ORSI ITALIANI MAGAZINE


Agosto 2004

Un racconto di Valeriogr

 

'Ciao Mario cominciate le vacanze?'

'Anche se ormai sono tutti chiusi domani devo fare un'ultima consegna. E tu hai gia' chiuso?'

'Sono due ore che ho chiuso, in segreteria ho registrato gli auguri ed ora sono libero.'

'Dove devi andare?'

'Come il solito Valle d'Aosta, se sei libero vieni con me?'

Valerio ci pensa un po': 'D'accordo lo faccio volentieri un bel viaggio in camion.'

'Allora questa sera venite tutti da noi facciamo un cena leggera e poi io e te partiamo'

I due amici si salutano e si ritrovano con le famiglie ed altri amici a cena mentre gli altri si eliminano mezza dispensa, Valerio, ma soprattutto Mario, restano sobri e leggeri: il viaggio li aspetta.

Si parte, Mario alto 1,85, robusto quasi atletico, pantaloncini corti e polo colorata, peli ovunque, una vera pelliccia, Valerio e' piu' alto ma anche un po' sovrappeso 1,90 e 115 chili, anche lui un po' peloso ma tutto nascosto dentro camicia e pantaloni lunghi, e' eccitato come un bambino ed e' pronto per la piccola avventura. Salutano tutti i e partono.

E strana la visuale da cosi' in alto, anche le vie conosciute sembrano diverse, poi la statale, lo svincolo e siamo gia' in autostrada.

Ad iniziare a parlare come il solito e' Mario, racconta la mezza litigata che ha avuto ieri, subito dopo essere rientrato, con il principale.

Mario parla in continuazione di tutto: politica, sport e donne, sull'ultimo argomento sembra veramente un intenditore.

Le ore passano i chilometri pure ma poco dopo l'ennesimo cartello lavori in corso eccoci fermi in coda, Mario indica una grossa macchina dove sul sedile posteriore s'intravedono due corpi nudi.

'Ma quelli stanno scopando!'

I due non si perdono lo spettacolo perche' i passeggeri forse eccitati nell'avere degli spettatori fanno vere e proprie acrobazie.

Valerio domanda: 'Ti succede spesso di osservare certi spettacoli?'

'Non e' la prima volta, ma questi mi ci sanno fare e avrei voglia di scendere e partecipare'

Peccato che la fila ricomincia a muoversi e poco dopo la macchina si allontana velocemente.

Autogril, caffe' e pipi.

Si rientra in camion Mario prima di salire in cuccetta si mette in mutande ed invita Valerio a fare lo stesso. E' stretto, ma si puo' stare sdraiati a riposare.

Mario appena sdraiato dice 'Caffe' preso, urina scaricata, ora servirebbe quella di prima che mi succhiasse per bene questa canna' cosi' dicendo afferra con forza le palle ed il cazzo..

La conversazione non cambia argomento anche perche' Valerio trova sotto il cuscino alcuni giornali porno. Fa caldo dentro la cabina ancora di piu'.

Valerio e' piuttosto imbarazzato ma il suo cazzo preme con forza nei pantaloni un po' stretti vorrebbe spogliarsi, e farsi una super sega, mentre ha questi pensieri abbassa lo sguardo nella cuccetta sotto e intravede nel buio l'amico che si sta trastullando con il cazzo in mano.

'Ei porcellino che fai?'

'Qui bisogna adattarsi' risponde Mario

Subito Valerio si toglie pantaloni e boxer 'Da ragazzo con gli amici di allora ci succedeva spesso le seghe di gruppo nel capanno degli attrezzi'

'Anch'io con i miei amici, ma quasi sempre al centro dell'attenzione ero io non tanto per le dimensioni ma perche' ero l'unico circonciso e attiravo curiosita' di tutti.'

Valerio 'Non sapevo che eri circonciso' e mentendo spudoratamente 'Anch'io non ho mai visto un cazzo circonciso dal vero'

'Se vuoi puoi scendere, non ho problemi'

Valerio scende e nota che anche il cazzo dell'amico e' notevole 'Ma non ti da fastidio quando il glande striscia nelle mutande? A me se resta scoperto devo far scendere la pelle altrimenti mi si arrossa per l'attrito'

'Ormai la mia mucosa e' diventata piu' spessa e non ho alcun fastidio' vedendo l'amico veramente interessato e curioso 'Senti qui e' troppo buio se credi puoi anche toccare' cosi' dicendo si sposta per far posto all'amico.

Valerio entra nel lettino e pende con cautela eccessiva il cazzo duro dell'amico e comincia a segarlo Mario si agita per il piacere ed istruisce l'amico: 'Bagna la mano con la saliva'

Valerio invece di bagnarsi la mano comincia a bagnare l'asta di Mario con la lingua poi con decisione comincia a succhiare la cappella.

Mario si trova a due centimetri dal naso il cazzo duro dell'amico non sa se restituire il favore che sta gustandosi: 'Seghe si ma non l'ho mai preso in bocca, e' ora di provare' cosi' dicendo lecca con avidita' il glande gia' umido di Valerio.

I due si trovano in un comodo 69, Mario ripete scolasticamente ogni cosa che l'amico fa a lui, Valerio pur non dimenticandosi di succhiare con avidita' il cazzo ormai piu' che duro di Mario allarga le gambe all'amico e con calma e regolarita' comincia ad accarezzargli sotto lo scroto fino ad arrivare tra le natiche ed intorno al sedere.

Cosi' i due si ritrovano con un cazzo in bocca ed un dito in culo, la cosa non puo' durare piu' a lungo, Mario cerca di allontanare l'amico avvisandolo che sta per venire, ma questi non stacca la bocca e continua a succhiare mentre Mario erutta con forza.

Mario stacca la bocca dal cazzo duro dell'amico e si ferma un attimo, Valerio intanto continua a leccare le ultime gocce di Mario che sembra sfinito.

'Mi lasci cosi'? Mi fai finire a mano?' protesta Valerio

Mario avvicinandosi di nuovo al cazzo duro 'Io non credo di riuscire ad ingoiare lo sperma come hai fatto tu'

'Non importa, non ti preoccupare ti avviso'

Poco dopo che la ripresa del pompino Valerio avvisa l'amico che si scosta ma gli schizzi caldi arrivano sul petto.

Valerio soddisfatto si gira con il cazzo che si sta ammosciando ma ancora gocciolante, con un dito striscia il petto dell'amico e raccoglie in mezzo i peli il suo sperma e poi se lo porta in bocca.

'Ma e' buono? Che sapore ha?' domanda Mario.

'Io ho cominciato prima ad assaporare il mio e poi come hai visto prendo volentieri anche quello degli amici, prova a sentire?' gli porge il suo dito colante di sperma.

'Cosi' non credo di riuscirci ma voglio provare a modo mio' si avvicina al cazzo di Valerio quasi moscio ma sporco di sperma e comincia a leccare e a succhiare le ultime gocce che erano rimaste ancora dentro.

Cominciava ad albeggiare 'Bisogna partire' dice Mario 'Ma al ritorno faremo un'altra sosta, ti va?'

...

Valeriogr@supereva.it


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