ORSI ITALIANI MAGAZINE


Il maschione della palestra

Un racconto di Men Hunter

 

Quando ero piu' giovincello frequentavo una palestra due volte alla settimana. Di solito il martedi' mi recavo nel primo pomeriggio. Non appena entravo nello spogliatoio vedevo un bel tipo bruno sui 40 anni con barba nera e capelli neri molto folti e mossi. Solitamente a quell'ora si spogliava completamente nudo, per potere poi accedere alle docce. In genere eravamo sempre soli noi due in quello spogliatoio, perche' era troppo presto.

La prima volta che lo vidi nudo mi turbai molto. Provavo un senso di eccitazione nel vedere quel bell'uomo bruno, piu' maturo di me. Mi piaceva molto il suo corpo robusto, ma non grasso, e le sue gambe muscolose. Aveva una folta peluria nera con riflessi turchini su tutto il corpo, il che lo rendeva molto attraente ed aveva un bell'uccello con una grossa e tonda capocchia. Mi veniva voglia di assaggiare e succhiare quella grossa cappella.

Ormai mi ero invaghito di lui e me lo sognavo pure di notte mentre mi scopava comodamente su un letto. La mattina mi svegliavo sempre bagnato.

Provavo un senso di vergogna nel pensare di fare delle avance, ma un giorno mi decisi che me lo dovevo fare. Avevo gia' in mente il mio piano e cioe' di avvicinarmi a lui mentre era seduto nudo sulla panca. Feci cadere le mie monete ponendo all'incontrario il mio jeans. Andarono a finire quasi tutte proprio vicino a lui.

Allora io mi avvicinai a lui per andare a raccoglierle ed una era proprio al di sotto delle sue gambe.

Non appena finii di raccogliere l'ultima, quella che era sotto di lui dove era seduto mi disse:

<Le hai trovate tutte le tue monete?> Io gli risposi subito: < Si', per fortuna!>. Poi gli chiesi: <Come ti chiami?>. Mi rispose: <Roberto!>

<E tu?> <Io mi chiamo Giovanni>.

Finalmente avevo trovato il pretesto di intrattenermi a parlare mentre lui si stava togliendo gli slip.

Poi mi disse:< Perche' mi guardi cosi'? Ma che per caso ti piacciono i maschi?>

Poi lui aggiunse:<Ragazzo, in fondo non c'e' niente di male>.

Io allora sfacciatamente gli risposi: <Roberto! Mi piacciono molto i maschi come te e ho voglia di succhiarti il cazzo!>.

Immediatamente mi sbatte in faccia il suo grosso uccello dicendomi: <Dai fammi un bel bocchino, succhiamelo bene>.

Percepii il forte odore che emanava il suo cazzo di maschio bruno e, ancor prima di prenderglielo in bocca, immaginavo di prenderlo nel di dietro.

Finalmente lo presi in bocca. Ero eccitato da quell'odore maschile e cominciai a succhiarglielo per bene.

Fu un lungo ed interminabile pompino. Pensavo che mi venisse in bocca subito ed invece continuai per molto a succhiarglielo mentre gli toccavo le sue gambe muscolose e pelose.

Il bel maschione alla fine mi disse:<Ah si' cosi', bravo!Dai fammi venire in bocca!>.

Io gli obbedii e mi riempi la bocca con la sua calda ed abbondante sborra. Poi mi disse. < Ragazzo! Sei molto bravo a fare i bocchini, sei meglio di una fica.>.

Avevo capito che oramai, sua moglie non glieli faceva da lungo tempo.

Quel bel maschione ci aveva proprio preso gusto a farsi fare i bocchini col doppio ingoio da me, tanto che puntualmente ogni martedi' pomeriggio non appena entravo negli spogliatoi, lui si faceva trovare pronto con l'uccello da succhiare.

