ORSI ITALIANI MAGAZINE




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Questa pagina contiene immagini di nudo maschile e testo a contenuto omoerotico: e' pertanto riservata a persone maggiorenni

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Dolce pizza

Un racconto di Danny


I racconti pubblicati possono contenere descrizioni di sesso non sicuro: ricordate, sono opera di fantasia! Nella vita reale praticate sempre il Sesso Sicuro usando il preservativo.

The stories published in this section may contain descriptions of unsafe sex: remember, it's fiction! In real life always practice Safe Sex by using condoms.


L’ho sempre detto che molte volte gli incontri inaspettati sono sempre quelli che riservano molte sorprese.

Come di consueto quasi ogni sabato sera mi ritrovo con i miei amici per una pizzata in compagnia.

Decidiamo di andare alla 'Fornarella' una graziosa pizzeria che si trova proprio in riva al lago.

E’ primavera inoltrata e il caldo si fa sentire fin troppo, anche alla radio il meteo diceva che le temperature sono decisamente al di sopra della media stagionale.

Poco male, ne ho gia' approfittato per mettere le camice con manica corta e a vestirmi leggero: mi fa sentire piu' allegro, piu' festoso.

Di fronte al nostro tavolo una compagnia molto rumorosa di uomini e donne che stanno festeggiando i 60 anni della loro leva.

Si capisce soprattutto perche' sulla mega tavolata fa sfoggio una bellissima composizione floreale di lycantus con inserti di fiori di lavanda e sul cesto dove sono contenuti compare la scritta 'i nostri primi 60 anni'.

In effetti da buon orsacchiotto non mi sfuggono certamente gli orsetti della compagnia.

Ce ne sono davvero un tre o quattro davvero 'meritevoli' di attenzione e in particolare da un bellissimo baffone che ho la fortuna di guardare dritto negli occhi. E che occhi !

Mi colpiscono subito per la loro espressione direi gioiosa, sono di colore blu intenso, il tipo blu del cielo terso nelle belle giornate estive in alta montagna.

Sotto quella magnifica barba, un viso molto paffuto e sorridente risalta ancora di piu' la sua mascolinita'.

I capelli devono essere solo un lontano ricordo, ha la testa completamente rasata e una fronte molto ampia.

Indossa una camicia a quadretti blu e azzurri, buon segno, tipica dell’abbigliamento ursino.

I primi due o tre bottoni non sono allacciati e si puo' vedere in penombra un vigoroso petto villoso.

Faccio cadere di proposito il tovagliolo cosi' nel raccoglierlo posso completare la radiografia al bel personaggio.

Che meraviglia ! Ha la panciotta bella soda e indossa un paio di jeans nuovissimi che mettono in risalto per bene un pacco incredibile.

Ho gia' l’acquolina in bocca. Non riesco a staccare gli occhi e la mia amica si accorge che da qualche minuto ho lo sguardo rivolto all’altro tavolo e mi apostrofa un po’ seccata:

- Ma cos’hai da guardare cosi' insistentemente l’altro tavolo ??? Noi siamo di qua !!!

Trovo subito una scusa banale:

- Si, scusa hai ragione: e' che mi sembra di conoscere una signora di quel tavolo e stavo cercando di fare mente locale…

Lo so, una banale scusa ma non sapevo cosa inventarmi… ma… uffa queste donne, a volte come sono noiose (e gelose !!!).

Ordiniamo le pizze, per me una mari e monti con mozzarella di bufala (troppo golosa!) e una coca alla spina.

Nel frattempo cerco di dare un’occhiata all’altro tavolo e noto che anche il bell'orsone sta guardando in direzione del nostro tavolo.

A un certo punto i nostri sguardi si incrociano.

Oh mamma, che occhioni. Mi sto sciogliendo, sono come ipnotizzato.

Porca miseria mi sa che se n’e' accorto e portando le mani dietro alla nuca come per stiracchiarsi mi sorride quasi divertito.

Sono un po’ in imbarazzo ma comincio il gioco delle ripetizioni nel senso che cerco di ripetere le sue azioni (senza dare troppo nell’occhio) per cercare di capire se ha intuito il mio interesse.

