ORSI ITALIANI MAGAZINE


Il gusto del peccato (parte quarta)

Un racconto di sessantaquattro

(sessantaquattro@infinito.it)


'Allora Gio', visto che sei cosi' bravo, perche' non inizia a menare un po' il manganello al tuo amichetto per tranquillizzarlo?'

Luca non sa piu' cosa pensare, mentre gli slaccio i pantaloni e inizio a fargli una sega, poi mi abbasso ad ingoiare tutto il suo cazzo, sentendomi gli occhi dei due poliziotti puntati addosso, come se fossi sotto esame. Do del mio meglio, mentre Luca inizia a sciogliersi dal piacere poi i ruoli si invertono, questa volta e' lui a giocherellare col mio cazzo, mentre me lo succhia guardo Aldo e Giuliano, uno esclama:

'Cristo! Che due succhiabeghe!'

I due scendono dall'auto, Giuliano apre la mia portiera, Aldo fa lo stesso con Luca.

'Allora visto che chiedevate i manganelli, stasera li avrete.. e come avete detto, vi faranno tanto male!'

Giuliano si slaccia la braghetta, gli afferro coi denti la zip tirandola verso il basso, mordo i pantaloni della divisa, sento la sua grossa patta prendere lentamente consistenza, poi gli libero il cazzo; un cazzo di tutto rispetto, lo ingoio e inizio a pomparlo, risponde al trattamento gonfiandosi e indurendosi ad ogni mia lappata.

Alzo la camicia del tenente, ha un petto villoso, se la slaccia completamente facendomelo ammirare in tutto il suo splendore.

Indossa dei guanti neri e un cappellino, la sua barba incolta lo rende ancora piu' maschio.

Il fiato di Giuliano si fa sempre piu' ansimante e mentre continua a fumare il sigaro, mi dice cose sconce tipo 'succhiami la minchia lurida troia' o 'pompa sto cazzo frocione'

'Cristo santo, questo ci sa davvero fare!' Aldo, e' meglio di quella troia della Marzia!' dice Giuliano

'Ehi capo, fagli tastare anche il mio, perche' quest'altro finocchio invece non e' granche''. risponde il collega

Aldo ora e' davanti a me, e mentre Luca si sega da solo guardandoci, sbocchino i due cazzi dei poliziotti. Passo da un manganello all'altro, fatico a tenere entrambe le cappelle in gola, li assaporo a piena lingua.

Il cazzo di Aldo e' il piu' grosso che abbia mai preso in bocca, ricoperto da vene pulsanti, una capella ampia e lucida.

In ginocchio fuori dall'auto i due mi scopano in bocca senza ritegno, gridano di piacere, mi insultano, mi scopano come una cagna.

Poi ci raggiunge anche Luca, ora siamo in due a succhiare quelle due grosse nerchie.

Mi stacco da loro mentre si godono il pompino inesperto di Luca, mi sfilo i calzoni e mi metto a pecorina esibendo il mio culetto sodo e glabro.

Aldo mi raggiunge, mi si inginocchia dietro e divaricandomi le chiappe sode dice: 'Cristo che bel culetto che hai! E' quasi meglio di quello della mia fidanzata! Sembra proprio quello di una figa!'

Poi inizia a sputare sul mio buchetto arrossato e a massaggiarlo; si rialza, e' un bestione, un energumeno.

'Ecco bagna un po' questo chupa chupa' dice

Insalivo il suo cazzo guardando negli occhi il manzone che mi sta davanti.

La camicia aperta mette in mostra un petto nerboruto ricoperto da una foresta di peli, il volto e' sadico e voglioso, il pizzetto mette in risalto quel suo ghigno da irresistibile figlio di puttana; poi mi viene dietro, appoggia la sua cappella grande quanto un pugno sul mio buchetto, e me lo caccia dentro in un solo colpo, tenendomi per i fianchi, muovendomi avanti e indietro con veemenza e urlando come un lupo al cielo il suo piacere.

'Hai un culo favoloso..ah si si mhh'

Tengo le mani sul sedile della macchina, stringo forte il tessuto mentre la scopata continua furiosa, senza sosta.

'Troia preparati che sto per venire'.

'No aspetta' dico

Lui si ferma,

'Ah la vuoi ingoiare? Dovevo immaginarmelo'

Cosi' si sfila il cazzo e me lo caccia subito in gola iniziando a scoparmi tenendomi per le orecchie..

