Gli articoli di Emilio Campanella: Ottobre 2002

 

DIARIO DELLE VACANZE


DIARIO DELLE VACANZE

Un tempo variabile, luci che cambiano e paesaggi che si susseguono, un giorno sul Lago di Lugano, a Morcote, a passeggio per un parco, e poi osservando battaglie erotiche fra cigni; il giorno seguente, dopo aver zampettato in un ruscello fra rocce corrusche, un viaggio sotto la pioggia fino a Zurigo dove uno stellato come di cristallo vegliava sulle peregrinazioni delle lumache ghiotte di fiori della nostra ospite: disperata! Con il mio compagno, suo fratello, abbiamo organizzato battute di ... salvataggio, cioe', cercavamo di preservarle dagli avvelenamenti, e dopo averle catturate le portavamo ... altrove!!!

L'indomani, e per qualche giorno, ci attendeva un piccolo viaggio in auto sino ad un parcheggio, una passeggiata in un bosco sino alla stazioncina di un treno giocattolo che ad un certo punto s'infila sottoterra e diventa metro. Scesi alla Stazione Centrale prendevamo un tram che ci portava vicino al fiume: un luogo tranquillissimo e vicinissimo all'abitato dove su un grande prato si fa naturismo, ma al di la' della strada ciclabile no, e la divisione e' civilissima e "trasparente", un po' di gente, bella, meno bella, giovane, meno giovane, ma amichevole e tranquilla e distesa sotto un sole caldo senza esagerazione (che bello, in agosto, senza quasi sudare); piu' lontano, in mezzo alla corrente, un isolotto ed un punto con poca corrente dove alcuni cani si divertivano come matti.

Si puo' nuotare ed ovviamente, farsi trasportare dalla corrente, ed era con vera apprensione che ogni volta che voleva bagnarsi vedevo sparire il mio compagno in mezzo agli alberi e ne seguivo camminando il percorso parallelo, ma senza vederlo, e giungendo prima su di una lingua di sabbia appena sotto il pelo dell'acqua, attendevo di vederlo spuntare rapidissimo ... trascinato e divertito dall'acqua, e con due o tre bracciate portarsi a riva ... uff!!! Io molto mento audacemente, mi bagnavo scendendo in acqua da una spiaggetta di una esiguita' quasi inimmaginabile. Parlavo di gente di tutti i tipi ed anche di tutti i colori e latitudini che fanno parte del tessuto sociale di questa citta' veramente multietnica. Un pomeriggio, avendo sentito dietro di noi rumori sospetti come di rami spezzati, andammo a vedere e ci rendemmo conto che alcuni ragazzi indonesiani saliti sui tronchi stavano spezzando i rami secchi per far respirare le piante. Chapeau! In un paese che ha molto rispetto per la natura, persone di un'altra cultura contribuiscono con la loro esperienza al benessere del verde di tutti! Chapeau per la seconda volta! (In mezzo a tutto questo) in un' atmosfera rilassata, verso sera si accendono piccoli fuochi e si comincia a preparare la cena su barbecue improvvisati, con profumi veramente stimolanti. Fra i frequentatori anche alcuni orsi memorabili!

Una magica mattina, come in un sogno, l'automobile di famiglia ci porto' a Mettmenstetten alla Fattoria "Amena", un luogo incantato ed imperdibile per chi ami i peluches: immaginate una casa di campagna / negozio abitata quasi esclusivamente da animali di stoffa di tutti i tipi e dimensioni, divisi per stanze "classificate" come in uno zoo, e dove anche le proporzioni sono molto vicine al vero... Difficile uscire senza averne adottato almeno uno! Gli ospiti / proprietari ci hanno permesso di fare un buon numero di fotoricordo e ci hanno offerto il caffe', rituale ch'e' nelle abitudini della casa. Sulla strada moltri altri animali a fare pubblicita' ed un orso a grandezza naturale in piedi su di un carro, ad indicare il luogo: sempre fuori con qualunque tempo... Povero, come i piccoli schiavi con la lanterna nella Roma imperiale! Giusto accanto un'altra casa cui siamo stati eccezionalmente ammessi, e dove siamo stati guidati dal "paron" colpito dal nostro entusiasmo: la collezione privata sua personale ... mica vero, oppure si', ma organizzata come uno show room del giocattolo di pezza d'epoca, comunque con alcuni pezzi anche della prima metà del '900 veramente notevoli.

Il giorno dopo siamo ripartiti per il mio rientro in Italia, ma non prima di una bella, piacevole sosta sul lato destro del Lago Maggiore, a Locarno, dove, in mezzo ai canneti ed una piccola savana, in radure discrete ci si può stendere al sole visitati da varie bestiole, talvolta anche da begli orsi. Pare che quel giorno (era il 15 agosto) ci fosse un sacco di gente, ed eravamo non piu' di cento persone (secondo il mio compagno, molto meno della meta', il solito balletto delle cifre) e pare che solitamente il luogo sia poco frequentato, e sicuramente, quindi, molto piacevolmente tranquillo; ma anche così andava benissimo. Noi, appena installati abbiamo sfoderati i nostri giocattoli gonfiabili...calma, si tratta di due materassini! Ed abbiamo cominciato a giocare facendoci portare dalla corrente lungo un piccolo canale costeggiato da cannicci ed affollato da paperotti simpatici, rumorosi, e per nulla spaventati dalla nostra presenza. Più tardi, un cigno, altero, ha fatto un giro di perlustrazione, qualcuno gli ha lanciato qualcosa, ma, non so se per la maniera, o per la qualita' alimentare, si e' allontanato con sussiego e con uno sguardo sprezzante che neanche il Principe di Galles!

Siccome abbiamo fatto anche giochi "a terra", ogni tanto qualche testolina (umana) spuntava discretamente per capire cosa stesse succedendo. Piu' tardi facendo l'ultima zampettata in acqua ho sorpreso un trio di orsotti col pippi drittissimo giusto alla fine di azioni molto piacevoli, mi sono ritirato per discrezione, ed avendoli reincontrati poco dopo, terminate le abluzioni di rito, c'e' stato tutto un gioco di sorrisi di complicita'.

 

Emilio Campanella