ORSI ITALIANI MAGAZINE


Io e lo zio Pino (quarta e ultima parte)

Un racconto di Bearlover


Rimanemmo cosi' fermi lui sopra di me con tutto il suo peso da orso massiccio e peloso.
Zio Pino comincio' a baciarmi ed accarezzarmi mentre mi teneva tra le sue forti braccia. E sentivo il suo cazzo ancora dentro di me, ma afflosciato.
Dopo mi disse: <Era da tempo che non mi facevo una chiavata cosi', caro! Che mi ha preso? Ma perche' devi ritornare a Milano? Io con te sto benissimo! Mi sento rinascere!>
Mi diceva queste cose mentre mi accarezzava e mi guardava negli occhi. Zio Pino stava perdendo la testa per me. Dopo ebbe il coraggio di dirmi: <Sai ti voglio molto bene, mi piaci molto ed ho voglia di tenerti qui con me!>
Ed io piu' invaghito di lui gli dissi timidamente: <Pino, mi piaci quando mi prendi e mi sbatti, ma  qui mi posso fermare solo una decina di giorni, devo comunque ritornare a casa. Ad aprile termino gli studi , dopo potrei venire a stare con te, se poi mi aiuti a trovare un lavoro, meglio!>
E lui <Ma certo caro! Ti aiutero' attraverso le mie conoscenze. Potresti fare qualche concorso ed io cerchero' di darti le dritte!>
E mi disse: <Ti voglio tutto per me! Ti amero' e proteggero' caro! Tu per me sei tutto e mi piaci quando ti fai chiavare da me! Sei dolce e mi fai sentire piu' giovane di vent'anni! Mi soddisfi e mi fai godere quando ti chiavo, mi obbedisci e  soprattutto non mi rompi i coglioni come fanno le  donne!>
Avevo capito che oramai era cotto di me! Ma mi resi conto che io pure mi ero perso e non potevo piu' fare a meno di lui. Mi piaceva troppo ed ero attratto molto dalla sua personalita' forte e dinamica e soprattutto dalla sua carica erotica e naturalmente dal suo grosso cazzo!
E quindi gli risposi: <Si!Voglio essere tuo! Mi piace  quando mi baci, mi dai la tua lingua e quando mi metti dentro tutto il tuo bel  cazzo grosso e mi scopi con vigore e passione!.>
Mi ero abituato a  prenderlo nel culo e non ne potevo piu' farne a meno. Lo zio mi aveva aperto il mio sfintere ed allargato, di parecchio, le pareti interne del mio retto.
Oramai potevano entrare due dita ed anche tre nel mio buchetto da quanto me lo aveva aperto.
Ogni qualvolta che me lo appoggiava per poi penetrarmi con vigore mi faceva impazzire dalla goduria. 
Io godevo come un dannato mentre lui mi fotteva. Lui doveva faticare molto per raggiungere  il massimo dell'orgasmo quando mi sborrava dentro.  Per me era tutta una goduria dall'inizio mentre mi apriva e sfondava con un colpo netto sino a quando mi veniva con la sua calda ed abbondante sborra.
Era quasi fatta ora di cena e zio Pino mi disse: <Dai laviamoci e vestiamoci, cosi' andiamo a mangiare fuori e dopo andiamo in una birreria in centro>
Andammo in un ristorante tipico con cucina francese e dopo andammo in una birreria con musica.
Un ex vecchio mercato al centro di Bruxelles trasformato in una disco birreria.
Quando tornammo a casa dello zio mi andai subito a stendere sul letto e lui venne dopo un mezzoretta. Sentii che entro' in bagno, orino' per molto e dopo sentii lavarsi bene il suo uccellone.
Entro' nel letto solo coi suoi boxer ed io voltato di spalle sentii subito il suo corpo massiccio e peloso sopra di me, che mi stringeva con le sue braccia forti. Mi prese il mio cazzo in mano mentre sentivo che strusciava il suo cazzo sulle mie chiappe.
Infine me lo appoggio' e con un colpo vigoroso' mi penetro' e sfondo'.
Ed io, <Si', che bello quando mi prendi cosi'!Ah, ah…!>
E lui,<Mi piace molto quando ti fai fottere da me!>
Ed io : <Dai fottimi bel maschione, sono il tuo schiavo!>
E lui: <Si, eccomi ora ti chiavo!>
Lo zio prese la rincorsa..
Ce l'aveva come al solito duro come una pietra. Mi fotteva con ardore e passione, ma sentivo anche il desiderio di provocarlo e prendere anch'io in mano la situazione.
Allora gli dissi: <Pino ora stenditi che vengo sopra di te! Intanto non ti sbatti molto ed io ti spengo la candela.>
Lui si stese ed io gli venni sopra, questa volta mi sedetti su di lui non girato di spalle ma davanti, cosi' potevo vedere la sua faccia e potevo accarezzargli il suo folto vello nero.
Gli presi la sua cappella ancora umida e la centrai sul mio buco e mi sedetti sopra sino a sentirla tutta dentro nel fondo del culo.
Cominciai a roteare il culo con tutto il cazzo dentro di me fino a sentire il suo scroto strisciare sulle mie chiappe aperte.
Mi piaceva sentirlo tutto dentro di me e lui che sospirava e godeva senza eccessivamente stancarsi troppo.
E lui: <Bravo, cosi'! Ti piace il mio cazzo! Mi fai morire dal piacere. Come muovi bene il culo caro!>
Il mio culo  voleva ingoiarlo e succhiarselo sino in fondo.
Pino in quel mentre,  si fece prendere dal suo raptus di libidine. Mi afferro' i fianchi con forza e comincio' a spararmi i colpi come un mitragliatore.
Ed in seguito mi disse: <Dai girati, cambiamo posizione!>
Io gli obbedii e lui mi prese i fianchi, mi venne sopra e mi penetro' di nuovo con vigore sino a sentirmi di nuovo sfondare.
Gridai per la forte emozione nel ricevere il colpo vigoroso, mentre sentivo la sua cappella umida nel mio fondo ormai diventato particolarmente sensibile a riceverla tutta dentro.
Una goduria incredibile da descrivere. Lo zio ancora una volta mi fotteva con tutta la sua potenza, sborrando dentro con tutta la sua passione.
E lui, con un urlo quasi sovrumano: <Ah!Ti Sborrooo!>
Mi inondo' di nuovo e poi ci addormentammo.
La settimana seguente partii, rimasi da zio Pino una decina di giorni che furono di fuoco!
Ma ad Aprile dell'anno seguente  ritornai da lui per  viverci assieme. Zio Pino e' l'unico vero uomo della mia vita.
Fine







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