'Si ah ah ah vengo vengo ahhhhhhhhhhhhhhh, Sborroooooooo'

Inghiotto, inghiotto, inghiotto, rivoli di sborra mi imbrattano anche il mento e scendono lungo il mio collo.

'Si ah ah ah cazzo, troia, si succhia ingoia tutto!'

Aldo e' eccitatissimo, mentre mi passa il cazzo duro e grondante di sborra sulle labbra e sulle guance arrossate, si accarezza il petto villoso e si stringe i capezzoli.

'Brava puttanaGlielo faccio provare anche al tuo amico il bastone, ora?!'

Ho ancora il sapore di sborra di Aldo, ma non mi accontento, concedo una tregua a Luca, mi infilo il cazzone di Giuliano fino alla base

Ogni volta che mi rendo contro di stare spompinando dei carabinieri in servizio mi eccito ancora di piu'

Nel frattempo Aldo prende con foga Luca e lo trascina sul cofano della macchina.

Giuliano gode.

'Ah, tu sei molto meglio cucciolone, tu si che ci sai lavorare di bocca! AH AH MH SUH SI AH AH'

'Apri bene la bocca che arriva la pappa calda del tuo poliziotto di quartiere'

'Ah si ah ah si Godoo cristoooooooooo sborroooo Aha ahhhhhhhhh'

Spalanco il piu' possibile la bocca, Giuliano mi erutta ettolitri di sborra in bocca e sul viso, imbrattandomi anche la fronte, bevo ma sembra non avere mai fine.

Luca grida come un pazzo ad Aldo, implorando pieta', mentre il suo aguzzino col manganello, dilata il suo buchetto stretto, preparandolo ad accogliere la sua nerchia disumana.

Giuliano e' davanti a me coi calzoni e i boxer calati a terra e la camicia sbottonata, il cazzo barzotto impiastrato di sperma; mi metto col naso davanti alla sua cappella e inizio a leccagliela, lui continua a mugolare di piacere, mentre mi accarezza la testa e gode del mio lavoro.

Mi rialzo, Giuliano si toglie i calzoni della divisa, si avvicina a Luca e lo sculaccia forte, mentre Aldo lo dilata col manganello e sputandoci sopra.

Inizio a leccare i capezzoli di Aldo mentre lui appoggia la sua grossa cappella sul buchetto di Luca.

Luca grida:

'Nooooo, ahh!!!! Mi spacchi il culo cosi', ahhh no ti prego'

'Prega quanto vuoi, le tue preghiere non saranno esaudite brutta checca!'

Prendo le mutande di Aldo e le caccio in bocca a Luca per farlo stare zitto.

A quel punto inizio a sputare sul culo di Luca, la mia saliva si mischia a quella dei due carabinieri. Poi stringo i capezzoli ad Aldo che, con la mano sui fianchi di Luca, lo impala crudelmente.

Giuliano mi si avvicina, mi fa appoggiare al cofano della macchina; il mio buco e' gia' dilatato e lui, senza esitare, mi infila tutta la sua nerchia.

Io e Luca siamo appoggiati al cofano dell'auto di pattuglia a prenderlo nel culo da due carabinieri infoiati.

Giuliano mi si aggrappa forte ai fianchi, ad ogni affondo grida di piacere, ansimando come un toro.

'AH SI SI OH MH MH MH'

'Prendilo tutto, lo senti il manganello?'

Aldo da colpi forti e decisi, ci sa davvero fare. L'espressione di dolore sul volto di Luca, diventa ben presto piacere non appena si sente riempire lo stomaco.

Aldo sfila la sua grossa nerchia dal culo di Luca, e' imbrattata di sborra e merda. Se la ripulisce nella felpa di Luca bestemmiando, poi si risistema braghe e boxer. Nel frattempo Giuliano continua a incularmi a sangue.

'Falla godere questa puttana capitano, falla godere!'dice Aldo

'E' la piu' troia di tutte'

'Ti piace il cazzo eh?! Lurida troia!' mi chiede

Aldo si gode la scena, lo guardo e gli faccio gli occhi dolci, il suo volto e' sadico, si morde il labbro inferiore a denti stretti gli piace guardarci.

Inizio a massaggiagli la patta, lui mi lascia fare mentre una macchia di sborra si disegna sui pantaloni della divisa.

