ORSI ITALIANI MAGAZINE




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Primo assaggio in pineta

Un racconto di Danny


I racconti pubblicati possono contenere descrizioni di sesso non sicuro: ricordate, sono opera di fantasia! Nella vita reale praticate sempre il Sesso Sicuro usando il preservativo.

The stories published in this section may contain descriptions of unsafe sex: remember, it's fiction! In real life always practice Safe Sex by using condoms.


Questo racconto non è frutto di fantasia ma è un'esperienza vissuta qualche anno fa con un uomo conosciuto "per caso" frequentando un bosco dove si ritrovano molti uomini che cercano un'avventura.

Devo dire che spesso (almeno nel mio caso) nascono delle belle amicizie e quello che era lo scopo principale (rimediare un pompino, o una bella scopata) viene meno.

E' sabato mattina di giugno, il sole splende e le belle giornate si fanno davvero sentire.

Dopo la spesa decido di andare alla pineta per rimediare qualcuno con cui fare un po' di sesso.

Sono le 9:30 circa e al parcheggio noto già un buon numero di auto.

Sicuramente non sono tutti lì per quello ma alcuni saranno pescatori o semplici bagnanti che scendono al laghetto sottostante.

Radio accesa, sigaretta e sfoglio la mia rivista di informatica appena acquistata.

Eh si, settimanalmente cerco di restare aggiornato sulle novità della rete.

E' anche una bella occasione di relax. Aria fresca, sole caldo, canto degli uccellini... devo dire che si sta davvero bene.

Passa una bella mezz'ora e dalla discesa che dalla provinciale porta al parcheggio, vedo scendere un furgoncino di color grigio metallizzato.

Guardo subito di chi si tratta.

Quando si sente il motore di un auto si è sempre nella speranza che arrivi qualcuno di interessante per cui a volte vale la pena aspettare.

Purtroppo, per fortuna non molto spesso, si vede però spuntare la macchina della polizia locale o dei carabinieri.

Il motivo è che in pineta ci sono stati episodi di droga e questo penalizza purtroppo chi delle droga non importa proprio nulla ma è semplicemente lì per passare un po' di tempo in intima compagnia.

Finalmente il furgoncino parcheggia e proprio a fianco della mia auto.

Chiaramente fingo di non interessarmi e proseguo la lettura della mia rivista se non che con la coda dell'occhio vedo una figura proprio interessante.

E' un uomo di circa cinquantanni, qualcosa di più a dire il vero, non molto altro e con un cappellino grigio in testa e la visiera però posta al contrario.

Gli faccio comunque una bella radiografia, di primo acchito devo dire che non è affatto male.

Noto subito un bellissimo e elegante pizzetto ben curato grigio/bianco, baffi grigi.

Ha una bella stazza nel senso che la camicia un po' stretta lascia intravedere una bella pancia robusta e un bel petto.

Indossa un paio di jeans e pur essendo parzialmente nascosto dalla camicia sembra avere un bel culetto (che rabbia gli uomini che lasciano la camicia al di fuori dei pantaloni, nascondendo cosi la parte "migliore").

Si dirige verso il sentiero e così decido di seguirlo. In fretta e furia mi spengo la radio, alzo i finestrini, mi accendo una sigaretta e scendo "all'inseguimento" della mia preda.

Arrivato alla stradina tra il lago e la pineta, vedo l'uomo fermo che si fruga nelle tasche dei pantaloni abbastanza nervosamente.

Appena mi vede mi chiede con fare davvero gentile (e una bella voce, ndr):

- "Scusa, hai da accendere ? Come al solito ho lasciato l'accendino sul furgoncino"

- "Certo, ecco", rispondo io affrettandomi ad accendere la sigaretta al bel signore.

- "Grazie, ci vuole proprio una bella sigaretta, qua ci si rilassa... facciamo 2 passi ?"

- "Si va bene, giusto per sgranchirci", rispondo con entusiasmo.

Il fatto che mi chiede così è che sicuramente vuole appartarsi con me.

Sono davvero al settimo cielo.

Da vicino è ancora molto meglio di come lo avevo visto.

Dalla camicia aperta vedo proprio che ha un bellissimo fisico da orsetto con un petto molto villoso e muscoloso.

Parliamo del più e del meno giusto per arrivare alla discesina che porta a una parte molto nascosta della pineta e si addentra nel bosco vero e proprio. O almeno, io spero che poi entri da quella parte.

Arrivati all'imbocco della stradina vedo che si ferma e mi strizza l'occhio, chiaro invito a stare con lui.

Proseguiamo fino al grande albero circondato da un po' di sterpaglie.

E' un posto ben riparato.

Non faccio in tempo a togliermi gli occhiali che subito mi sento stretto tra le sue braccia e la sua bellissima bocca che si avvicina alla mia.

Ci baciamo profondamente come mai abbiamo fatto con altri. Non so neppure chi sia, (so solo che si chiama Nelvio) eppure con lui mi sento davvero al sicuro.

Gli slaccio la camicia affannosamente e mentre le nostre lingue si lavorano duramente, con una mano accarezzo il petto davvero pelosissimo, molto morbido.