Mi stiracchio pure io e vedo che lui mi guarda e sorride di nuovo.

Dopo un paio di minuti appoggio la mano sul petto e con mio piacere noto che anche lui porta la mano sul suo petto, mi guarda e mi sorride.

Decido di giocare la carta jolly. Mi alzo e vado in bagno a risciacquarmi le mani. Dopo mezzo minuto sento la porta aprirsi. Ho il cuore in gola. E’ luiiiiiiiiiiii. Oddio che maschio !!!

Senza mezzi termini, senza dire nulla mi mette una mano sulla spalla e porge la sua bocca vicino al mio orecchio:

- Sapevo che mi aspettavi: 3317278xxx, sono Flavio.

Resto di sasso. Annoto subito in rubrica il numero prima che me lo dimentichi e rientro alla base. La serata passa poi tranquilla anche se ogni tanto lo sguardo cade al di la del tavolo.

Verso le 23:30 la compagnia di sessantenni si alza e dopo aver pagato il conto se ne va.

Lancio un ultimo sguardo a Flavio che per tutta risposta mi fa l’occhiolino. Anche noi dopo circa un quarto d’ora ce ne andiamo.

Appena a casa mando un sms al nuovo numero in rubrica in modo che anche Flavio possa avere il mio numero.

Non passa neppure mezzo minuto che ricevo una sua risposta nel quale mi invita ad andare a casa sua che dista pochi minuti dalla pizzeria.

Senza perdere tempo ci vado subito, salgo al quinto piano come mi ha indicato e lo trovo in piedi vicino alla porta che mi accoglie sempre col suo simpatico sorriso.

Ci beviamo un caffe' mentre ci presentiamo e velocemente facciamo conoscenza.

Non resistiamo pero' piu' di due minuti, la voglia di amarci e' tanta e appena appoggia la tazzina mi abbraccia e mi stringe a se.

E’ una sensazione bellissima, appoggio la mia bocca sui suoi morbidi baffoni e ci baciamo.

Piano piano gli sfilo la camicia e lui la mia, sento subito il caldo del suo corpo villoso sopra il mio, ci stringiamo, ci strusciamo per aumentare il contatto.

Caliamo anche i pantaloni e appena lo vedo con solo il suo slip di color rosso rimango senza fiato. I nostri cazzi sono gia' durissimi dalla voglia che abbiamo l’uno dell’altro.

Flavio ha un bellissimo uccello di dimensioni davvero notevoli.

La mia lingua si sofferma dapprima sui grossi capezzoli, turgidi, dritti che spuntano dalla folta foresta di peli ricciolini.

Glieli lecco e senza fargli male glieli mordicchio.

Piano piano scendo e assaporo tutto il suo corpo, la sua fantastica panciotta.

Arrivo al suo sesso che gia' sembra esplodere, fatico a prenderlo in bocca e non solo per la grossezza della cappella ma anche per tutto il resto.

Con un ritmo molto lento e tenendomi la testa con le mani mi scopa la bocca cercando di infilare il cazzo interamente.

Sento le sue spinte sempre piu' determinate fino a farmi arrivare il suo uccello vicino alla gola.

Ho dei conati accompagnati a violenti colpi di tosse ma non voglio assolutamente staccarmi da tutto quel ben di Dio.

Cerco di condurre il gioco e sono costretto a prendere la sua asta con tutte e due le mani per meglio manovrarlo.

Finalmente dopo un po’ di colpi guidati Alfio riprende un ritmo regolare e avendo libere le mani posso cosi' togliergli completamente lo slip e accarezzare il suo culo che sento molto sodo e liscio.

Non resisto, mi stacco completamente dal suo cazzo e lo obbligo a girarsi verso di me per mostrarmi culo.

E’ davvero unico, le natiche sono compatte, il sedere e' davvero grosso, maschio, imponente e ben fatto nelle sue rotondita' perfette.

Lo faccio chinare e gli allargo le natiche leggermente.

Il pertugio e' ben dilatato e scivoloso.

Gli metto in bocca il mio indice che mi lecca e me lo sfila tenendo chiuse le sue labbra carnose.

