ORSI ITALIANI MAGAZINE



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Questa pagina contiene immagini di nudo maschile e testo a contenuto omoerotico: e' pertanto riservata a persone maggiorenni

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From England with love

Un racconto di Bearlove

I racconti pubblicati possono contenere descrizioni di sesso non sicuro: ricordate, sono opera di fantasia! Nella vita reale praticate sempre il Sesso Sicuro usando il preservativo.

The stories published in this section may contain descriptions of unsafe sex: remember, it's fiction! In real life always practice Safe Sex by using condoms.


Era l'estate di due anni fa. Con un mio amico decidiamo di trascorrete quindici giorni in Inghilterra con una tenda, qualdo all'improvviso la sua ragazza vuole a tutti i corsi unirsi a noi. 

Facciamo buon viso a cattiva sorte e ci procuriamo una seconda tenda, piccolina, nella quale avrei dormito io, lasciando loro da soli a fare i loro comodi.
Tutto fila relativamente liscio fino al giorno del ritorno.  Sul traghetto che ci porta da Dover a Calais in Francia, per futili motivi, e per colpa di lei, scoppia una furiosa litigata, finche' la stronza mi dice 'Te ne torni a casa a piedi, cazzi tuoi se non ti bastano i soldi del treno' e, scesi dal traghetto, abbassa il finestrino e mi butta letteralmente fuori il mio zaino. 

Pochi soldi in tasca e poca conoscenza della lingua, esco dal porto e mi siedo sul ciglio della strada 'e adesso come cazzo faccio a tornare a casa?'.
Non mi fido tanto a fare l'autostop, anche perche' probabilmente non si ferma nessuno. - Errore.
Si ferma una macchina ma va fino a Lione. Un'altra arriva fino a Ginevra. Sono gia' passate piu' di due ore e comincio a perdere la speranza.

Fino che alla fine con una robusta frenata si ferma un camion, un tir, che mi costringere a correre un po' piu' avanti. 'Dove devi andare?' in italiano. 'Dovrei arrivare a Lecco' rispondo con poca speranza. Invece quello mi dice 'Sei fortunato, io devo andare fino a Sondrio e da Lecco ci devo passare per forza, dai sali'.

Quasi faticavo a crederci. Salgo, mi sistemo con lo zaino tra le gambe e si parte.
Erano due ore che viaggiavamo e il tizio non aveva ancora aperto bocca se non per rispondermi SI o NO a qualche domanda che, giusto per cortesia, buttavo la' ogni tanto. 'Scostante e cafone' pensavo dentro di me, 'sara' lunga in queste condizioni arrivare fino a casa'. 

Dopo un bel po' di tempo, finalmente mi rivolge la parola 'Mi devo fermare a fare gasolio, e visto l'ora direi di approfittare e mangiare qualcosa al prossimo grill. 'Ok per me va bene' rispondo. E lui di rimando 'Alla prossima area di rifornimento c'e' la possibilita' di fare anche la doccia, se ti interessa...'

Visto che erano tre giorni che non me ne facevo una colgo la palla al balzo e, spacciandomi per un aiuto autista, posso farmi a poca spesa una mega doccia bella calda.  Dopo aver mangiato un paio di tramezzini, ripartiamo e lui (che ho scoperto si chiama Giulio) mi dice che si deve fermare a riposare ma vuole cercare un'area di parcheggio (senza pompe di carburante) almeno si puo' dormire senza che non si sentano continuamente macchine e camion che si fermano e ripartono.

Troviamo dopo una mezzoretta un'area di sosta, tranquilla in mezzo alle piante con un paio di mezzi parcheggiati in fondo e decidiamo di fermarci.
Fumiamo la classica sigaretta dopo di che chiude la cabina, tira le tendine e prepara la brandina.
Io mi accomodo alla meno peggio sul sedile e lui mi dice 'Non avrai intenzione di passare la notte sul sedile, spero' 'Perche', cosa dovrei fare?' 'Guarda che in branda ci stiamo tutti e due, magari ci stringiamo un po' ma ci stiamo di sicuro' Nel  dire questo,  comincia come se niente fosse a spogliarsi fino a rimanere solo con le mutande.