Poi Giuliano inizia ad ansimare maggiormente:

'adesso ti riempio questo culo da troia con tutta la sborra calda che desideri'

Inizio a sentire i fiotti di sperma colpirmi le pareti del culo, mentre Aldo mi sculaccia col manganello.

Poi tira fuori il cazzo, mentre il suo seme fuoriesce dal mio culetto Aldo lo raccoglie sul suo manganello, e lo pone a Luca, che ingordo lo ripulisce.

Mi rialzo. Aldo e' davanti a me. Ha due grosse spalle, e la camicia aperta su un petto esageratamente muscoloso. Un pizzetto nero e due basette regolari disegnano un viso ancora piu' da maschio, un vero e proprio stallone da monta. Un collo taurino e due grossi pettorali pelosi dai quali spuntano due capezzoli appuntiti come chiodi.

Alto quasi un metro e novanta, mi fissa con i suoi occhi neri, con un ghigno da vero bastardo.

Mi siedo sul cofano dell'auto sfinito..

Dalle maniche sollevate della camicia fuoriescono due grossi avambracci ricoperti da fitta peluria. Sta cosi', immobile davanti a me, con le gambe divaricate, la cintura slacciata e i calzoni rigonfi da un cazzo di venti cm che sembra gridare liberta' senza proferir parola, il suo sguardo grida tutte le oscenita' che stava pensando.

Lo squadro maliziosamente da testa a piedi, lui mi si avvicina.

'E chi l'avrebbe mai detto che uno cosi' giovane ci sapesse fare! Voi froci avete un gran talento nel succhiare!'

Allungo il piede scalzo massaggiandogli il pacco. Lui indietreggia e con la sua manona se lo stringe strizzandoselo.

'Lo vuoi?' Mi guarda dritto negli occhi con un sorrido complice.

Mi massaggio l'uccello mentre Luca e Giuliano sono distesi sul sedile posteriore dell'auto di pattuglia, la testa di Luca si agita tra le chiappe pelose di Giuliano.

Ma allora anche a Giuliano piace farsi lappare?!

Aldo mi si avvicina e mi molla un ceffone forte al viso, poi mi prende la testa con la mano destra e si avvicina, mi infila la lingua in bocca. La sua lingua mi perlustra la bocca per qualche istante, poi si stacca, mi prende per il braccio con forza, e strattonandomi mi costringe a seguirlo.

Dopo pochi metri siamo in un campo di mais, solo il chiarore della luna illumina la notte

In lontananza vedo la luce interna dell'auto di pattuglia. Chi potrebbe mai immaginarsi cio' che sta accadendo al suo interno?

Aldo strappa delle pannocchie

'Queste dici che ti bastano?'

Ci fermiamo a pochi metri dalla macchina, mi avvicino al suo petto, mi sembra di essere davanti a un gigante, sento il suo odore forte, gli massaggio i pettorali, affondo le dita tra quei fantastici peli che li ricoprono. Gli lecco i capezzoli e il sudore delle ascelle; lui sorride soddisfatto e mi trascina a se' palpandomi il culo.

'Hai un culetto meraviglioso'

Mi eccito sentendo quelle parole di gradimento, pronunciate da un carabiniere in servizio.

Mi fanno impazzire.

Gli sfilo totalmente la camicia, continuo a leccare ovunque come un assatanato, il collo, il petto, le braccia.

Lo faccio sdraiare nell'erba alta, si lascia lavorare mentre mi palpa a piene mani il culo e mi infila il ditone nel mio buchetto.

Gli sfilo i calzoni, riprendo il suo cazzone appiccicoso di sborra tra le labbra.

Affondo il naso tra i suoi folti peli, e continuo a pompare a ritmo regolare.

Raggiungiamo la macchina, dove, all'interno Giuliano sta leccando energicamente il culo di Luca. Mi sistemo sul cofano e Aldo mi fa appoggiare i piedi sulle sue spalle, poi inizia a infilarmi nel culo la pannocchia.

E' dura e fatica a penetrare.

L'altra pannocchia me la spinge con forza in bocca, a stento simulo un pompino.

La mandibola mi fa male, ma le parole di quello stallone mi incoraggiano a continuare.

Aldo riesce a fare entrare meta' pannocchia, poi me la sfila in un solo colpo e ci infila quattro delle sue splendide dita. Nel frattempo Giuliano incula Luca che lo prega di sfondarlo.