Delicatamente gli infilo il dito ben umettato nel suo buchetto e comincio a muoverlo e rotearlo al suo interno.

Con le sue manone si allarga ancora di piu' le natiche, vuole che spinga ancora di piu' ma faccio di meglio, gli infilo anche un secondo e un terzo dito.

Ha un sussulto di piacere, gradisce molto.

Sfilo le mie dita e me le metto in bocca per sentire il suo sapore piu' intimo.

Mi avvicino con la bocca al suo buchetto e ci infilo tutta la mia lingua, la muovo con un ritmo quasi ossessionato, devo gustarmi tutto del suo culo, mi piace, mi eccita, mi arrapa come non mai.

Poi roteandola la estraggo e lecco tutto il contorno senza tralasciare un millimetro di quell’umido e goloso antro.

Il mio cazzo sembra una barra d’acciaio, la cappella pulsa e vuole impossessarsi del corpo di Alfio.

Ci stendiamo sul letto, lui a carponi mi offre tutto il suo culo.

Appoggio piano la cappella e con un colpo deciso lo penetro interamente.

Non sente male, ormai il suo buchetto e' gia' ben lubrificato.

I miei movimenti sono da subito ben ritmati dal colpo delle mie palle sulle sue natiche.

Cerco di appoggiare la mia pancia sopra il suo culo in modo che possa incularlo piu' profondamente e intanto le mie dita fanno presa sui suoi capezzoli che stringo per bene per aumentare in lui la stimolazione in tutto il corpo.

I suoi gemiti si fanno sempre piu' forte, vuole che aumenti il ritmo della mia scopata, ormai siamo in preda a vorticoso senso di libidine e i nostri sensi godono dei nostri corpi l’uno dentro l’altro.

Il mio respiro si fa sempre piu' affannoso.

Ho le palle che mi scoppiano e anche Alfio si accorge che ormai il mio cazzo dentro di lui sta per esplodere.

Sto sudando, sento dei brividi percorrermi dappertutto e si concentrano sotto il mio ventre.

In un attimo tutta la mia sborra inonda il culo di Alfio che sentendo il caldo intenso nel suo intestino emette un grugnito di piacere e spingendosi all’indietro per sentire sempre di piu' il mio cazzo.

Dopo qualche colpo esco dal culo di Alfio ormai in fiamme e proseguo i miei schizzi ancora intensi sul suo petto e sulla sua bocca.

Intanto prendo il suo uccellone con la mia mano e cerco di segarlo ma dopo pochi colpi mi fa spalancare la bocca e bevo tutto il succo che non smette piu' di fuoriuscire.

Alcuni schizzi hanno addirittura colpito la parete di fronte.

Gli stringo delicatamente le palle per non lasciare nulla nel suo cazzo e mi bevo avidamente tutto il suo liquido.

Ci distendiamo uno sopra l’altro esausti ma dopo qualche carezza sento il cazzo di Alfio spingere fortemente sulla mia pancia.

Rimango stupito, mi dice che se non viene almeno un paio di volte non e' appagato.

So gia' a cosa mira e senza indugiare gli offro il mio culo.

La sua lingua si fa strada dentro di me facendomi urlare di piacere, ho come delle scosse su tutto il corpo provocate dai sapienti colpetti che mi da intorno al buchetto.

Mi infila il suo dito e mi mastrurba il culo molto velocemente.

Sento che sto per raggiungere un orgasmo anale, mi sculaccia per attutire la sensazione ma sento che anche il mio culo e' diventato un vulcano.

Mi allarga bene le natiche e mi penetra violentemente fino a sentire le sue grossissime palle.

Esce e entra completamente facendomi sentire le nervature di quella massa rocciosa.

Sono in delirio, lui si affonda tutto dentro di me e finalmente il mio culo e' un’eruzione di orgasmi che lavano completamente il cazzo di Alfio.

Mi mette le mani sulla pancia, mi distende e si distende sopra di me ancora col cazzo dentro.

Ci addormentiamo esausti.

La mattina sentiamo suonare la sveglia, sono le 8 e per tutta la notte ho avuto dentro quest’uomo incontrato poche ore prima ma del quale sono gia' completamente innamorato.


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