ORSI ITALIANI MAGAZINE




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Notte di tempesta

Un racconto di Antonio Barbuk


I racconti pubblicati possono contenere descrizioni di sesso non sicuro: ricordate, sono opera di fantasia! Nella vita reale praticate sempre il Sesso Sicuro usando il preservativo.

The stories published in this section may contain descriptions of unsafe sex: remember, it's fiction! In real life always practice Safe Sex by using condoms.


Sera di inverno, freddo e pioggia stanno devastando la nostra zona, e la mareggiata sta distruggendo le spiagge e, il porto, io in serate come queste mi eccito da morire, non so il perché ma non resisto e vado a caccia di uomini.

Arrivo nella zona del porto dove abitualmente si trova qualsiasi cosa, tu voglia fare o farti fare, e come era prevedibile non vi era anima viva, giro in lungo e largo il porto, le strade adiacenti ma niente zero non c'è nessuno, comincio a prendere in considerazione l'idea di andare a casa, ma lo spettacolo del mare in burrasca in piena notte mi affascina, e decido di godermi quello spettacolo fatto di lampi e tuoni, vento forte, raffiche di pioggia.

Passate alcune ore, erano circa le 2 del mattino, la tempesta comincia a calmarsi, e, prendo la strada di casa, faccio un tratto di strada che costeggia il mare, dove ci sono delle terrazze dove puoi ammirare il mare e sotto ci sono le spiagge, decido di fermarmi un'istante il tempo di una sigaretta.

Mi siedo su di una panchina dopo averla asciugata e mi godo lo spettacolo del mare, quando ad un tratto vedo apparire un uomo  davanti a me sbucato dal nulla, talmente sorpreso da aver provato, per un istante paura e brividi di freddo.

L'uomo misterioso rendendosi conto di avermi spaventato mi rivolge la parola dicendomi di non temere e mi chiede gentilmente una sigaretta.

Dopo essermi calmato, gli offro la sigaretta e cominciamo a parlare, solo dopo aver passato qualche minuto con lui che comincio ad osservarlo, e, a vederlo in viso, con grande stupore noto che ha una barba foltissima, due occhi che ti bucano e una bocca da sogno, osservo il resto del corpo e vedo una montagna di muscoli, mani enormi che al solo pensiero di sentirle mentre mi aprono il culo  mi provocano un erezione, continuo la perlustrazione della montagna e arrivo alla fonte del desiderio, vedo che ha un pacco esagerato al momento ho pensato ma quanto è grosso il suo cazzo?

Oppure è già duro e muore dalla voglia di sbattermi?

Non potendo fargli queste domande perché tutto poteva essere, ma non uno in cerca di sesso, cerco di dirgli qualcosa in merito alla tempesta.

Ad un certo punto senza che mi fossi accorto di qualcosa si tira giù la zip dei pantaloni e si mette a pisciare davanti a me senza scomporsi, ma mettendo in evidenza un uccello da paura, resto a bocca aperta a vedere un cazzo del genere e lui, notando il mio stupore, mi dice: hai voglia di succhiare il mio cazzo e farmi sborrare? perché, tanto ho capito che hai voglia di farlo da un pezzo.

Se da mollo è da paura, da duro, ragazzi credetemi fa spavento mai vista una cosa del genere almeno fino al quel momento, comincio a succhiargli il cazzo e facevo fatica a prenderlo in bocca però alla fine riesco a fargli un pompino da urlo, al punto che mi riempie di sborra, oltre ad essere grosso sputa come un idrante, litri di sborra ha fatto.

Si siede esausto sulla panchina,mi siedo accanto a lui e ad un tratto mi ficca la lingua in bocca per sentire il sapore della sua sborra.

Dopo una pausa, ritorno alla carica, la mia sfida personale, è farmi scopare a costo di farmi spaccare il culo da lui, ricomincio a succhiargli il cazzo, e dopo avergli lubrificato per bene il cazzo con la saliva mi appoggio alla ringhiera del terrazzo e gli metto in mostra il mio culo capisce il mio intento e dice ho paura di farti male non preoccuparti, proviamoci, ho  voglia di sentirlo dentro il tuo cazzo.

Ero talmente eccitato all'idea di farmi scopare da lui che non so per quale ragione ero dilatato in maniera esagerata, comunque, ci riesce mi ha fatto male all'inizio ma dopo, una volta dentro, ero in estati di piacere, mi ha praticamente aperto il culo in due ma sentirlo dentro è stata un'esperienza unica anche lui è in estasi lo sento gridare di piacere, lo sento andare più veloce, non resiste, mi sborra in culo, urla di piacere, è sfinito, siamo sfiniti.

Ci sediamo, il tempo di una sigaretta e poi, sparito nel nulla, mai più visto, lo cercato ancora soprattutto nelle notti di tempeste.

Ormai sono passati anni da quella notte ma la ricordo ancora, come una delle mie avventure più elettrizzanti.

Può sembrare un racconto inventato, ma credetemi orsetti miei non è cosi.


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