A questo punto mi va in tilt il cervello. Mi trovo davanti un vero maschio come l'ho sempre immaginato io. Dell'altezza giusta, non palestrato ma con le forme giuste al posto giusto, non eccessivamente peloso ma coi peli messi al posto giusto e soprattutto dentro le mutande qualcosa di grosso che ballonzolava ad ogni movimento. Gli chiedo se mi devo spogliare anch'io 'Perche' tu di solito dormi vestito di tutto punto?' mi risponde.

Non nascondendo una recondita speranza, ma non facendo trapelare il mio stato d'animo, mi metto anch'io in mutande fino a che ci sdraiamo entrambi sulla branda dietro i sedili. Spenta la luce sentivo il suo corpo appoggiato al mio, visto lo spazio non proprio adatto per due.  Passa qualche minuto e mi passa il braccio intorno alla vita.  'Hai un bel corpo, mi dice, cicciottello ma non flaccido. Anche le mani sono belle grandi, dicono che mani grandi corrispondono ad altro di grande'.
 
Cosi' dicendo mi appoggia la mano sul mio pacco. 'Porta vacca, ce l'hai gia' duro, fammelo vedere' Mi toglie le mutande e dopo avermelo accarezzato un po', se lo fa sparire nella sua bocca.  'Dai cazzo, siamo soli chiusi sul camion, e' l'occasione buona per divertirci come si deve, non ti va?' - 'Veramente e' quello che speravo' rispondo e cosi' dicendo mi alzo in ginocchio, gli sfilo le mutande e, dopo aver ammirato tutto quel ben di dio, affondo la faccia tra le sue cosce e mi faccio scivolare in bocca quel pezzo di carne che gia' si stava indurendo.

Lui mi prende come fossi un fuscello, mi gira e cominciamo un sessantanove come non ne avevo mai provati. Aveva un buon profumo di pulito ma di maschio, me lo spingeva giu' fin quasi in gola mentre succhiava il mio senza sosta. Poi mi prende in bocca i coglioni, me li lava letteralmente con la sua saliva per poi passare a slinguarmi dietro come un ossesso.

Io mi sentivo aprire ad ogni passaggio di lingua fin quanto gli ho gridato 'Adesso, adesso prendimi, non resisto piu', sono largo come una galleria, ti prego' Lui mi ha sdraiato sulla schiena, mi ha alzato e allargato le gambe e a questo punto ho sentito appoggiato una cappella bollente al mio buchino.

E' stato un attimo, mi sono sentito riempire di carne mentre lui lanciava del AH AH ed io probabilmente strabuzzavo gli occhi per quello che provavo. I colpi si facevano man mano piu' violenti quando con un urlo roco ma soffocato lui si e' svuotato completamente dentro di me.

Non avrei mai voluto che lo togliesse, ma poi pian piano e' scivolato fuori.  Lui si e' chinato e ha cominciato a leccare e succhiare tutto quello che mi stava uscendo da dietro, poi ha preso in bocca il mio ma a questo punto non bastati un paio di succhiate e gli ho riempito la bocca.

E' stata un'esperienza inaspettata e soprattutto magnifica de appagante. Per questo una volta tornato a casa ho salutato il mio amico come nulla fosse, quasi ringraziandolo che mi aveva buttato fuori dalla macchina.
Peccato che il mio caro amico camionista non ho piu' avuto occasione di rincontrarlo.
Ma la speranza e' l'ultima a morire. Chissa, magari leggendo quanto sopra si potra' riconoscere.
In questo caso lo prego se lo vuole di contattarmi, tanto lui la mia mail ce l'ha. Ciao Giulio.

BEARLOVE


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