Ma venne il giorno che gli chiesi: <Ti andrebbe di scoparmi?> Lui mi rispose: < Non so, ci devo pensare! Non l'ho mai fatto con un altro maschio!>

Lo invitai a casa mia cosi' potevamo approfondire la nostra conoscenza carnale. Lui accetto' approfittando che la moglie era andata in vacanza per una settimana coi figli.

Fu puntuale, venne a trovarmi nel mio piccolo monolocale da studente single che per l'occasione avevo messo in ordine. Quel giorno mi lavai e profumai con cura per farmi desiderare.

Busso' ed aprii la porta.

Ero molto contento e gli dissi: <Ciao, finalmente sei qui a casa mia. Accomodati! Vuoi qualcosa da bere?>

Lui mi rispose.< Volentieri! Hai un whiskey?

<Si', eccolo!>

Poi mi avvicinai a lui e cominciai a baciargli le guance. Non era molto propenso a farsi baciare e improvvisamente mi disse:<Scusami, ma e' la prima volta che un maschio mi bacia e non sono abituatoAndiamo al dunque!>.

Io gli risposi:<A me piace farmi baciare, solo cosi' riesco ad eccitarmi!>.

Roberto mi prese con impeto e mi bacio' sulla bocca dandomi anche la sua lingua.

Io mi eccitai a tal punto che incominciai a sbottonargli la camicia e a leccargli i suoi capezzoli.

Poi lui si sbottono' il pantalone e mi disse: <Giovanni! Dai succhialo, fammi un bocchino! Bravo, cosi' prendilo tutto in bocca mi raccomando la lingua, lecca bene con la tua lingua>.

Poi lui si alzo' e ci spogliammo nudi.

Io continuai a ciucciargli il suo bel cazzo e dopo lo invitai ad andare sul letto.

Poi gli dissi:<Dai mettimelo in culo! Ho voglia di farmi rompere il culo e mi stesi aprendo le mie gambe.

Lui mi afferro' con maschia forza e mi disse:<Adesso te lo metto dentro e ti sfondo. Ti faro' vedere i sorci verdi!>

Mi penetro' con un colpo netto fino a raggiungere il fondo e comincio' a fottermi con maschia foga.

Mi scopo' per bene e sembrava che non venisse mai. Mi sembrava un toro da monta inferocito che non scopava da tempo. Finalmente mi lubrifico' col suo caldo sperma. Io cominciai a godere ed a muovermi come una grande troia, mentre gli toccavo la sua folta barba nera.

E lui mi disse: < Cazzo, scopi meglio tu che una fica!> E lo diceva mentre continuava a fottermi col cazzo sempre duro. Infine fini'' di eiaculare e rimase dentro di me, fino a che si ammoscio'.

Poi mi disse: <Caro Giovanni, mi e' piaciuto moltissimo scoparti. Mi piace molto scopare nel culo, non pensavo che si potesse godere in questa maniera!>.

Allora gli chiesi di restare a dormire quella notte. Roberto accetto' ed io ero molto contento perche' avevo ancora molta voglia di scopare con lui.

Ci addormentammo e durante la notte lui si sveglio'. Mi venne sopra col suo corpo robusto. Sentivo il suo uccello duro che me lo strusciava sul culo.

Io ero eccitatissimo e mi girai alla pecorina < Bravo! Voglio incularti in questa posizione! Mi infilo' la sua grossa cappella con violenza nel mio buco e la spinse con forza dentro fino a raggiungere il fondo. Io gridai lanciando un urlo!

Roberto mi disse: <Ti piace il cazzo, vero? Ti piace prenderlo in culo. A me piace invece mettertelo dentro e farti urlare dal piacere!>.

Comincio' un nuovo su e giu'. Ormai che mi aveva letteralmente sfondato, il suo uccello scorreva dentro, usciva e rientrava.

Poi gli gridai: < Che bello, come mi piace prenderlo dentro, voglio essere la tua troia!>.

Roberto venne dentro e poi mi disse:<Si', tu sarai la mia troia ed io il tuo porco!>.

Cosi' diventammo due amanti.


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