La folta peluria lo copre interamente e a malapena si riesce a scorgere i capezzoli, grossi, rosa, ben fatti.

Sono molto lunghi e non faccio neppure fatica a pizzicarli con le dita. Mi dice di tirarglieli a forte, ti farli roteare tra le mie dita.

Lo faccio con vigore e vedo che dal suo viso traspaiono delle smorfiette di dolore misto a piacere. Mi dice di continuare e di tirargli anche l'altro capezzolo con lo stesso vigore.

Entrambi i capezzoli sono molto gonfi e lunghi, sono pronto all'assaggio e mi fiondo su di essi e comincio a succhiarli come se volessi fare uscire il latte.

Nelvio ansima, con una mano mi tocca il pacco durissimo che non aspetta altro che uscire e fare il suo dovere.

Ci slacciamo i pantaloni a vicenda e restiamo in slip. Io con un paio di slip a fantasia mentre Nelvio uno slip rosso.

Ha un pacco davvero grosso.

Estraggo l'uccello ed è incredibile.

Fatico a tenerlo in mano e lo succhio con tutte le mie forze ma essendo poi di dimensioni davvero eccezionali non mi accorgo che inavvertitamente glielo mordicchio.

Mi rendo conto e mi scuso ma lui mi sprona a modere con più insistenza.

Ho paura di fargli male ma lui insiste perchè io gli faccia sentire i miei denti su "quel coso".

Ci provo fino a fargli rimanere effettivamente i segni nel suo cazzo da guiness.

Addirittura mi dice che avrei dovuto stringere di più ma.... più di così cosa potevo fare?

Mi dice che è abituato e non sente alcun male.

Sento le sue mani palpeggiare con insistenza il mio culo. Il suo dito si insinuo dentro di me come un serpentello impazzito.

Mi sta masturbando il buchetto e sento un piacere intenso salirmi verso la schiena.

Mi dimeno, non posso farne a meno, sembra che stia già per venire sia dietro che davanti. Lui si accorge ma prosegue.

Non resisto più e Nelvio fa appena in tempo a inginocchiarsi davanti al mio uccello con la bocca completamente spalancata.

Ho fatto proprio una sborrata da campioni e lui non se n'è perso neppure una goccia.

Anzi dopo il quarto o quinto getto me lo racchiude dolcemente fra le sue fauci e succhia il nettare rimasto ingoiandolo.

Mi ripulisce per bene la cappella con la sua lingua e mi chiede se ora posso farlo godere come lui a fatto con me.

Si gira e mi mostra il suo culo apertissimo e molto dilatato.

Vuole che glielo lecchi per bene, cosa che faccio con molto piacere.

Non capitata tutti i giorni di avere un bellissimo uomo con un culo di quel genere che chiede di essere leccato.

Con le dita cerco di aprire le sue natiche sode e polpose.

Mi fiondo con la lingua a scoprire il suo buchetto.

Ci sputo sopra per lubrificarlo e con molta attenzione lecco tutto il suo contorno roteando la lingua fino a farla entrare completamente.

Sento che ansima e lancia degli urli soffocati.

Si complimenta per il lavoro che sto facendo, mai nessuno aveva "abusato" del suo culo in un modo così godurioso.

Con una mano gli massaggio le palle davvero molto grosse e comunque ben proporzionate alla sua "bega".

Il cazzo è durissimo nonostante le dimensioni da vero campione.

La cappella è sempre più grossa finchè anche Nelvio esplode tutto il suo seme nella mia mano.

Sono stati degli schizzi davvero interminabili e abbondanti.

Mi dice che da sempre ha queste eiaculazioni abbondanti e che nonostante non sia più un ragazzino ancora oggi la consistenza delle sue sborrate è notevole.

Gli sarebbe piaciuto fare di più ma dato il posto in cui eravamo e non proprio comodi non era possibile fare altro.

Mi confessa che a lui piace molto essere penetrato ma date le circostanze non potevamo fare di più e che ci sarebbe stata occasione migliore.

Pur essendo stato sposato, da sempre  la sua passione sono gli uomini e che a letto da il meglio di se stesso anche perché il sesso anale lo fa letteralmente impazzire e le sue performances in tal senso accontentano anche gli uomini più esigenti.

Siamo soddisfatti ci asciughiamo e sistemiamo con i nostri fazzolettini e ci concediamo ancora qualche minuto a baciarci con la promessa da parte di entrambi che ci saremmo rivisti.

Saliamo la parte di boschetto e raggiungiamo di nuovo la stradina sterrata che porta al parcheggio.

Tornando alle macchine scopriamo tra l'altro che abitiamo vicini, praticamente i nostri paesi sono confinanti. Questo ci facilita le cose per vederci.

Nelvio è separato e vive con un figlio ormai grande.

Mi dice che c'è possibilità di vedersi qualche sera quando il figlio è fuori con gli amici o è agli allenamenti.

Ci sto, ci scambiamo i numeri di cellulare e... il resto ve lo racconto la prossima volta.


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