Uniti fino a quando viene catturato dal nemico in Medio Oriente e finisce in un Harem di un sultano che ha un cazzo nero e grosso come quello di un cammello...

La scena che preferisco e' quella in cui due negroni distesi uno davanti all'altro a gambe aperte accostano le loro lunghe fave scure, Mastino si china e meticoloso lega insieme i due cazzotti con una stringa formando un enorme salamone di cioccolata...poi tranquillo ci monta sopra e sedendosi si infila tutto in culo quel bel doppio cazzo.

Spesso rivedendola faccio un fermo immagine sulla faccia soddisfatta di Mastino che guardando la telecamera si fa dilatare sorridendo...e sborro sullo schermo.

Maurorso

(continua...)