Aldo mi sfila la manona e comincia a menarsi il cazzo me lo infila di nuovo tutto in gola

'Cristo, mi fai impazzire!' dice

Poi mi rigira e me lo infila nel culo, infilzandomi come uno spiedino. La sua grossa cappella entra ed esce dal mio culetto, con la mano destra mi afferra i capelli fottendomi come un animale, io mi stringo i capezzoli e grido di piacere.

Lo sento premere, le sue mani forte e calde mi stringono i fianchi, mi accarezzano il volto, il suo pollice si insinua tra le mie labbra.

'Ah si.. ti riempio!'

Mi afferra con forza spingendo il cazzo quasi fino a fare entrare anche i coglioni che sbattono contro le mie chiappe. Poi mi scuota di nuovo ettolitri di seme, farcendomi per bene.

Mi solleva mentre il suo cazzone e' ancora duro tra le mie chiappe, mi aggrappo a lui con le braccia attorno al suo collo taurino, sento il petto peloso a contatto con il mio, il suo respiro ansimante sul mio volto, poi si rigira appoggiandosi alla macchina e lasciandomi scivolare lentamente fuori. Mi chino mentre gli ultimi fili di sborra grondanti dal suo cazzo trovano rifugio sulla mia insaziabile lingua.

Col cazzone semi barzotto e il corpo ricoperto di sudore resta ansimante con gli occhi socchiusi.

Proprio mentre ripulisco il suo cazzone, Giuliano grida di piacere riversando l'ennesima sborrata notturna in bocca a Luca che impara a deglutire.

Ci risistemiamo, siamo tutti quanti sfiniti.

Ho il culo in fiamme e non riesco nemmeno a stare seduto in macchina.

Nessuno dice niente fin quando non imbocchiamo la tangenziale. L'aria fresca che entra dal finestrino ripulisce l'odore forte di sborra e sesso che ha imbrattato i sedili della macchina di pattuglia.

Ai bordi della strada ci sono dei focolai accesi e delle puttane che aspettano clienti.

Giuliano si gira e dice:

'Voi due siete molto meglio di quelle mignotte!'

Aldo lo guarda e annuisce col capo, passandosi pollice e indice lungo il profilo del pizzetto.

'Ragazzi dobbiamo lasciarvi qui, mi raccomando fate i bravi o ne pagherete le conseguenze, intesi?' dice Giuliano

Luca scende dalla macchina senza proferir parola.

Mentre apro la portiera Aldo mi guarda e mi sorrise

'Ciao Gio'!'

'Ciao tori da monta' rispondo

Sorridono entrambi.

Chiudo la portiera e mi allontano.

 

Erano circa le tre di notte quando rincasai. Appena a casa mi infilai sotto la doccia, risciacquai i vestiti imbrattati di sperma e andai a letto.

Messaggiai un po' con Luca, ci scambiammo le nostre impressioni.

Poi riascoltai al cellulare parte della scopata che avevamo fatto. Davvero i poliziotti potevano credere che fossi cosi' ingenuo da non conservarmi una prova contro eventuali accuse?!

Illusi.

Faticai a prendere sonno, mi svegliai in piena notte ripensando ai due carabinieri, ai loro splendidi corpi, a come mi ero divertito a farli godere.

La mattina, mi svegliai ritrovandomi il faccione di mio padre davanti agli occhi

'Forza, vieni su che poi andiamo in spiaggia!'

In tarda mattinata lasciai la spiaggia e raggiunsi Luca. I miei erano felici che uscissi con dei miei amici, ma se solo avessero saputo cosa combinavamo insieme

'Cazzo Gio', ho il culo ancora rosso!' disse Luca

'Non ti preoccupare, ti passa. Oggi vado giu' al porto!'

'A far cosa?'

'L'altro giorno ho accompagnato due muratori ad un hotel, non sapevano dove alloggiare, cosi' gli ho suggerito l'hotel Cerno.'

'Perche'?'

'Perche' giorni fa ho adocchiato uno splendido manzo, e indossava il cappellino che da' come omaggio l'albergo. Deve alloggiare li'. Vado a bazzicare in quella zona, non si sa mai'

'Cazzo, oggi non ce la faccioho il culo che mi fa male. Per fortuna che i miei sono al lavoro tutto il giorno, altrimenti cosa avrebbero pensato vedendomi camminare cosi'?'

'Non farne un dramma, dai vieni con me al porto.'

Arrivammo alle undici e ci sedemmo sulle solite panchine.

