ORSI ITALIANI


Le recensioni di Emilio Campanella

Dicembre 2011


IL XV SALONE DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL RESTAURO  - DALL'ARCA DI NOE' AI GIORNI NOSTRI - ULTIME, DELL'ANNO D'ARTE, DA VENEZIA


Anche quest'anno, la tre giorni dedicata alle attivita' culturali, al Terminal Passeggeri della Stazione Marittima di Venezia.                           
Uno sforzo notevole, dati i tempi, e che mantiene un suo buon livello di interesse per le proposte, siano esse legate al restauro all'organizzazione museale, agli studi, od al turismo.
Nonostante la notevole contrazione degli spazi occupati - ancor meno dello scorso anno - bisogna pero' registrare la presenza di paesi come la Tunisia, la Libia ed il Messico, che sono un buon segnale che puo' anche far sperare in una continuazione di questo appuntamento che conta gia' tre lustri.
In effetti, ogni anno vivo un po' nel timore che i costi troppo alti non possano permettere la manifestazione.
Per fortuna, sinora non e' stato così. I tre giorni sono costellati di convegni, conferenze, relazioni, presentazioni di lavori, progetti, restauri, aperti non solo agli addetti ai lavori.
Notevoli agevolazioni sono state pensate per gli studenti, e per i visitatori che potranno accedere gratuitamente alla rete dei Musei Veneziani.
Sono presenti anche istituzioni museali con i loro stands, cosi' come l'Università di Ca' Foscari e lo IUAV, ma anche il Nucleo dei Carabinieri, che si occupa del recupero delle opere d'arte, come di quelle contraffatte.
Uno spazio molto importante è occupato dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, ed anche dalla Regione del Veneto.
I Musei Civici hanno un bello stand, ma anche le istituzioni padovane non sono da meno peraltro, gli uni e le altre possono vantare i fiori all'occhiello di mostre importanti di cui ho parlato proprio recentemente.


emilio campanella

ARMENIA, IMPRONTE DI CIVILTA'. Aperta al pubblico dal 16 Dicembre, questa agile ed ariosa panoramica, si potrarra' sino al 10 Aprile 2012, a Venezia.
L'esposizione si snoda fra il Museo Correr, il Museo Archeologico Nazionale, e le Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana.
Il ponderoso catalogo e' stato pubblicato da Skira.
La lunga storia si inizia con una considerazione orografica dell'altopiano armeno, ed uno sguardo mitico sul Monte Ararat, e subito dopo si tocchera' la corda mistica, uno dei temi principali del percorso scelto, insieme con quello, inscindibile, culturale, e tornando ai primi secoli dell'era cristiana, la creazione di un alfabeto per poter tradurra la Bibbia.
Il ventaglio delle proposte si apre, e si seguono le tematiche esposte, dall'arte sacra applicata, la scultura, i manoscritti miniati, anche esposti in mezzo alle statue classiche, con notevole contrasto, e financo una tenda liturgica in mezzo a marmi di soldati colpiti a morte... curioso, ma non riuscitissimo come effetto, e forse anche non voluto.
Molto meglio la grande suggestione della sala della Libreria Marciana, con interessantissimi documenti provenienti dall'Archivio di Stato di Venezia, a testimonianza dell'importanza della comunita' Armena  per La Serenissima, dopo aver toccato tutte le importanti citta' in cui questo popolo ha lasciato la sua impronta: dall'Impero Ottomano a quello Russo, dalla Crimea all'Europa Orientale, da Gerusalemme (dove il quartiere armeno e' grandissimo) ad Amsterdam, ed all'Impero Persiano.
Ampio, ovviamente, il discorso veneziano, per la presenza secolare, e l'importanza del monastero Mechitarista di S.Lazzaro, dalla cui biblioteca provengono numerosissimi testi, come da Yerevan, da Parigi, da Roma.

emilio campanella 
Dribblando i turisti che ricominciano a tornare in laguna a frotte, per la fine dell'anno, ci si puo' rifugiare in due magnifici luoghi non lontanissimi, l'uno dall'altro.
Il primo e' Palazzo Venier dei Leoni, sul Canal Grande, sede della Collezione Peggy Guggenheim, che sino al primo Gennaio, ospita due chicche, prima dei lunghi mesi dedicati alla ristrutturazione durante i quali, una scelta della collezione permanente, sara' ospitata negli spazi generalmente, riservati alle esposizioni permanenti.
Si tratta di: TEMI E VARIAZIONI, scrittura e spazio, che confronta in maniera molto stimolante opere differenti di autori come Nigro, Carra', Pollock, Bice Lazzari, Fontana, Pistoletto, Bacon, Ontani, fra gli altri, riprendendo un discorso iniziato diversi anni or sono, dal curatore Luca Massimo Barbero.
Accanto, sempre l'ottimo Barbero, propone una intensa ricognizione su Gastone Novelli, disegnatore sottile ed introspettivo, dal titolo: GASTONE NOVELLI E VENEZIA.
Poco lontano, sempre sul medesimo lato del canale, consiglio una visita a Ca' Rezzonico dove, nella sala dedicata ad una ricostruita biblioteca, proprio accanto al Salone da Ballo del primo piano nobile, e' esposta una scelta (diciotto pezzi) di bozzetti e modelli di Giovanni Maria Morlaiter, scultore settecentesco che ha lasciato numerosissime e magnifiche testimonianze della sua arte nella maggior parte delle piu' importanti chiese della citta'.
I piccoli modellati esposti nelle vetrine ed illuminati con grande cura scenografica, come e' doveroso per opere, anche in miniatura, del XVIII sec., vanno dai busti, ai gruppi, agli amorini, alle figure di santi, una magnifica testa di vecchio- quasi un ' mascaron'- una straordinaria deposizione ed un tabernacolo; tutti in terracotta.
Un ampio saggio a cura di Monica De Vincenti, e' pubblicato nel sesto bollettino dei Musei Civici Veneziani, edito da SKIRA.

emilio campanella 
                                                                  

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