 

Che palle e' da un'ora che siamo qui e non e' ancora passato nessuno di interessante

'Aspetta, eccoli!'

Dalla portineria dell'albergo sbucarono fuori i due muratori.

'Sono quelli?'

'Ma uno sembra vecchio'

'Fregatene, beccati l'altro!'

I due percorsero il viale raggiungendo l'uscita e incamminandosi verso il lungo mare.

Si avvicinano verso di noi con la borsa da spiaggia sulle spalle

'ehi, ciao'

'ah, salve!'

'abbiamo seguito il tuo consiglio, pernottiamo all'hotel cerno, si paga poco, e anche se le camere non sono granche', ci accontentiamo.

Il piu' giovane aveva un bel fisico. Entrambi indossano canottiera e calzoncini, ai piedi un paio di ciabatte.

 

Il giovane avra' circa trent'anni, non e' molto alto, ma ben messo, il contrasto con la canottiera bianca lo fa apparire ancora piu' abbronzato. Ha un bel sorriso che disegna delle simpatiche fossette. Il piu' anziano ha una grossa pancia, i capelli sono brizzolati, e' piu' alto del collega.

'Conoscete un posto della spiaggia dove ci si puo' mettere tranquilli?'

'Certo, se volete vi accompagno'

'Ok, piacere io sono Lorenzo e io sono Giacomo.'

'Piacere Luca e Giorgio.'

Arrivati in spiaggia loro si mettono comodi, stendono i salviettoni e si sfilano le canotte. Giacomo, il piu' anziano indossa un paio di slip neri che mettono in risalto un interessante gonfiore, il collega Lorenzo veste dei calzoncini attillati che lasciano intravedere la sagoma del suo cazzo a riposo.

Lorenzo non e' peloso, pero' ha dei bei pettorali, tutto sommato non e' per niente male.

'Ragazzi per ringraziarvi vi offriamo da bere'

'No grazie, dobbiamo andare, pero' si puo' fare stasera, noi andremo al pub Mirto con dei nostri amici.'

'Ok, a stasera.'

 

Torno verso casa, saluto Luca e gli do appuntamento per la sera stessa.

Appena svolto per la via di casa, mi ritrovo davanti all'entrata il pick up del papa' di Luca.

'Ah, eccoti Gio'!'

'Sai dove si e' cacciato Luca?

'E' appena andato a casa.' rispondo

'Ah grazie, oggi ho finito prima il lavoro e ho scordato le chiavi di casa.'

E' davanti a me, indossa la camicia del centro trasporti aperta sul petto villoso, il braccio appoggiato al finestrino e' grosso e ricoperto da una peluria fitta e regolare. Il cappellino con la visiera non basta a coprire il suo sguardo maschio, che in una sola occhiata mi trafigge in due.

Lo invito a bere qualcosa in casa, ma sbuca mio padre dalla porta di casa salutandolo.

'Ciao Giulio, come va?' esordisce mio padre

i due si mettono a parlare, Giulio scende dall'auto, ma rifiuta di entrare in casa.

Ora posso vedere anche il suo splendido culo e i suoi polpacci pelosi che sbucano dai jeans corti e sfilacciati; le scarpe antinfortunistiche nascondono un grosso piede, forse un 44.

E' un delirio.

Giulio ci invita a cena da luiNon mi sembra vero.

 

Quella sera raggiunsi insieme a Luca e altri amici il pub Mirto, era pieno di gente, notai i due muratori al tavolo

'Eccovi, ciao! Cosa bevete?'

Mi sedetti vicino a Lorenzo.

Ordinammo delle birre, al tavolo si parlo' del piu' e del meno. Il lunedi' sarebbero ripartiti per raggiungere il cantiere che li avrebbe tenuti impegnati fino a settembre inoltrato.

Lorenzo aveva 31 anni e non era fidanzato, mentre Giacomo ne aveva 55 ed era sposato da 26 con due figlie grandi.

'Allora, avete trovato qualche fighetta qui in giro?' chiese Giacomo

'Bhe, l'altra sera c'erano alcune ragazze che giravano nella zona che non erano niente male, pero' noi giriamo con le ragazze della compagnia'

'Voi?' chiesi io

'Noi? E chi ci guarda piu' a noi? Forse a Lorenzo che e' un bel ragazzo, ma a me..'

'E poi sei anche sposato..' disse Luca

'Perche' ragazzo? Credi che se trovassi una figa disponibile non me la sbatterei comunque?! Altrimenti dovrei stare in astinenza tutto il periodo lavorativo!'

Giacomo scoppio' in una sonora risata, diede una pacca sulla spalla di Lorenzo, bevve un sorso di birra e si puli' col dorso della mano la bocca.

'Bhe, qui dicono che ce ne sono disponibili' dissi

'Ahh si, bhe quanto per un pompino?'

L'alcool inziava a farsi sentire

Tagliammo corto il discorso, li salutammo e uscimmo.

Dopo circa un'ora uscirono anche loro. Io e Luca eravamo seduti su di una panchina a fumare, appena ci videro ci raggiunsero.

'Allora ne avete trovate di fighette?'

'No, stasera ci e' andata male'

'Anche a noi'

'Dovrete far da soli' disse Luca

Giacomo lo guardo', si avvicino e gli disse: 'perche' non mi aiuti tu ragazzino?'

Poi scoppio' in una grassa risata

Luca rispose: 'bhe, se proprio ne ha bisogno'

Eravamo un po' scossi da quella risposta, io temevo la sua reazione. Luca rischio' grosso, ma quella volta gli ando' bene.

Giacomo si avvicino' a Luca, gli pose il braccio attorno al collo

'Ehi Lorenzo, hai sentito il ragazzino?'

'Vuole aiutarci, ma che gentile'

'Abbiamo due bocche a disposizione'

Ci incamminammo lungo la tangenziale, Luca stacco' il braccio di Giacomo per non dare nell'occhio

'Allora femminucce, vi volete divertire?!'

'Perche' non venite nella nostra stanza?'

 

Sono eccitatissimo all'idea di farmi Lorenzo. L'aria e' elettrica. Per tutta la strada Giacomo continua a fare discorsi osceni: 'ho gia' il cazzo barzotto pronto per te frocetto'

Percorrendo il corridoio per arrivare alla loro stanza, palpo il culo a Lorenzo, sembra timido, poi Luca infila la chiave per aprire la stanza mentre Giacomo gli appoggia la patta alle chiappe.

La stanza e' piccola, ci sono solo i due letti singoli e un piccolo bagno, le valigie non sono ancora state svuotate e la biancheria sporca e' distrattamente appoggiata sul comodino.

'Ok, vediamo ora cosa sapete fare frocetti.'

Luca si inginocchia davanti a Giacomo, inizia a mordegli la patta, io e Lorenzo lo guardiamo stupiti. Luca ha una voglia smisurata di cazzo, dopo alcuni secondi ha gia' sfoderata la minchia di Giacomo e se la ingoia senza ritegno. Mi volto verso Lorenzo e gli sorrido, inzio a massaggiagli il petto, poi gli sfilo la camicia e lecco i capezzoli turgidi.

Lui si siede sui bordi del letto, gli inizio a palpare collo e petto

Mh mh mh bravo...

Poi mi inginocchio davanti a lui, gli sfilo le scarpe, le calze e gli lecco le dita dei piedi, passo la lingua tra le fessura delle sue dita mentre con la mano tasto la consistenza del suo cazzo attraverso la stoffa dei calzoni. Gli slaccio la zip, gli sfilo i calzoni, rimane davanti a me solo una mutanda bianca che non riesce a contenere tutta la sua carne. Prendo il cazzo in bocca attraverso gli slip e succhio fino a quando la mutanda completamente bagnata diventa trasparente. Gliela sfilo, e ammiro il suo cazzo, e' largo e gonfio, la sua cappella ampia e lucida ha un buon odore.

Inizio a fagli uno splendido pompino. Lorenzo e' inebetito, sta vivendo qualcosa di straordinario, nessuna donna gli hai fatto un servizio tale, si gode immobile il pompino con le mani distese dietro la schiena inarcata. Gli lavoro i coglioni, guardo Luca che continua a spompinare Giacomo.

'Ora fammi vedere il culetto' dice Lorenzo, cosi' mi giro e mi metto a pecora sul letto, lui mi si mette dietro e affonda il suo palo nel mio culo. Anche Giacomo sta inculando Luca, dopo pochi affondi Lorenzo mi inonda le budella col suo seme. Giacomo fa lo stesso eruttando con un verso animalesco tutto il suo piacere. I due sdraiati sul letto sfiniti si lasciano ripulire dalle nostre bocche esperte.

(continua ?)

sessantaquattro@infinito.it